|
Questa analisi è stata preparata in collaborazione con cesmar.it Introduzione
Gli eventi della giornata del 29 settembre riflettono un mondo in rapida trasformazione, dove la sicurezza energetica, la stabilità regionale e la supremazia tecnologica si configurano come pilastri centrali delle agende internazionali, con un'attenzione particolare verso le implicazioni a lungo termine dei cambiamenti in atto. Evento Clou del week-end L'evento di maggior rilievo è stato senza dubbio l'approvazione del piano di pace per Gaza da parte del premier israeliano Netanyahu, su sollecitazione dell'ex presidente statunitense Donald Trump. Questo sviluppo, che prevede condizioni stringenti per Hamas con l'avvertimento di un'intensificazione delle operazioni militari in caso di rifiuto, segna una potenziale svolta nel conflitto israelo-palestinese. Importante sottolineare che su stringente invito della presidenza USA il Premier israeliano è stato costretto a esprimere inusuali scuse nei confronti del Qatar. La decisione ha innescato una forte reazione nell'estrema destra israeliana, che ha parlato di tradimento. Questo episodio rivela non solo la profonda polarizzazione interna a Israele, ma anche la persistente e determinante influenza degli Stati Uniti nelle dinamiche mediorientali, sottolineando la fragilità degli equilibri regionali e le difficoltà intrinseche di un processo di pace. Conseguenze dei fatti accaduti il 29 settembre Conseguenze geopolitiche L'asse Usa-Cina rimane il fulcro della tensione globale, con Washington che intensifica la sua preparazione militare e tecnologica per contenere l'ascesa di Pechino, soprattutto nell'Indo-Pacifico. La "finestra Davidson" del 2027 per Taiwan è un orizzonte critico che condiziona le strategie di acquisizione e addestramento delle forze armate statunitensi (Il termine finestra di Davidson si riferisce alle parole dell’ammiraglio Phil Davidson, ex capo del Comando Indo-Pacifico (Indopacom) della Us Navy, che lanciò nel 2021, in audizione al Congresso, la sinistra profezia sulla probabile data in cui la Cina avrebbe fissato come deadline per far tornare Taiwan nell’alveo della Cina popolare, con le buone o con le cattive). Parallelamente, l'Artico emerge come nuovo fronte di competizione strategica, con la Cina che rafforza la sua presenza e capacità di esplorazione, mentre la Russia continua a esercitare pressione militare sull'Ucraina e a destabilizzare i paesi baltici con attacchi ibridi. Le alleanze regionali si stanno consolidando: il patto di difesa tra Arabia Saudita e Pakistan diversifica le garanzie di sicurezza nel Medio Oriente anche in funzione anti-israeliana, mentre la cooperazione navale italo-greca rafforza la stabilità nel Mediterraneo orientale. La gestione del programma nucleare iraniano e il delicato processo di pace per Gaza, con l'influenza di Trump, mostrano la persistente volatilità del Medio Oriente. Infine, l'esito delle elezioni moldave pro-UE e la necessità di modernizzare l'USMCA sottolineano la lotta per l'influenza tra blocchi e la ridefinizione degli equilibri economici e politici globali. Conseguenze strategiche A livello strategico, gli eventi del 29 settembre 2025 evidenziano un profondo ripensamento dei modelli di difesa e combattimento, soprattutto in ambito navale e aereo. La Marina USA, sotto la guida dell'ammiraglio Caudle, sta prioritizzando lo sviluppo di forze capaci di colpire il C4ISR cinese, riconoscendo l'obsolescenza delle munizioni a corto raggio di fronte ai missili intelligenti a lungo raggio. Ciò implica un maggiore investimento in piattaforme a bassa visibilità (sottomarini, droni) e sensori spaziali distribuiti. Le esercitazioni ReforPAC 25 dell'Air Force mirano a preparare a conflitti ad alta intensità con la Cina, integrando guerra elettronica e difesa missilistica. La cooperazione nucleare civile USA-Corea del Sud e lo sviluppo di satelliti di ricognizione sudcoreani rafforzano la deterrenza regionale contro la Corea del Nord. La NATO risponde agli attacchi ibridi russi nel Baltico con barriere sottomarine e rafforzamento delle difese elettroniche, adottando anche "hydraulic warfare" come strategia difensiva (un termine poco conosciuto che indica l'uso delle acque superficiali provenienti da bacini idrici, fiumi e canali come strumento di distruzione di massa o arma di negazione dell'area contro le operazioni di una forza nemica durante un conflitto militare. Essa può comportare la rottura di dighe e la deviazione dei corsi d'acqua per allagare e sommergere le regioni controllate dal nemico nel campo di battaglia). La ripresa dell'oleodotto Iraq-Turchia ha implicazioni strategiche per la sicurezza energetica europea, mentre il patto di difesa Arabia Saudita-Pakistan altera gli equilibri militari nel Golfo. La necessità per gli USA di produrre chip autonomamente è una priorità strategica per la sicurezza nazionale, mentre l'IA, come evidenziato da Israele e le discussioni all'ONU, sta trasformando intelligence e decision making. Conseguenze economiche, tecnologiche, finanziarie ed energetiche Sul fronte economico e tecnologico, la giornata ha rivelato sfide e opportunità. Il settore della difesa, come sottolineato dal ministro Crosetto a SeaFuture 2025, è un motore di crescita economica per l'Italia, grazie agli investimenti in innovazione. La trasformazione digitale nel settore navale, con la modellazione generativa e la simulazione (MODSIM), promette di accelerare lo sviluppo e ridurre i costi, come illustrato da Naval News. La dipendenza degli Stati Uniti dai fornitori esteri di chip è percepita come un rischio per la sicurezza nazionale e l'economia, spingendo verso la produzione autonoma. Le importazioni di GNL della Cina, in calo per l'undicesimo mese consecutivo, riflettono un rallentamento economico e una transizione energetica, con impatti sul mercato globale. La riapertura dell'oleodotto Iraq-Turchia stabilizza i mercati petroliferi e rafforza la Turchia come hub energetico. Le banche centrali stanno diversificando le riserve strategiche, includendo oro e criptovalute a discapito di bond USA e dollaro, indicando una crescente incertezza e una transizione culturale e tecnologica nelle politiche monetarie. La Germania affronta una stagnazione economica e la necessità di ingenti investimenti infrastrutturali, specialmente nelle ferrovie, che frenano la sua competitività. Le tariffe portuali emesse dagli USA nei confronti delle navi cinesi evidenziano la continua guerra commerciale tra i due paesi. Conseguenze marittime Le dinamiche marittime del 29 settembre 2025 sottolineano l'importanza cruciale del controllo e della modernizzazione delle flotte in un contesto di accresciute tensioni. L'ammiraglio Caudle della Marina USA si concentra sull'Anchor Acquisition (rappresenta un atto teso all’acquisizione da parte di un soggetto di una società o un bene chiamato "Anchor". Nel caso specifico l’ammiraglio Caudle indica la necessità di acquisire le capacità di contrastare le forze cinesi nel caso decidano di invadere Taiwan) e lo sviluppo di forze per colpire il C4ISR cinese, in un approccio che privilegia la guerra navale nell'era dei missili intelligenti. Questo implica un'evoluzione verso piattaforme a bassa visibilità e l'addestramento per scenari di combattimento ad alta intensità, come evidenziato dalla necessità di strumenti di addestramento più flessibili per i sommergibili e dal suggerimento di correggere il sistema di sviluppo per il combattimento della Marina. La cerimonia inaugurale di SeaFuture 2025 alla Spezia ribadisce il ruolo dell'Italia nell'innovazione navale. SeaFuture 2025 rappresenta il principale evento europeo sull’innovazione navale e difesa. La manifestazione coinvolge istituzioni, industrie e operatori della sicurezza marittima, con un focus sulle tecnologie emergenti, la cooperazione industriale e lo sviluppo navale sostenibile. L’evento rappresenta un momento strategico per affrontare le sfide della sicurezza marittima e promuovere l’innovazione tecnologica, valorizzando il ruolo dell’Italia nel settore navale e della difesa. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha evidenziato il valore economico del comparto, definendolo un motore di crescita nazionale. Ha sottolineato l’importanza degli investimenti in innovazione e infrastrutture, sottolineando come la difesa sia strategica non solo per la sicurezza ma anche per l’occupazione e lo sviluppo industriale. Il dialogo tra industria, istituzioni e ricerca è determinante per mantenere la competitività internazionale in un contesto globale di rapide evoluzioni geopolitiche e tecnologiche. La cessione di due fregate FREMM dall'Italia alla Grecia e la proposta di Saab e ST Engineering per la corvetta LMV all'Estonia rafforzano le capacità navali alleate nel Mediterraneo e nel Baltico, teatri di crescente instabilità. La realizzazione della barriera sottomarina NATO nel Mar Baltico mira a proteggere le infrastrutture critiche marittime da attacchi ibridi. Infine, la Cina ha esteso la sua presenza marittima nell'Artico con una spedizione che ha incluso la prima immersione umana sotto il ghiaccio polare, rafforzando la sua influenza in un'area strategica per le rotte e le risorse. Conseguenze per l’Italia Per l'Italia, gli eventi del 29 settembre 2025 presentano un quadro di rafforzamento della sua posizione nel Mediterraneo e di partecipazione attiva alle dinamiche di difesa europee. La cessione di due fregate FREMM alla Grecia, mediata da Fincantieri, non solo consolida la cooperazione navale tra Roma e Atene, ma rafforza anche la sicurezza marittima nel Mediterraneo orientale, un'area di interesse strategico vitale per l'Italia. La riapertura dell'oleodotto Iraq-Turchia ha un impatto positivo sulla stabilità energetica regionale, riducendo la dipendenza da fornitori