XIV Trans-Regional Sea Power SymposiumXIV Trans-Regional Sea Power Symposium (8-10 Ottobre 2024)25/10/2024 OHi Mag Report Geopolitico nr. 23 Angelica Gimbo, Costanza Fusco e Francesca Marcucci Dall’8 al 10 Ottobre la suggestiva cornice dell’Arsenale della Marina Militare Italiana, un antico complesso di cantieri navali fondato intorno al 1100 a Venezia, ha ospitato il XIV Trans Regional Seapower Symposium, un forum atteso a livello mondiale, aperto ed inclusivo, dove il dialogo, il dibattito e la condivisione collegano tra loro mondi diversi: 300 delegazioni di Marine alleate e partner, attori del mondo dell’industria, delle istituzioni pubbliche, organizzazioni internazionali, dei cluster marittimi e accademici, tutti legati da un dialogo trasversale dedicato alle molteplici declinazioni della marittimità. La cerimonia di inaugurazione si è svolta presso la Sala Squadratori dell’Arsenale ed è stata aperta dall’intervento del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, seguito dal Ministro della Difesa Guido Crosetto e del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’Ammiraglio di squadra Enrico Credendino. Durante le tre giornate del Simposio, hanno preso la parola esponenti di spicco delle Marine Militari del mondo, tra i quali, il Capo di Stato Maggiore della Marine Nationale (Amm. Nicolas Vaujour), il Capo di Stato Maggiore della Armada (Amm. Antonio Piñeiro Sánchez), il Capo delle Operazioni Navali della US Navy (Ammiraglio Lisa M. Franchetti). La quattordicesima edizione del Simposio, “A Spotlight on the depths: the underwater as the new frontier for humankind”, ha definito come obiettivo precipuo quello di mettere in luce attraverso il dialogo tra gli attori coinvolti come l’ambiente subacqueo, prossima frontiera per l’umanità, costituisca uno spazio in cui si concentrano dinamiche complesse, (ancora) non chiaramente definito e soggetto alle attenzioni di entità statali. Riconoscendo la necessità a livello globale di esplorare i fondali marini, sia per le risorse naturali sia per le infrastrutture strategiche che vi si trovano, la tre giorni di Venezia ha messo in luce l’importanza di un impegno comune, anche attraverso l’elaborazione di regolamenti condivisi, per un uso pacifico, legittimo e sostenibile della dimensione subacquea. Dai panel che si sono succeduti nell’arco delle tre giornate è emerso con chiarezza il ruolo fondamentale che il dominio underwater detiene per la società internazionale e la conseguente necessità di creare delle strategie per la cooperazione tra partner al fine di garantire la sicurezza degli interessi (deep sea mining, infrastrutture critiche, tutela degli ecosistemi marini) che vi si concentrano, contro le minacce rappresentate tanto da catastrofi naturali quanto dall’azione umana. Risulta quindi essenziale potenziare il livello di Underwater Domain Awareness tramite la sorveglianza e la condivisione delle informazioni sulla situazione e delle lessons learnt. Il Simposio è riuscito a stimolare preziosi contributi in merito alle principali opportunità e sfide relative all' esplorazione del mondo sottomarino: il primo panel ha visto grandi esperti del settore analizzare il mondo sottostante alla superficie del mare, inteso come ecosistema diversificato ed eterogeneo, dal punto di vista securitario e ambientale; il secondo ha elaborato riflessioni sullo stato dell'arte della tecnologia subacquea, comprensivo dei sistemi applicati dell'intelligenza artificiale, informatica quantistica e big data; il terzo, ha raccordato gli aspetti normativi e di governance, affinchè generino un necessario quadro giuridico condiviso per regolamentare il pacifico e legittimo uso di questo futuro dominio securitario. Per quanto concerne il coinvolgimento della Marina Militare italiana, durante il convegno è stata posta speciale attenzione al Polo Nazionale della dimensione Subacquea (PNS), inaugurato nel 2023 presso il comprensorio di San Bartolomeo (SP) di La Spezia con l’obiettivo di promuovere e coordinare la ricerca e la cooperazione fra gli enti nazionali pubblici e privati operanti nell’ambito dell’underwater. Il PNS ambisce a configurarsi come un modello innovativo di polo tecnologico a testimonianza del “Sistema-Paese", allo scopo di aggregare le eccellenze nazionali operanti nell'innovazione subacquea. L’Italia continua infatti a predisporsi in