esterni e posizionando la Turchia come hub, elemento che l'Italia segue con attenzione per la competizione energetica nel Mediterraneo. L'inaugurazione di SeaFuture 2025 alla Spezia e le dichiarazioni del Ministro Crosetto sull'importanza del settore della difesa come volano economico, evidenziano il ruolo dell'Italia nell'innovazione tecnologica e industriale navale. In un contesto più ampio, la partecipazione a iniziative come lo IAC 76 sulla cooperazione e la sostenibilità spaziale mostra l'impegno italiano nei settori emergenti. Le dinamiche in Ucraina e i droni nel Baltico sottolineano la necessità per l'Italia, come membro NATO e UE, di mantenere alta la guardia e contribuire alla sicurezza collettiva contro le minacce ibride, sostenendo la coesione europea di fronte alle pressioni esterne, in un contesto che privilegi la ricerca dei mandanti e la verità su quanto sta accadendo. Conclusioni Il 29 settembre 2025 ha delineato un panorama geopolitico di estrema complessità e fluidità, dove la competizione tra grandi potenze, le sfide tecnologiche e i riallineamenti strategici definiscono l'agenda globale. L'Indo-Pacifico rimane il fulcro della rivalità USA-Cina, con Taiwan al centro di una "finestra Davidson" che impone una corsa agli armamenti e un profondo ripensamento delle dottrine militari. La modernizzazione delle marine e l'adozione di missili intelligenti e piattaforme a bassa visibilità saranno temi dominanti. Nel Mediterraneo e in Europa orientale, la creazione di nuove alleanze, come il patto Arabia Saudita-Pakistan, e il rafforzamento delle cooperazioni marittime, come quella italo-greca, riflettono la necessità di una sicurezza diversificata e resiliente. I continui attacchi ibridi nel Baltico evidenziano la persistenza di minacce non convenzionali e l'importanza della coesione NATO e UE, ma anche la necessità di piena verità su eventi che appaiono poco trasparenti. Per i giorni a venire, si prevedono ulteriori sviluppi su diversi fronti. La gestione del piano di pace per Gaza, con le sue implicazioni interne ed esterne, sarà un tema cruciale, così come l'evoluzione delle tensioni con il Qatar. Nel settore energetico, il consolidamento della riapertura dell'oleodotto Iraq-Turchia e le fluttuazioni del mercato GNL cinese saranno monitorati attentamente, con implicazioni per i prezzi e le strategie di approvvigionamento globali. Sul piano tecnologico, l'IA e la produzione di chip rimarranno al centro delle agende nazionali per la sicurezza e la leadership globale. Infine, le prossime mosse della Cina nell'Artico e l'andamento della competizione militare nell'Indo-Pacifico determineranno gli equilibri di potere futuri. La capacità degli attori globali di adattarsi rapidamente a queste trasformazioni, investendo in innovazione e consolidando alleanze, sarà determinante per la stabilità e la prosperità future. Riferimenti Questa sintesi è stata elaborata sulla base degli articoli provenienti da diverse fonti di analisi geopolitica e strategica, tra cui: Center for Maritime Strategy, CIMSEC, Reuters, ShipMag, Navy Lookout, National Interest, Seapower Magazine, CSIS, RUSI, War on the Rocks, IISS, Responsible Statecraft, Foreign Affairs, Formiche.net, Il Sussidiario, Start Magazine, InsideOver, Notizie Geopolitiche, IARI, Dissipatio, Analisi Difesa, Jamestown Foundation, Atlantic Council, RAND Corporation. La data di riferimento per gli eventi è il 9 settembre 2025. Per approfondimenti ulteriori consultate i siti o i social del CESMAR:
I contributi sono diretta responsabilità della redazione di OHiMAG e ne rispecchiano le idee. La riproduzione, totale o parziale, è autorizzata a condizione di citare la fonte. La strutturazione e l'interpretazione dei dati sono frutto di un processo di sintesi volto a creare un quadro analitico coerente e organico. La sintesi non rappresenta un'analisi originale, ma una riorganizzazione strutturata delle informazioni raccolte e scelte basata sulla expertise dei nostri studiosi che ne hanno poi estrapolato le conseguenze nei campi geopolitico, strategico, marittimo e legato all’Italia.
0 Commenti
Questa analisi è stata preparata in collaborazione con cesmar.it Introduzione
Il fine settimana tra il 26 e il 28 settembre 2025 è stato caratterizzato da un'intensa attività geopolitica che ha attraversato quasi ogni teatro operativo, delineando un quadro globale di crescente complessità e interconnessione. Dalle manovre navali della NATO nel Baltico alle tensioni nel Medio Oriente, passando per le ambizioni navali cinesi e gli accordi energetici in Asia Centrale, gli eventi recenti evidenziano una ridefinizione degli equilibri di potere e l'emergere di nuove sfide. Evento Clou del week-end L'evento clou del weekend è senza dubbio la massiccia esercitazione NATO Neptune Strike 25.3, che ha visto la partecipazione della portaerei di ultima generazione USS Gerald R. Ford. Questa imponente dimostrazione di forza e interoperabilità ha rafforzato il deterrente marittimo dell'Alleanza nell'area euro-atlantica (teatro operativo Artico-Boreale), testando l'integrazione di assetti navali, aerei e sottomarini in un contesto di minaccia ibrida. L'esercitazione ha sottolineato l'importanza del controllo delle rotte marittime vitali e della capacità di attacco a distanza, inviando un chiaro messaggio di prontezza e coesione in un periodo di accresciute tensioni con la Russia. Contemporaneamente, le esercitazioni NATO attorno all'isola di Gotland, strategica "portaerei insommergibile" nel Baltico, hanno ulteriormente evidenziato la determinazione dell'Alleanza a difendere i propri interessi nel Nord Europa. Conseguenze dei fatti accaduti il tra il 26 e il 28 settembre Conseguenze geopolitiche L'intensificazione delle esercitazioni NATO, in particolare Neptune Strike 25.3 e le manovre a Gotland, riflette una crescente polarizzazione tra il blocco occidentale e la Russia, con il Mar Baltico e il Mediterraneo orientale che si configurano come teatri di confronto strategico. La rinnovata ambizione turca di riacquistare gli F-35 e la disponibilità di Trump a considerarne la vendita, seppur condizionata, potrebbero alterare gli equilibri interni alla NATO e le dinamiche regionali, in particolare nel Mediterraneo e nel Vicino Oriente, dove la Turchia continua a proiettare influenza. L'espansione navale cinese, con l'acquisizione di tre portaerei, conferma la sua ambizione di potenza globale, spingendo gli Stati Uniti e i suoi alleati nell'Indo-Pacifico a rafforzare le proprie capacità e la cooperazione, come dimostrato dall'esercitazione Freedom Edge 25. La "Mezzaluna Atomica" rappresentata dal Pakistan e i suoi missili a lungo raggio aggiungono un ulteriore strato di complessità alla sicurezza dell'Asia meridionale, già fragile. L'alleanza Russia-Corea del Nord, infine, rappresenta un fattore di destabilizzazione nell'Asia nord-orientale e oltre, complicando gli sforzi occidentali di contenimento. Nel Mediterraneo allargato, la situazione in Sudan si aggrava, trasformandosi in una guerra per procura tra Turchia e Emirati Arabi Uniti, replicando dinamiche già viste in Libia e Somalia. L'attivismo di Trump, con accordi in Asia Centrale e le sue posizioni ambivalenti sull'Ucraina, evidenzia un approccio "America First" che, pur spingendo l'Europa verso l'isolamento e un maggiore auto-sostegno, cerca di riaffermare l'influenza statunitense in aree strategiche. Conseguenze strategiche A livello strategico, gli eventi del weekend indicano una chiara accelerazione nella corsa agli armamenti e nell'innovazione militare. L'enfasi della NATO sulla guerra a catena corta e alta prontezza, con la base di Quantico come centro di queste riforme, si contrappone alla crescente capacità russa di proiezione di forza attraverso droni come i Gerbera e l'aumento della produzione degli S-400. La decisione della Marina USA di dismettere i dragamine per sostituirli con le LCS, seppur contestata per la loro efficacia antimine, riflette una dottrina che privilegia la flessibilità e l'integrazione di capacità multifunzione in scenari asimmetrici. Parallelamente, l'investimento del Regno Unito in USV con sonar trainati sottili e la valutazione della Royal Navy per l'impiego di OPV con UAV nel Medio Oriente dimostrano la ricerca di soluzioni tecnologiche avanzate per la sorveglianza e la guerra antisommergibile. La Turchia, con la produzione di droni UAV in Egitto, si posiziona come attore chiave nell'industria della difesa, con un occhio ai mercati africani e mediorientali (La Turchia, attraverso la società di difesa Havelsan, ha avviato una partnership strategica con l’Egitto per produrre localmente droni UAV, in particolare presso gli stabilimenti di Kader Advanced Industries al Cairo). Il nuovo missile da crociera nucleare lanciato dal mare (SLCM-N) degli Stati Uniti rappresenta una svolta nella deterrenza nucleare, aumentando la flessibilità e la capacità di risposta rapida, sebbene con rischi di malintesi. Infine, l'emergere di un "muro di droni" UE per l'Ucraina e oltre, sottolinea l'importanza crescente degli UAV nella difesa ibrida e nella sorveglianza dei confini (Questo sistema di difesa è pensato per essere multilivello, comprendendo radar avanzati, sensori acustici e disturbatori di segnale, oltre a intercettori e difese convenzionali in grado di neutralizzare i droni o attacchi indotti dall’alto o dal basso. Il muro non si limiterà solo alla sorveglianza ma anche all’intervento attivo contro droni ostili, elemento fondamentale per la sicurezza di un'area che rischia di diventare un teatro di conflitto permanente). Conseguenze economiche, tecnologiche, finanziarie ed energetiche L'economia marittima italiana, con i suoi 217 miliardi di euro, evidenzia l'importanza del settore per la prosperità nazionale, sebbene affronti sfide di sostenibilità. La crisi di leadership e la mancanza di diversità nell'industria marittima globale, come evidenziato dal Global Maritime Forum, rappresentano un freno all'innovazione e alla capacità di rispondere alle nuove sfide. Il "Tech Prosperity Deal" tra USA e Regno Unito, con investimenti massicci nel settore tecnologico, in particolare nell'AI, trasforma il Regno Unito in un hub digitale, ma ne aumenta la dipendenza economica e tecnologica dagli Stati Uniti. Sul fronte energetico, l'esortazione di Trump alla Turchia di cessare l'importazione di petrolio russo e l'accordo sul gas tra Afghanistan e Uzbekistan ridisegnano le mappe degli approvvigionamenti e le dipendenze energetiche, con l'Europa che, nonostante i costi elevati, sta riducendo la sua dipendenza dal gas russo. La produzione globale di combustibili fossili rimarrà elevata fino al 2030, indicando una transizione energetica più lenta del previsto. I mercati finanziari, in particolare quelli dell'Argentina, mostrano una fase di ripresa incerta, mentre il dollaro USA sta mostrando segni di indebolimento nel medio termine a causa del debito pubblico e della crescente competizione valutaria (Questa riduzione di valore è stata associata anche a una perdita di fiducia da parte degli investitori globali, scossi dalle incertezze legate alle politiche commerciali unilaterali USA e ai dazi imposti da Trump). A livello europeo, la BCE discute attivamente del rischio di una crisi finanziaria, con attenzione ai dazi e alle politiche protezionistiche, mentre i maxi tagli di Bosch nel settore auto europeo raccontano una profonda crisi industriale dovuta alla transizione energetica e alla concorrenza. Lo smantellamento di una rete di comunicazioni a New York svela un nuovo campo di battaglia geopolitico legato alla sicurezza informatica e delle infrastrutture critiche, con implicazioni per la stabilità finanziaria globale (La U.S. Secret Service ha smantellato una rete nascosta di dispositivi elettronici distribuiti nell’area metropolitana di New York, all’interno di un raggio di 35 miglia intorno al luogo dove si svolgeva l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel settembre 2025. La rete comprendeva oltre 300 server SIM co-localizzati e circa 100.000 schede SIM anonime distribuite in diversi siti, progettati per permettere un’attività massiccia e anonima di comunicazioni telefoniche e attacchi informatici). Conseguenze marittime L'esercitazione Neptune Strike 25.3 ha dimostrato la crescente importanza della strategia marittima della NATO, con un focus sul deterrente e le capacità offensive navali, inclusi i sistemi di attacco a distanza e la guerra sottomarina. L'USS Gerald R. Ford, con le sue nuove tecnologie, ha rafforzato la capacità della NATO di condurre operazioni congiunte complesse. La Cina, con tre portaerei operative, sta proiettando una forza navale globale che altera gli equilibri nel Pacifico. La Royal Navy sta investendo in USV con sonar trainato per la guerra antisommergibile e valuta il dispiegamento di OPV con UAV nel Medio Oriente per la sorveglianza. La decisione della US Navy di dismettere i cacciamine a favore delle Littoral Combat Ships, nonostante le critiche, indica un cambiamento nella dottrina navale verso piattaforme più flessibili. La rotta marittima artica, su cui la Cina sta puntando, crea nuove tensioni con le potenze nordiche e la Russia, accelerando la militarizzazione della regione. L'isola di Gotland, nel Baltico, è diventata un asset cruciale per la sorveglianza e il controllo del traffico navale. Infine, la delicata situazione della Flotilla umanitaria verso Gaza e la protezione delle navi italiane da parte delle fregate Alpino e Fasan, pur con i limiti delle acque internazionali, evidenzia la complessità della sicurezza marittima in contesti di conflitto, dove la protezione degli aiuti umanitari si intreccia con i rischi di escalation diplomatica e militare (Le navi stanno navigando verso la Striscia di Gaza sotto sorveglianza continua, trovandosi a circa 366 miglia nautiche dalla costa. Dal punto di vista della sicurezza marittima, l’Italia ha schierato unità navali al fine di assicurare la libertà di navigazione e la sicurezza dei connazionali impegnati nella missione. Tuttavia, questa protezione è limitata alle acque internazionali, poiché non è consentito intervenire direttamente nelle acque palestinesi controllate da Israele. Questa limitazione evidenzia la fragilità di una missione umanitaria in un contesto di conflitto aperto, dove la navigazione e la sicurezza delle navi sono soggette a rischi di incidenti o attacchi). Conseguenze per l’Italia Per l'Italia, gli eventi del fine settimana hanno implicazioni significative. Innanzitutto, l'economia marittima, con un valore di 217 miliardi di euro nel 2024, si conferma un pilastro fondamentale, e gli investimenti in sostenibilità e infrastrutture verdi saranno cruciali per il suo sviluppo futuro. La posizione italiana riguardo alla Flotilla umanitaria verso Gaza è delicata: mentre il Presidente Mattarella ha esortato alla prudenza e a deviare gli aiuti verso Cipro, le navi italiane schierate a protezione della Flotilla rappresentano una linea rossa per la sicurezza nazionale, evidenziando il difficile equilibrio tra solidarietà umanitaria e tutela degli interessi nazionali in un contesto volatile. La partecipazione dell'Italia alle esercitazioni NATO come Neptune Strike 25.3 rafforza il suo ruolo nell'Alleanza e la sua capacità di difesa marittima. Tuttavia, la crisi dell'industria automobilistica europea, con i tagli di Bosch, e le fragilità economiche interne rispetto a Francia e Germania, sottolineano la necessità di riforme strutturali e investimenti mirati per mantenere la competitività. La possibilità di droni russi sui cieli italiani, indicata dal leader ucraino Volodymyr Zelensky, (affermazione non confermata e alquanto azzardata) richiede un aggiornamento delle capacità radar e antiaeree, in stretta cooperazione con NATO e UE. Infine, la riflessione di Granata e Granelli sull'eredità mediterranea come chiave per una nuova leadership risuona con la necessità dell'Italia di riscoprire le proprie radici e il proprio ruolo nella costruzione di un'Europa più coesa e autonoma, in un contesto di isolamento crescente per il continente, come suggerito dall'intervento di Trump all'ONU. Conclusioni L'accelerazione della competizione tra blocchi, l'ascesa di nuove potenze navali, la diffusione di tecnologie militari avanzate e le continue crisi regionali delineano un futuro incerto ma ricco di opportunità per chi saprà navigare queste dinamiche. La NATO, con le sue esercitazioni e il rafforzamento del deterrente marittimo, cerca di mantenere la propria centralità, ma la sua coesione è messa alla prova dalle politiche ambivalenti di attori chiave come gli Stati Uniti e la Turchia. L'espansione cinese e l'attivismo russo, in particolare nel Mar Artico e nell'Asia Centrale, ridisegnano le sfere di influenza, spingendo a una maggiore competizione per le risorse e il controllo delle rotte strategiche. Per il futuro, i temi che avranno ulteriori sviluppi e novità sono molteplici. La stabilità del Medio Oriente, con la smilitarizzazione di Hezbollah e il riavvicinamento di Qatar e Arabia Saudita alla Siria, rimarrà un focolaio di attenzione, con la questione israelo-palestinese che continuerà a generare tensioni e iniziative umanitarie controverse. La dinamica tra Russia e NATO, con l'escalation in Ucraina e la proliferazione di droni, richiederà una costante vigilanza e la ricerca di equilibri diplomatici che evitino un conflitto diretto. La competizione tecnologica, in particolare nell'intelligenza artificiale e nei sistemi UAV, continuerà a definire le nuove frontiere della guerra e della sicurezza, richiedendo investimenti e innovazione costanti. La transizione energetica e la sua lentezza influenzeranno gli equilibri globali, con i combustibili fossili che manterranno un ruolo centrale almeno fino al 2030. Infine, le crisi di leadership e la necessità di maggiore diversità nel settore marittimo, insieme alle sfide economiche dell'Eurozona e alla fragilità del dollaro, richiederanno riforme strutturali e una governance globale più coesa per affrontare le incertezze finanziarie. L'Italia dovrà continuare a bilanciare i propri interessi economici e di sicurezza con una politica estera attenta alla diplomazia e alla cooperazione multilaterale, specialmente nel Mediterraneo e nell'ambito europeo, per affermare un ruolo di leadership basato sulla sua eredità storica e culturale. Riferimenti Questa sintesi è stata elaborata sulla base degli articoli provenienti da diverse fonti di analisi geopolitica e strategica, tra cui: Center for Maritime Strategy, CIMSEC, Reuters, ShipMag, Navy Lookout, National Interest, Seapower Magazine, CSIS, RUSI, War on the Rocks, IISS, Responsible Statecraft, Foreign Affairs, Formiche.net, Il Sussidiario, Start Magazine, InsideOver, Notizie Geopolitiche, IARI, Dissipatio, Analisi Difesa, Jamestown Foundation, Atlantic Council, RAND Corporation. La data di riferimento per gli eventi è il 9 settembre 2025. Per approfondimenti ulteriori consultate i siti o i social del CESMAR:
I contributi sono diretta responsabilità della redazione di OHiMAG e ne rispecchiano le idee. La riproduzione, totale o parziale, è autorizzata a condizione di citare la fonte. La strutturazione e l'interpretazione dei dati sono frutto di un processo di sintesi volto a creare un quadro analitico coerente e organico. La sintesi non rappresenta un'analisi originale, ma una riorganizzazione strutturata delle informazioni raccolte e scelte basata sulla expertise dei nostri studiosi che ne hanno poi estrapolato le conseguenze nei campi geopolitico, strategico, marittimo e legato all’Italia. Instabilità, complessità e multipolarità Questa analisi è stata preparata in collaborazione con cesmar.it Introduzione