prima linea sull’esplorazione di questo settore, avendo proposto di istituire a La Spezia un Centro d'Eccellenza Subacquea della NATO per far leva sull'ecosistema della subacquea esistente, avvalendosi della presenza del Centro NATO per la Ricerca e Sperimentazione Marittima (CMRE), dell'iniziativa NATO DIANA (Defense Investment Accelerator for the North Atlantic) di cui è parte il CSSN (Centro di Supporto e Sperimentazione Navale). Tale dimensione racchiude aree di interesse che spaziano da giacimenti di risorse naturali, a cavi di comunicazione, gasdotti, fonti energetiche sostenibili, biotecnologie, e agricoltura sottomarina; la configurazione poliedrica dei fondali marini rende problematica la loro protezione, specialmente laddove manchino regolamentazioni precise. In quest’ottica, il Transregional Seapower Symposium ha abbracciato la complessità della dimensione sottomarina, fornendo punti di vista diversificati e originali, stimolando la sinergia tra tre macroaree di interesse: sicurezza e difesa, sviluppo tecnologico, e governance. Target principale è stato quello di aumentare il coordinamento operativo tra i diversi attori e tra le aree, migliorando la resilienza strategica ed economica dei fondali marini. Eventi recenti, come il danneggiamento deliberato del gasdotto North Stream nel Settembre 2022, sono esemplificativi di come la dimensione sottomarina sia rimasta ampiamente esposta ad attacchi fisici e cibernetici; ne consegue che il crescente livello di ostica incertezza nella comunità internazionale abbia reso fondamentale la condivisione di idee e valori comuni al riguardo. L'ambiente sottomarino appare oggi come una dimensione ancora non chiaramente definita, la cui esplorazione è divenuta ormai una necessità ineludibile, considerato che le acque coprono il 70% della superficie del pianeta e che la dimensione sottomarina ospita infrastrutture strategiche, un patrimonio archeologico inestimabile, riserve energetiche strategiche tra cui i noduli polimetallici. La sempre maggiore rilevanza strategica dello spazio subacqueo è rappresentata dal numero di Stati investitori nelle proprie capacità sottomarine: su 162 Paesi con accesso al mare, 43 posseggono almeno un sottomarino; il valore economico del mercato degli Unmanned Underwater Vehicles (UUV) si attesta sui 3 miliardi di dollari, con una crescita esponenziale prevista entro il prossimo decennio. La competizione emergente del settore che potremmo rinominare “nuova corsa all'oro", in cui gli attori statali cercano di garantirsi maggiori accessi alle risorse strategiche, prevede copiosi investimenti per sviluppare le tecnologie necessarie ad assicurare il controllo e la sorveglianza dei fondali. I dialoghi condivisi a Venezia hanno evidenziato l’importanza della cooperazione sinergica tra gli attori coinvolti per quanto concerne la condivisione di informazioni e lo sviluppo di tecnologie a duplice uso. Una più acuta interoperabilità comporterebbe l’acquisizione congiunta di capacità militari, che diminuirebbe i costi di ricerca generando nuove catene produttive, e una sempre più sviluppata Maritime Domain Awareness (MDA), traducibile come la consapevolezza olistica di ciò che potrebbe inficiare la sicurezza sottomarina. Tali sviluppi sarebbero spendibili nello sviluppo di droni e sistemi autonomi: infatti, attualmente le operazioni di sminamento, ricognizione, aggiustamento di cavi e gasdotti, controllo dell’habitat sottomarino sono spesso gestite attraverso strumenti pilotati a distanza (Remotely Operated Vehicles, ROVs) o completamente autonomi (Autonomous Underwater Vehicles, AUVs); livelli più alti di cooperazione in questo settore risultano pertanto essere fondamentali per rendere la dimensione marina più sicura, protetta e resiliente. In un contesto unico ed esemplificativo a livello mondiale come quello offerto dall'inconfondibile città di Venezia, le Marine militari, il mondo accademico, l'industria e tutti gli attori presenti hanno avuto nuovamente modo di tesaurizzare una proficua opportunità di cooperazione congiunta per rafforzare legami e interessi reciproci, nonché di condividere visioni comuni e condivise per un uso sicuro, protetto e sostenibile della dimensione sottomarina. © RIPRODUZIONE RISERVATA
0 Comments
Leave a Reply. |
RedazioneCERCA▼Cerca per argomenti oppure un'autore
Archives
November 2024
Categories |