Il 24 settembre 2025 ha rappresentato una giornata di svolta geopolitica globale, caratterizzata da eventi che hanno ridefinito il quadro strategico mondiale. Dalle tensioni marittime nell'Indo-Pacifico all'escalation nel Mediterraneo Allargato, le dinamiche di potere hanno mostrato un'accelerazione verso un ordine mondiale sempre più complesso e multipolare. Evento Clou della Giornata Due eventi hanno segnato la giornata: il rilevamento di un sottomarino russo classe Borei armato con missili balistici nucleari transitare a 40 km dallo Stretto di Soya vicino al Giappone, rappresentando un segnale inequivocabile di deterrenza nucleare russa. Parallelamente, l'ex presidente Trump ha sorpreso all'Assemblea Generale ONU con un cambio di posizione sull'Ucraina, dichiarando che Kiev può "combattere e vincere" riconquistando l'intero territorio, suggerendo una potenziale ridefinizione dell'approccio USA al conflitto. Sintesi dei fatti MEDITERRANEO ALLARGATO. Il teatro si conferma strategicamente cruciale ma profondamente instabile. L'Italia ha inviato la fregata Virginio Fasan in soccorso della Global Sumud Flotilla attaccata con droni (di provenienza israeliana seppur non dichiarata), riaffermando il suo ruolo nella sicurezza marittima. La cooperazione Grecia-USA si è rafforzata nei settori shipping, energia e cantieristica, posizionando la Grecia come hub per il LNG statunitense. L'Italia affronta criticità logistiche (19° posto globale) evidenziate dal rapporto UGGE. Nel Vicino Oriente, l'Assemblea ONU ha decretato l’isolamento di Stati Uniti e Israele con il riconoscimento della Palestina come stato indipendente da circa 150 paesi. Netanyahu si prepara all'isolamento internazionale mentre gli Emirati minacciano la fine degli Accordi di Abramo. Il rischio di intifada globale sottolinea l'estrema fragilità regionale e le connessioni con le crisi migratorie. Si registra un rafforzamento India-Israele nei rapporti militari. HEARTLAND EURO-ASIATICO. La Cina emerge come "elettro-potenza" dominante nelle tecnologie verdi, con un picco della domanda petrolifera in calo a causa del declino demografico e della rivoluzione energetica. Le vendite di auto elettriche superano in Cina il 50% del totale, conferendo a Pechino una leva strategica contro gli USA attraverso il controllo sulle batterie agli ioni di litio. La Cina sta convertendo centinaia di vecchi caccia in droni armati e ha spostato sottomarini senza equipaggio "XXL" nel Mar Cinese Meridionale. La Russia continua a sfidare le sanzioni inaugurando una nuova linea per il progetto Arctic LNG 2, ma valuta restrizioni sull'esportazione di diesel dopo gli attacchi ucraini alle sue raffinerie. La guerra in Ucraina è percepita da Putin come questione di sopravvivenza personale. La chiusura del confine Polonia-Bielorussia ha bloccato il 90% del traffico merci ferroviario Cina-UE, colpendo la Nuova Via della Seta terrestre. TEATRO BOREALE-ARTICO. Le tensioni sono cresciute con il dispiegamento del gruppo d'attacco USS Gerald R. Ford nel Mare di Norvegia settentrionale fino alle Svalbard, coordinandosi con le marine francese, tedesca e norvegese per rafforzare la deterrenza NATO. La Russia continua le operazioni Arctic LNG 2. Il Canada ha rafforzato l'industria cantieristica con nuovi moli presso Seaspan Shipyards. Il cambio di posizione Trump sull'Ucraina impatta sul sostegno USA e le decisioni NATO. In Germania, i sondaggi mostrano un sorpasso dell'AfD sulla CDU/CSU, riflettendo insoddisfazione verso la politica tradizionale e una chiara ascesa nazionalista. TEATRO AUSTRALE-ANTARTICO. Importante trasferimento navale con la vendita della portaerei Giuseppe Garibaldi all'Indonesia per 450 milioni di dollari, rafforzando le capacità indonesiane nel Sud-est asiatico. Questi sviluppi sottolineano la crescente militarizzazione regionale. Il Venezuela è teatro di "guerra silenziosa" con sanzioni e pressioni diplomatiche contro Maduro. L'Australia e gli oceani meridionali sono sempre più rilevanti nella competizione indo-pacifica. INDOPACIFICO. L'Indo-Pacifico rimane il fulcro della competizione geopolitica. L'esercitazione trilaterale Freedom Edge 2025 (USA-Corea del Sud-Giappone) ha rafforzato la deterrenza contro le minacce nordcoreane. La portaerei cinese Fujian simboleggia l'ambizione di Pechino come potenza marittima globale, mentre la HMS Prince of Wales britannica ha attraversato il Mar Cinese Meridionale riaffermando la libertà di navigazione. La Marina filippina ha accolto la fregata BRP Diego Silang costruita in Corea del Sud, potenziando la difesa nel Mar Cinese Meridionale. Gli USA accelerano la trasformazione navale verso la "Flotta Ibrida" per contrastare le capacità A2/AD cinesi, integrando piattaforme tradizionali con unità unmanned. Alcuni esperti propongono riforme verso massicci investimenti in sottomarini, forze autonome e cyber. Il rapporto CSIS evidenzia come la Cina controlli oltre metà della produzione navale globale mentre gli USA precipitano allo 0,1%. Taiwan incrementa la spesa per la difesa come risposta alle minacce cinesi. Singapore investe nell'espansione dei cavi sottomarini per mitigare i rischi alle comunicazioni digitali globali. Conseguenze geopolitiche Le conseguenze delineano un quadro di crescente multipolarismo. L'intensificazione della presenza navale russa nell'Indo-Pacifico alza la deterrenza nucleare, mentre la Cina riafferma l'ambizione di supremazia marittima sfidando il primato USA. Il riconoscimento diffuso della Palestina isola ulteriormente Israele e USA, accelerando la polarizzazione mediorientale. La svolta Trump sull'Ucraina suggerisce possibile intensificazione del supporto americano, prolungando tensioni con la Russia. La Cina, militarizzando le filiere delle batterie, rafforza l'influenza globale modificando equilibri tecnologici e militari. La chiusura del confine polacco-bielorusso evidenzia la fragilità delle rotte commerciali e l'interconnessione tra sicurezza terrestre e marittima. Conseguenze Strategiche La polarizzazione mediorientale accresce il rischio di escalation con implicazioni per la sicurezza energetica globale. La posizione Trump spinge la NATO a riconsiderare strategie di deterrenza. L'uso cinese delle batterie come arma strategica impone all'Occidente una diversificazione accelerata delle supply chain. La Marina USA vira verso la "Flotta Ibrida" integrando sistemi con equipaggio e autonomi, richiedendo massicci investimenti in sottomarini e guerra asimmetrica. L'integrazione uomo-macchina nei Centri Operativi Navali è prioritaria per il processo decisionale ad alta velocità. La "guerra spaziale" difensiva diventa cruciale per la sopravvivenza della flotta, estendendo il campo di battaglia al dominio spaziale e cibernetico. La crescente presenza russo-cinese induce maggiore interoperabilità tra alleati, ma i ritardi nei sottomarini Columbia minacciano la deterrenza nucleare USA. La conversione cinese di caccia in droni rappresenta un cambio di paradigma nella guerra aerea con implicazioni per Taiwan. Conseguenze economiche, tecnologiche, finanziarie ed energetiche La chiusura del confine polacco-bielorusso ha interrotto il 90% del traffico ferroviario Cina-UE, evidenziando la vulnerabilità delle supply chain agli shock geopolitici. Il picco della domanda petrolifera cinese ha ripercussioni sui paesi OPEC+ mentre avvantaggia i consumatori. La Russia, nonostante le sanzioni, ha rafforzato Arctic LNG 2, ma gli attacchi ucraini potrebbero portare a restrizioni sul diesel con ripercussioni sui prezzi. La cooperazione Grecia-USA nel LNG dimostra l'importanza delle alleanze energetiche e della diversificazione. Tecnologicamente, la spinta verso la "Flotta Ibrida" e lo sviluppo cinese di sottomarini autonomi indicano accelerazione nell'AI militare marittima. La dipendenza dai cavi sottomarini evidenzia vulnerabilità delle infrastrutture digitali. Le sanzioni russe, pur non catastrofiche, limitano l'accesso a tecnologie avanzate. Conseguenze marittime La militarizzazione artica trasforma la regione in nuovo fronte di competizione strategica. Nell'Indo-Pacifico, la presenza del sottomarino nucleare russo classe Borei e il transito della HMS Prince of Wales riaffermano la libertà di navigazione ma aumentano il rischio di incidenti. La vendita della Garibaldi e l'ingresso della BRP Diego Silang segnalano una corsa all'ammodernamento nel Sud-est asiatico. Il concetto di "Flotta Ibrida" prefigura operazioni marittime sempre più distribuite e letali. L'investimento in sottomarini sottolinea il loro ruolo cruciale per deterrenza e proiezione di potenza, ma i ritardi Columbia evidenziano sfide strutturali USA. La vulnerabilità dei cavi sottomarini amplia il concetto di sicurezza marittima al dominio sottomarino profondo. Conseguenze per l'Italia L'invio della fregata Fasan sottolinea il ruolo attivo italiano nella sicurezza mediterranea. La vendita della Garibaldi, pur significativa, consente di liberare risorse per l'ammodernamento della flotta. Tuttavia, i persistenti ritardi logistici (rapporto UGGE) limitano la capacità di fungere da hub commerciale strategico. SeaFuture a La Spezia offre opportunità per l'industria italiana di integrarsi nelle catene di valore globali. La cooperazione Grecia-USA potrebbe generare nuove sinergie per l'Italia nel LNG e cantieristica. Nel Mediterraneo allargato, l'instabilità aumenta la pressione migratoria richiedendo controlli rafforzati. Il riconoscimento della Palestina pone dilemmi diplomatici richiedendo equilibrio tra interessi nazionali ed europei. Conclusioni Il 24 settembre 2025 ha cristallizzato un panorama geopolitico caratterizzato da crescente competizione, rapida evoluzione tecnologica e ridefinizione degli equilibri di potere. L'intensificarsi delle presenze navali nell'Artico e Indo-Pacifico, la corsa agli armamenti autonomi e l'importanza delle infrastrutture sottomarine convergono verso un futuro marittimo sempre più complesso. Il quadro emerso è di un mondo in ebollizione, dove transizione energetica, crisi regionali e competizione tra grandi potenze disegnano scenari interconnessi. La Cina si consolida nelle tecnologie verdi sfidando l'egemonia USA e militarizzando le supply chain strategiche. Per i prossimi giorni si attende: evoluzione della "Flotta Ibrida" americana; risposta strategica degli alleati all'assertività russo-cinese; gestione delle tensioni nel Mar Cinese Meridionale e Artico; dibattito sul futuro della deterrenza nucleare; impatto della crisi logistica sulla Nuova Via della Seta. I temi con maggiori sviluppi includeranno: evoluzione mediorientale con possibili reazioni israeliane; impatto reale della svolta Trump; risposta USA alla "weaponizzazione" cinese delle batterie; conseguenze dell'ascesa populista europea. È fondamentale monitorare la questione dei risarcimenti al Regno Unito per la Palestina. Un approccio multilaterale e proattivo sarebbe opportuno: rafforzare la cooperazione per gestire crisi regionali e transizioni energetiche, promuovere dialogo e diplomazia mantenendo forte deterrenza, investire in resilienza e innovazione per la stabilità marittima globale. Riferimenti Questa sintesi è stata elaborata sulla base degli articoli provenienti da diverse fonti di analisi geopolitica e strategica, tra cui: Center for Maritime Strategy, CIMSEC, Reuters, ShipMag, Navy Lookout, National Interest, Seapower Magazine, CSIS, RUSI, War on the Rocks, IISS, Responsible Statecraft, Foreign Affairs, Formiche.net, Il Sussidiario, Start Magazine, InsideOver, Notizie Geopolitiche, IARI, Dissipatio, Analisi Difesa, Jamestown Foundation, Atlantic Council, RAND Corporation. La data di riferimento per gli eventi è il 9 settembre 2025. Per approfondimenti ulteriori consultate i siti o i social del CESMAR:
I contributi sono diretta responsabilità della redazione di OHiMAG e ne rispecchiano le idee. La riproduzione, totale o parziale, è autorizzata a condizione di citare la fonte. La strutturazione e l'interpretazione dei dati sono frutto di un processo di sintesi volto a creare un quadro analitico coerente e organico. La sintesi non rappresenta un'analisi originale, ma una riorganizzazione strutturata delle informazioni raccolte e scelte basata sulla expertise dei nostri studiosi che ne hanno poi estrapolato le conseguenze nei campi geopolitico, strategico, marittimo e legato all’Italia. Sviluppi tecnologici e operativi sul mare e Sea future protagonista Introduzione
Il 23 settembre 2025 ha rappresentato una giornata cruciale per l'evoluzione degli equilibri geopolitici globali, caratterizzata da sviluppi significativi che evidenziano le crescenti tensioni internazionali e i profondi riallineamenti strategici in atto. L'interconnessione degli eventi rivela la complessità delle dinamiche contemporanee e la velocità con cui si trasformano gli assetti di potere mondiale. Evento Clou della Giornata L'evento di maggiore risonanza strategica è stata la dimostrazione pubblica del sistema di catapulta elettromagnetica (EMALS) della portaerei cinese Fujian, che ha ridefinito gli equilibri navali mondiali ponendo la Cina alla pari delle più avanzate capacità statunitensi. Parallelamente, la visita di Stato del Presidente Donald Trump a Londra ha riaffermato la "special relationship" anglo-americana, consolidando la cooperazione strategica tra i due paesi in risposta alle crescenti minacce cinesi e russe nell'Indo-Pacifico. Questi eventi simboleggiano l'accelerazione della competizione geopolitica globale e la necessità di nuovi equilibri di potenza. Sintesi dei fatti Mediterraneo Allargato. La regione conferma il suo ruolo di epicentro dell'instabilità globale attraverso multiple dinamiche critiche. L'Iran rimane al centro del dibattito internazionale sulla necessità di un cambio di regime per garantire la stabilità regionale, mentre le tensioni crescenti nello Stretto di Hormuz accelerano i progetti di diversificazione delle rotte energetiche. In questo contesto assume particolare rilevanza strategica l'accordo tra Iraq e Oman per la costruzione di un oleodotto da Bassora a Mascate, destinato a ridurre la vulnerabilità del trasporto petrolifero attraverso il fragile corridoio marittimo del Golfo Persico. Il conflitto israelo-palestinese mantiene la sua centralità negli equilibri regionali, con analisi che sottolineano l'impossibilità per Israele di continuare a ignorare la questione palestinese. La pressione della società civile europea emerge chiaramente attraverso lo sciopero nazionale italiano del 19-22 settembre, accompagnato da manifestazioni per la pace a Gaza che dimostrano un crescente disallineamento tra opinione pubblica e politiche governative occidentali. La Turchia consolida la propria autonomia strategica attraverso lo sviluppo del missile balistico ipersonico Tayfun Block 4, mentre il Pakistan affronta una grave crisi di sicurezza nella regione di Tirah con intensi scontri tra forze governative e Tehrik-i-Taliban Pakistan. L'Italia emerge come protagonista dell'innovazione marittima grazie alla robotizzazione della produzione Fincantieri e al successo dei saloni SeaFuture e PortShippingTech, nonostante emergano tensioni sociali simboleggiate dal presidio sindacale contro l'attracco di una nave militare USA a Livorno. Heartland Euro-Asiatico. Le dinamiche sono dominate dall'intensificarsi del confronto tra Russia e Occidente. La Moldavia si prepara alle elezioni parlamentari del 28 settembre in un clima di forti pressioni esterne, con una competizione serrata tra forze filoeuropee e filorusse che riflette la più ampia contesa per le sfere d'influenza nell'Europa orientale. Il Cremlino intensifica la sua campagna di disinformazione accusando UE e NATO di voler invadere la Moldavia, strategia volta a scoraggiare l'integrazione europea del paese. La Russia rivela le difficoltà del suo impegno militare attraverso l'avvio della leva di 160.000 nuovi coscritti e la costituzione di una riserva strategica, necessaria per mantenere capacità operative nonostante il prolungato coinvolgimento ucraino. Il ridimensionamento dell'esercitazione Zagrad 2025 evidenzia le crescenti difficoltà militari di Mosca nel bilanciare ambizioni esterne e capacità effettive. L'aviazione russa cerca di modernizzarsi attraverso l'integrazione dell'intelligenza artificiale, mentre la guerra in Ucraina continua a creare significative lacune nella sicurezza interna russa, come evidenziato dall'analisi del RUSI. La cooperazione sino-russa si intensifica con il pattugliamento congiunto di sottomarini nel Pacifico, segnalando un allineamento strategico crescente tra le due potenze che genera preoccupazione occidentale e spinge la NATO a rafforzare le proprie capacità anti-sommergibile. Teatro Operativo Boreale-Artico. Il teatro è caratterizzato da crescenti tensioni e militarizzazione che evidenziano la vulnerabilità delle infrastrutture occidentali. Le interferenze GPS nello spazio aereo tedesco rivelano la portata del conflitto ibrido in corso, mentre le tensioni nello spazio aereo NATO in Estonia ha innalzato significativamente il livello di allerta dell'Alleanza Atlantica. La Germania presenta il piano ambizioso "Kurs Marine" per lo sviluppo di una flotta di droni e navi autonome entro il 2035, mentre la Royal Navy raggiunge la piena capacità operativa con il Carrier Strike Group 25. L'operazione di salvataggio della Thamesborg nell'Artico canadese sottolinea le sfide uniche di una regione sempre più strategica per le rotte commerciali e le risorse naturali. Gli Stati Uniti accelerano verso una "Hybrid Fleet" che integra navi tradizionali con veicoli marittimi senza equipaggio, strategia dettata dall'impossibilità finanziaria di costruire sufficienti navi convenzionali per mantenere la supremazia navale. La NASA rischia tagli di bilancio fino a 12 miliardi di dollari che minacciano programmi chiave come Artemis, mentre il Regno Unito vede un cambio al vertice del MI6 con Richard Moore chiamato ad affrontare nuove sfide globali dal cyber-terrorismo alle minacce ibride. Teatro Operativo Australe-Antartico. L'Argentina continua a lottare contro una profonda instabilità politica ed economica, caratterizzata da una polarizzazione crescente tra fronte peronista e opposizione di Javier Milei che influenza direttamente economia, inflazione e debito pubblico del paese sudamericano. In Africa subsahariana, il Botswana dimostra visione strategica istituendo un nuovo fondo sovrano per diversificare l'economia dalla tradizionale dipendenza mineraria. Il Sudafrica consolida la propria posizione nei BRICS attraverso la collaborazione con la Cina per creare la "BRICS Silicon Valley" con un investimento di 10 miliardi di dollari, progetto che riflette la spinta dei paesi emergenti verso l'autonomia tecnologica rispetto all'Occidente. Indopacifico. L'area rimane caratterizzata da una crescente competizione strategica multilivello. L'India consolida la propria ascesa tecnologica attraverso lo sviluppo di cluster industriali di semiconduttori, inserendosi strategicamente nel rafforzamento delle relazioni USA-India mediante il forum CEO bilaterale per investimenti e cooperazione tecnologica. Il fondo minerario Orion statunitense, dotato di 600 milioni di dollari, mira a finanziare progetti di estrazione di minerali critici per ridurre la dipendenza strategica dalla Cina nelle tecnologie avanzate. Il Canale di Panama introduce uno slot "Netzero" dedicato alle navi a basse emissioni, promuovendo la sostenibilità nel trasporto marittimo globale e anticipando future regolamentazioni ambientali. Conseguenze geopolitiche Gli eventi delineano un quadro di crescente polarizzazione e profondo riallineamento strategico del sistema internazionale. Il rafforzamento dell'asse USA-UK, simboleggiato dalla visita Trump a Londra, evidenzia il consolidamento di un blocco occidentale sempre più coeso contro l'emergente asse sino-russo. La dimostrazione delle capacità EMALS della portaerei Fujian rappresenta un momento spartiacque nella competizione navale globale, costringendo Washington a ripensare la propria dottrina di proiezione di potenza. L'incertezza moldava e le crescenti accuse russe contro UE e NATO sono emblematiche della contesa per le sfere d'influenza nell'Europa orientale, dove ogni elezione diventa un test per la tenuta dell'ordine post-Guerra Fredda. La gestione delle crisi mediorientali rimane profondamente problematica, con ampie ramificazioni internazionali che si estendono fino alle società civili europee, come dimostrato dalle manifestazioni italiane per Gaza. La cooperazione sino-russa, seppur ancora cauta, genera crescente preoccupazione occidentale e accelera i processi di riallineamento strategico globale. L'intensificazione delle tensioni nei cieli NATO e le interferenze GPS evidenziano come il conflitto si stia estendendo oltre i teatri tradizionali, coinvolgendo dimensioni ibride e tecnologiche sempre più sofisticate. Conseguenze Strategiche La deterrenza e la proiezione di potenza assumono forme nuove e più complesse nel contesto geopolitico emergente. Il ridimensionamento dell'esercitazione russa Zagrad 2025 evidenzia chiaramente le difficoltà di Mosca nel bilanciare ambizioni globali con capacità militari effettive, messe a dura prova dall'impegno prolungato in Ucraina. La NATO ribadisce con forza la volontà di "difendersi a ogni costo" dalle minacce russe, indicazione che suggerisce un significativo rafforzamento delle capacità difensive europee accompagnato da una ricerca di maggiore autonomia strategica rispetto agli Stati Uniti. La dottrina americana delle "Distributed Maritime Operations" punta strategicamente a disperdere le forze mantenendo la letalità, mentre l'integrazione dell'intelligenza artificiale nei Maritime Operations Centers accelera drammaticamente i processi decisionali militari. La militarizzazione crescente di robotica e AI nel dominio marittimo diventa centrale nelle strategie navali globali. La strategia della "Hybrid Fleet" rappresenta la risposta occidentale più innovativa per mantenere il vantaggio tecnologico in un contesto di risorse finanziarie sempre più limitate e sfide strategiche crescenti. Conseguenze economiche, tecnologiche, finanziarie ed energetiche L'investimento record di Nvidia di 100 miliardi di dollari in OpenAI alimenta intensi dibattiti sulla sostenibilità della cosiddetta "bolla" dell'intelligenza artificiale, mentre accelera la corsa tecnologica globale. Sul fronte energetico, l'oleodotto strategico Iraq-Oman assume importanza cruciale per diversificare le rotte petrolifere e ridurre la vulnerabilità geopolitica dello Stretto di Hormuz. La creazione del fondo minerario Orion USA e l'ambizioso progetto della "BRICS Silicon Valley" riflettono una competizione globale sempre più intensa per le risorse critiche e le tecnologie avanzate. L'India si posiziona strategicamente come attore chiave nella catena globale dei semiconduttori, sfidando il dominio tradizionale di Taiwan e Corea del Sud. I dazi statunitensi continuano a ristrutturare profondamente i traffici marittimi globali, accelerando processi di reshoring e nearshoring che ridisegnano le catene di approvvigionamento mondiali. L'investimento indiano di 8,4 miliardi di dollari per diventare uno dei cinque principali hub marittimi mondiali entro il 2047 evidenzia l'emergere di nuovi centri di potenza economica. La vulnerabilità crescente dei porti agli eventi climatici estremi rappresenta una minaccia finanziaria globale che richiede investimenti massicci in resilienza e adattamento climatico. Conseguenze marittime L'oleodotto Iraq-Oman riduce strategicamente la dipendenza critica dallo Stretto di Hormuz, diminuendo significativamente i rischi di interruzione energetica in una delle rotte più vulnerabili del commercio globale. L'introduzione dello slot "Netzero" del Canale di Panama accelererà l'adozione di tecnologie pulite nel settore marittimo, anticipando future regolamentazioni ambientali sempre più stringenti. Le crescenti tensioni con la Russia sottolineano l'importanza cruciale di mantenere una forte presenza navale occidentale per garantire la libertà di navigazione nelle rotte commerciali strategiche. La dimostrazione delle capacità EMALS della Fujian costringe le marine occidentali a ripensare radicalmente le proprie strategie di deterrenza navale nell'Indo-Pacifico. L'era della "Hybrid Fleet" inizia ufficialmente, caratterizzata dall'integrazione pervasiva di sistemi unmanned e intelligenza artificiale che rivoluziona completamente le operazioni navali tradizionali. La robotizzazione di Fincantieri posiziona l'Italia all'avanguardia dell'Industria 4.0 marittima, mentre la crescente militarizzazione del Mediterraneo richiede un significativo rafforzamento delle capacità difensive nazionali. Conseguenze per l'Italia Per l'Italia, gli sviluppi presentano sfide complesse e opportunità strategiche cruciali. Lo sciopero nazionale del 19-22 settembre per Gaza evidenzia una crescente pressione della società civile sulla politica estera, spingendo il governo a bilanciare attentamente gli impegni internazionali con le istanze interne sempre più pressanti. La robotizzazione di Fincantieri e il successo dei saloni SeaFuture e PortShippingTech confermano il ruolo dell'Italia come hub mediterraneo per le tecnologie marittime avanzate, posizionando il paese all'avanguardia dell'innovazione industriale europea. La nomina dell'ammiraglio Liardo alle Capitanerie di Porto avviene in un momento di responsabilità accresciute per sicurezza marittima, tutela ambientale e gestione dei complessi flussi migratori. L'analisi critica sulla preparazione militare italiana stimola un dibattito nazionale necessario su politica di difesa e priorità strategiche in un contesto di crescenti tensioni internazionali. La crisi moldava tocca indirettamente ma significativamente gli interessi italiani nell'Europa orientale, mentre le critiche di Trump all'ONU sull'emergenza migratoria toccano questioni particolarmente sensibili per l'Italia come paese di frontiera mediterranea. Conclusioni Il quadro geopolitico emergente dal 23 settembre 2025 consolida tensioni internazionali intense e riallineamenti strategici profondi che ridisegnano completamente gli equilibri globali. L'accelerazione dell'integrazione AI-umano nelle marine mondiali, l'intensificazione della competizione tecnologica USA-Cina e l'evoluzione della cooperazione sino-russa domineranno inevitabilmente l'agenda geopolitica dei prossimi mesi. I temi che richiedono monitoraggio prioritario includono l'esito cruciale delle elezioni moldave del 28 settembre, gli sviluppi nella guerra a Gaza, la sostenibilità della corsa tecnologica nell'intelligenza artificiale, l'escalation delle tensioni nei cieli NATO e l'aumento delle capacità militari di paesi come la Turchia. È fondamentale rafforzare urgentemente la diplomazia multilaterale per gestire efficacemente queste crisi multiple e prevenire ulteriori escalation, promuovendo attivamente il dialogo costruttivo e la cooperazione tra tutti gli attori globali coinvolti. Riferimenti Questa sintesi è stata elaborata sulla base degli articoli provenienti da diverse fonti di analisi geopolitica e strategica, tra cui: Center for Maritime Strategy, CIMSEC, Reuters, ShipMag, Navy Lookout, National Interest, Seapower Magazine, CSIS, RUSI, War on the Rocks, IISS, Responsible Statecraft, Foreign Affairs, Formiche.net, Il Sussidiario, Start Magazine, InsideOver, Notizie Geopolitiche, IARI, Dissipatio, Analisi Difesa, Jamestown Foundation, Atlantic Council, RAND Corporation. La data di riferimento per gli eventi è il 9 settembre 2025. Per approfondimenti ulteriori consultate i siti o i social del CESMAR:
I contributi sono diretta responsabilità della redazione di OHiMAG e ne rispecchiano le idee. La riproduzione, totale o parziale, è autorizzata a condizione di citare la fonte. La strutturazione e l'interpretazione dei dati sono frutto di un processo di sintesi volto a creare un quadro analitico coerente e organico. La sintesi non rappresenta un'analisi originale, ma una riorganizzazione strutturata delle informazioni raccolte e scelte basata sulla expertise dei nostri studiosi che ne hanno poi estrapolato le conseguenze nei campi geopolitico, strategico, marittimo e legato all’Italia. Sostegno a Israele frammentato Questa analisi è stata preparata in collaborazione con cesmar.it Introduzione
Il 22 settembre 2025 si è rivelato una giornata densa di eventi, che hanno ulteriormente evidenziato le profonde tensioni e i delicati equilibri che caratterizzano l'attuale scenario geopolitico. Tra crisi persistenti e nuove dinamiche, emerge un quadro di instabilità, ma anche di tentativi diplomatici e strategici per ridefinire gli assetti internazionali. La comunità internazionale si muove in un contesto di transizione, dove il multilateralismo è messo alla prova da logiche di realpolitik e interessi nazionali. Evento clou L'evento di maggior risonanza globale è stato il riconoscimento dello stato palestinese da parte di diverse nazioni occidentali – Australia, Canada, Portogallo e Regno Unito – a cui si è aggiunta formalmente la Francia. Questa mossa, avvenuta alla vigilia dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha rappresentato un tentativo coordinato di esercitare pressione su Israele affinché ponga fine al conflitto a Gaza. Tuttavia, la reazione di Israele è stata un appello all'annessione della Cisgiordania da parte di alcuni ministri, dimostrando la complessità e la polarizzazione della questione. Questo sviluppo ha segnato un momento diplomatico cruciale, con ampie ripercussioni sul dibattito all'ONU e sulle future prospettive di pace in Medio Oriente, evidenziando il divario tra la crescente solidarietà internazionale verso la Palestina e la volontà irremovibile di Israele. Sintesi dei fatti avvenuti il 22 settembre Mediterraneo Allargato. La questione palestinese, con il riconoscimento di diversi stati occidentali, ha dominato la scena, ma ha anche generato una reazione israeliana che rischia di inasprire ulteriormente il conflitto. L'attacco militare israeliano del 9 settembre 2025 contro il Qatar ha rafforzato l'unità tra i membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC), superando precedenti divisioni e ricompattando gli attori arabo-islamici contro quella che percepiscono come una minaccia espansionistica israeliana. L'Italia, in questo contesto, prosegue la sua scommessa sulla diplomazia culturale come leva strategica nel Mediterraneo, promuovendo il dialogo tra Europa, Africa e Asia e consolidando la sua posizione di cerniera europea. L'Italia ha inoltre ceduto la storica portaerei Garibaldi all'Indonesia, segnando un cambiamento nella sua politica navale. Si registra anche uno sciopero dei portuali a Genova in segno di protesta contro Israele, evidenziando come i conflitti geopolitici influenzino anche la logistica e il lavoro nei nodi strategici del commercio marittimo. Il presidente Macron ha minimizzato l’importanza delle importazioni russe di energia per l’Europa, definendole un problema marginale e ribadendo l’impegno della Francia a ridurre la dipendenza dal gas russo. Il progetto IMEC (India-Middle East-Europe Economic Corridor) rappresenta per l'Europa la via più strategica per rafforzare le relazioni con Asia e Africa, ridisegnando il Mediterraneo come nodo strategico e offrendo all'Italia una posizione centrale. La Mauritania, nel Sahel, si conferma un nodo strategico grazie alle nuove risorse di gas naturale, con implicazioni per le dinamiche migratorie e la stabilità regionale. L'esercitazione NATO Dynamic Guard 2025, a guida italiana, ha rafforzato l'interoperabilità navale nel Mediterraneo. Heartland Euro-Asiatico. In Eurasia, la Russia continua a essere un attore centrale. Il Presidente Putin ha annunciato che la Russia rispetterà per un altro anno il trattato "New START" sulle armi nucleari, rimandando però le questioni chiave di un nuovo accordo e del ruolo dell'arsenale cinese. L'esercitazione militare strategica Zapad 2025 ha evidenziato la ridefinizione della dottrina militare russa, inclusi test su tattiche multidominio e l'impiego potenziale di armi chimiche in Ucraina, dove la Russia sta operando con migliaia di uomini in armi. L'omicidio di Parubiy in Ucraina, inizialmente attribuito alla Russia, svela tensioni interne e crisi politica in Ucraina. Permangono tensioni tra Armenia e Azerbaigian, con un processo di pace fragile e ostacolato da profonde divergenze. I talebani hanno respinto fermamente la proposta di Trump di riprendere il controllo della base aerea di Bagram in Afghanistan, riaprendo un capitolo difficile nelle relazioni USA-Taleban. Teatro Operativo Boreale-Artico. Il teatro boreale-artico è caratterizzato dalla pressione sulla "Special Relationship" tra Regno Unito e Stati Uniti, che mostra nuove tensioni e un passaggio a una cooperazione più pragmatica. Le critiche di Trump sulla spesa NATO continuano, con la richiesta di un aumento dei contributi da parte dei paesi membri. Il funerale di Charlie Kirk ha unito emozione e tensioni politiche. La vedova Erika ha chiesto perdono e unità, mentre Tucker Carlson ha accusato avversari politici di fomentare odio. Restano dubbi sull’omicidio, alimentando il dibattito sulla violenza politica. L'offensiva dell'intelligence francese nell'Europa dell'Est mira a contrastare l'influenza russa, rafforzando le capacità UE e NATO in chiave difensiva. I Paesi baltici denunciano la minaccia russa per mantenere il supporto finanziario e militare dagli Stati Uniti, evidenziando un delicato equilibrio tra sicurezza e dipendenza economica. BAE Systems sta sviluppando il Future Air Dominance System (FADS) per la Royal Navy, un sistema integrato che sostituirà i caccia Type 45 dal 2035, puntando a migliorare la difesa aerea e il colpire di precisione a lungo raggio attraverso sistemi basati su intelligenza artificiale. La prima fregata FDI francese, l'Amiral Ronarc’h, è giunta a Brest, rafforzando la presenza navale francese in un'area di interesse strategico. Teatro Operativo Australe-Antartico. In Sud Sudan, il collasso del sistema sanitario e agricolo, dovuto a malgoverno e corruzione, minaccia una ripresa della guerra civile, aggravando la povertà e l'insicurezza alimentare in un paese già instabile. La Bolivia è colpita dallo scandalo Botrading, che coinvolge l'alto livello del governo e mette a rischio la leadership di Luis Arce, aumentando l'instabilità interna. Indopacifico. Le Filippine sono state scosse da violente proteste a Manila contro il presunto uso improprio di fondi pubblici destinati al soccorso contro le alluvioni, scatenando disordini e arresti. Questo evidenzia la fragilità sociale ed economica del paese di fronte a disastri naturali e corruzione. La Cina ha dimostrato un significativo salto tecnologico nel dominio marittimo con il successo del lancio di jet stealth e di un aereo intercettore assistito con catapulta elettromagnetica e l'atterraggio di tre tipi di velivoli dalla portaerei Fujian, la prima in Cina a utilizzare catapulte elettromagnetiche, un progresso che rafforza sia la capacità operativa della marina cinese sia la sua capacità di proiezione di potere marittimo nell'Indo-Pacifico. La Marina giapponese ha ridenominato la sua classe di portaerei Izumo, adattata per operare con aerei F-35B, rafforzando le sue capacità difensive e offensive nel Pacifico in coordinamento con gli Stati Uniti. Le importazioni statunitensi di container stanno vivendo un calo storico, attribuito alle tariffe protezionistiche verso la Cina e altri fattori commerciali globali, riflettendo una trasformazione nelle dinamiche di consumo e produzione. L'esercitazione militare a Fort Drum dimostra come gli Stati Uniti e i loro alleati possano contrastare l'aggressività marittima cinese, integrando capacità terrestri e navali e tecnologie avanzate. L'Indonesia, acquistando la portaerei italiana Garibaldi, si posiziona come un nuovo attore nel panorama marittimo, rafforzando la sua capacità di difesa e proiezione nell'area. Conseguenze geopolitiche Il riconoscimento dello stato palestinese da parte di diverse nazioni occidentali, sebbene significativo sul piano diplomatico, ha accentuato la polarizzazione nel Medio Oriente, irrigidendo la posizione israeliana e ricompattando il fronte arabo-islamico. Questo rafforza la percezione di un Occidente diviso e di un ordine internazionale in cui il sistema multilaterale dell'ONU, pur festeggiando i suoi 80 anni, è sotto forte pressione finanziaria e di rilevanza. L'avanzamento militare cinese con la portaerei Fujian e la modernizzazione della flotta giapponese indicano una crescente corsa agli armamenti nell'Indo-Pacifico, intensificando la competizione tra grandi potenze e ridefinendo gli equilibri di potere marittimo. La persistenza del conflitto in Ucraina, sostenuto da una volontà di vittoria da parte della Russia, si è arricchita degli effetti dell'esercitazione Zapad 2025 che ha reso ancora più alta la tensione nell'Heartland Euro-Asiatico, spingendo la NATO a rafforzare il proprio fianco orientale e mettendo alla prova l'efficacia delle garanzie di sicurezza. La politica estera di Trump, improntata a un "America First" ma con nuove sfumature, influenzerà sia la "Special Relationship" con il Regno Unito sia il ruolo degli Stati Uniti nelle alleanze globali, compresa la NATO, dove continua a chiedere maggiori contributi. La crisi in paesi come le Filippine e il Sud Sudan evidenzia come la corruzione e la cattiva gestione possano innescare instabilità interne con ripercussioni regionali. In generale, si osserva un'eclissi dell'Europa come attore geopolitico autonomo, con una dipendenza strategica dagli USA e una fragilità sul piano militare e politico, mentre nuove potenze emergenti assumono un ruolo sempre più centrale. Conseguenze strategiche L'avanzamento della Cina nel settore delle portaerei con catapulte elettromagnetiche rappresenta un cambio di paradigma nella sua capacità di proiezione di potenza marittima, sfidando il dominio navale statunitense nell'Indopacifico e spingendo alleati come il Giappone a rafforzare le proprie flotte con unità capaci di operare con aerei F-35B. L'esercitazione russa Zapad 2025, con l'inclusione di tattiche multidominio e di difesa contro l'ipotesi di utilizzo di armi chimiche, mostra una strategia di deterrenza asimmetrica e di guerra ibrida che la NATO deve affrontare con un rafforzamento del fianco orientale e nuove capacità difensive. La decisione di Putin di estendere il trattato New START, pur essendo un segnale distensivo, rimanda la questione cruciale di un nuovo patto sul controllo degli armamenti che tenga conto anche dell'arsenale cinese, mantenendo l'ambiguità sulla stabilità nucleare globale. L'Italia, con la vendita del Garibaldi e la promozione dell'IMEC, si riposiziona strategicamente nel Mediterraneo allargato, puntando su corridoi economici e diplomazia culturale per aumentare la propria influenza e sicurezza. Le proteste nelle Filippine e la crisi in Sud Sudan mettono in luce la vulnerabilità di stati con governi deboli e corruzione endemica, situazioni che possono essere sfruttate da attori esterni o sfociare in conflitti interni. L'offensiva dell'intelligence francese nell'Europa dell'Est è una risposta strategica alla "strategia Masala" russa, una tattica mista di guerra convenzionale, ibrida e pressione politica, che richiede una risposta coordinata e proattiva della NATO. Infine, il dibattito sulle "garanzie di sicurezza" per l'Ucraina evidenzia la complessità di definire impegni di protezione in un contesto nucleare volatile, con un equilibrio delicato che la NATO cerca di mantenere evitando escalation. Conseguenze economiche, tecnologiche, finanziarie ed energetiche Sul fronte energetico, se da un lato il presidente Macron minimizza l'importanza delle importazioni russe di energia per l'Europa, dall'altro la dipendenza di alcuni paesi persiste, seppur con un impegno verso la diversificazione e le energie rinnovabili. La Mauritania, con le sue nuove risorse di gas naturale, si posiziona come un attore energetico emergente nel Sahel, con potenziale impatto sugli equilibri regionali. Economicamente, le prospettive di alta inflazione negli Stati Uniti per il 2025, aggravate da politiche fiscali espansive e tariffe doganali, suggeriscono un rallentamento economico nel 2026, con ripercussioni sui mercati globali. Il calo storico delle importazioni di container negli USA, attribuito alle tariffe protezionistiche e al rallentamento economico, indica una trasformazione delle catene di approvvigionamento e un impatto sui porti e sulle compagnie di navigazione. L'indice Clarksea, a livelli record grazie al boom del mercato VLCC e alla domanda di petrolio (L'Indice ClarkSea è un indicatore che misura la performance economica del settore dello shipping, calcolato da Clarksons Research. Si tratta di una media ponderata degli utili giornalieri dei principali segmenti del settore navale, come petroliere, porta rinfuse e portacontainer, e funge da barometro chiave per la salute e la forza dell'industria marittima globale), sottolinea il ruolo cruciale del trasporto marittimo nella logistica energetica globale e anticipa tensioni sul mercato navale. Tecnologicamente, il successo dei lanci con catapulta elettromagnetica dalla portaerei cinese Fujian dimostra un significativo salto qualitativo nella capacità militare cinese, con implicazioni per l'equilibrio tecnologico globale. Allo stesso modo, lo sviluppo del Future Air Dominance System (FADS) per le nuove unità di difesa aerea della Royal Navy, che integra sensori avanzati e AI, evidenzia una corsa all'innovazione militare tra le potenze. La versione potenziata del drone Toloka XXL da parte dell'Ucraina è un esempio di come le nazioni più piccole cercano un vantaggio asimmetrico attraverso l'innovazione tecnologica in contesti di conflitto. Infine, la crisi finanziaria dell'ONU e i sottofinanziamenti cronici riflettono una difficoltà strutturale nel sostenere il multilateralismo in un'epoca di crescenti sfide globali. Sempre all’ONU si è notato come l’occidente abbia perso autorità nel sistema multilaterale. Si nota infatti, che due terzi degli Stati all’ONU votano contro l’occidente, segnando un riassetto geopolitico globale. Servirebbe una nuova diplomazia per riprendere consenso e centralità, evitando isolamento e conflitto. Conseguenze marittime Gli eventi del 22 settembre 2025 delineano un quadro di crescenti tensioni e investimenti significativi nel dominio marittimo, con l'Indopacifico e il Mediterraneo come teatri operativi chiave. Il successo dei lanci con catapulta elettromagnetica dalla portaerei cinese Fujian segna un punto di svolta per la marina cinese, confermando la sua ascesa a potenza navale di classe mondiale. Questa capacità CATOBAR (Catapult Assisted Take-Off But Arrested Recovery) permette alla Cina di schierare velivoli più pesanti e avanzati, aumentando la sua proiezione di forza nell'Indopacifico e intensificando la competizione con gli Stati Uniti e i loro alleati. In risposta, la Marina giapponese ha ridenominato la sua classe di portaerei Izumo, adattandole per operare con F-35B, rafforzando le proprie capacità difensive e offensive nella regione e sottolineando una strategia di deterrenza congiunta con gli USA. L'esercitazione militare a Fort Drum dimostra come gli Stati Uniti e i loro alleati stiano sviluppando nuove tattiche per contrastare l'aggressione marittima cinese, integrando capacità terrestri e navali per limitare la proiezione di potere di Pechino. Nell’oceano Atlantico, l'arrivo della fregata francese Amiral Ronarc’h rafforza la presenza navale di Parigi, con una nave multimissione progettata per scenari di crisi. La vendita della portaerei italiana Garibaldi all'Indonesia non solo segna un cambiamento nella politica navale italiana ma rafforza anche la capacità dell'Indonesia di proiettare potere nell'Indopacifico, creando nuovi equilibri nell'area. L'esercitazione NATO Dynamic Guard 2025 a guida italiana conferma il ruolo centrale dell'Italia nella sicurezza marittima euro-atlantica, migliorando l'interoperabilità e la risposta a minacce asimmetriche. Infine, l'indice Clarksea a livelli record per i noli dei VLCC evidenzia il ruolo cruciale del trasporto marittimo per la logistica energetica globale, rendendo le rotte marittime un obiettivo strategico e potenziale fonte di tensione in scenari di crisi. Conseguenze per l’Italia In un Mediterraneo allargato sempre più strategico, l'Italia rafforza la sua posizione di "cerniera" tra Europa, Africa e Asia, puntando sulla diplomazia culturale come strumento di politica estera attraverso iniziative come la Fondazione Med-Or e il Maxxi Med. Questo approccio di soft power, basato sul dialogo e la conoscenza, mira a costruire stabilità e nuovi equilibri in una regione volatile. Il progetto IMEC (India-Middle East-Europe Economic Corridor) offre all'Italia una posizione centrale per la proiezione geopolitica, con l'opportunità di rilanciare il commercio indo-mediterraneo e rafforzare le relazioni con Asia e Africa. La cessione della storica portaerei Garibaldi all'Indonesia, pur segnando un cambiamento nella politica navale italiana, riflette un rinnovamento della flotta e una possibile concentrazione su assetti più moderni, mentre la nave continuerà a operare in un'area cruciale per la sicurezza marittima globale. Lo sciopero dei portuali di Genova, in segno di protesta contro Israele, evidenzia come le tensioni geopolitiche internazionali abbiano ripercussioni dirette anche sul territorio italiano, influenzando la logistica e il lavoro nei nodi strategici del commercio marittimo. La guida italiana dell'esercitazione NATO Dynamic Guard 2025 nel Mediterraneo rafforza la coesione e le capacità della NATO, consolidando il ruolo dell'Italia nella sicurezza marittima euro-atlantica. Sul fronte politico interno, la Premier Giorgia Meloni ha sottolineato la gravità dell'aumento dell'antisemitismo e della violenza ideologica, richiamando a una lotta senza tregua contro l'odio, un tema con implicazioni anche nei teatri di crisi come Ucraina e Medio Oriente, che richiedono all'Italia una posizione chiara e una diplomazia attiva. Infine, il dibattito sull'eclissi dell'Europa nel nuovo Risiko mondiale sottolinea la necessità per l'Italia di lavorare per una maggiore coesione e autonomia strategica dell'UE, evitando una marginalità politica ed economica. Conclusioni Il 22 settembre 2025 ha cristallizzato un quadro geopolitico di crescente complessità e instabilità, dove le dinamiche di potere si ridefiniscono rapidamente. L'emergere di nuove potenze, la persistenza di conflitti irrisolti e le crescenti tensioni tra blocchi di influenza mettono a dura prova l'efficacia del multilateralismo e la capacità della comunità internazionale di affrontare le sfide globali. La polarizzazione tra Occidente e "due terzi del mondo" evidenzia una profonda crisi di legittimità e fiducia nelle istituzioni esistenti. Per i giorni successivi, i temi che avranno probabilmente ulteriori sviluppi e novità includono: la reazione di Israele e l'eventuale ulteriore inasprimento del conflitto a Gaza dopo i riconoscimenti dello stato palestinese; l'evolversi della situazione in Ucraina, in particolare riguardo all'uso di armi chimiche da parte russa e alla risposta della NATO; la continuazione della corsa agli armamenti nell'Indopacifico, con nuovi test da parte di Cina e Giappone; le dinamiche politiche interne negli Stati Uniti, in particolare l'influenza di Donald Trump e la possibile ascesa di figure come Erika Kirk, che potrebbero ridefinire il conservatorismo americano; e le conseguenze economiche globali derivanti dall'inflazione statunitense e dal calo delle importazioni di container. È fondamentale monitorare questi sviluppi, poiché ciascuno di essi ha il potenziale per alterare ulteriormente gli equilibri geopolitici, strategici, economici e sociali a livello globale e regionale. Riferimenti Questa sintesi è stata elaborata sulla base degli articoli provenienti da diverse fonti di analisi geopolitica e strategica, tra cui: Center for Maritime Strategy, CIMSEC, Reuters, ShipMag, Navy Lookout, National Interest, Seapower Magazine, CSIS, RUSI, War on the Rocks, IISS, Responsible Statecraft, Foreign Affairs, Formiche.net, Il Sussidiario, Start Magazine, InsideOver, Notizie Geopolitiche, IARI, Dissipatio, Analisi Difesa, Jamestown Foundation, Atlantic Council, RAND Corporation. La data di riferimento per gli eventi è il 9 settembre 2025. Per approfondimenti ulteriori consultate i siti o i social del CESMAR:
I contributi sono diretta responsabilità della redazione di OHiMAG e ne rispecchiano le idee. La riproduzione, totale o parziale, è autorizzata a condizione di citare la fonte. La strutturazione e l'interpretazione dei dati sono frutto di un processo di sintesi volto a creare un quadro analitico coerente e organico. La sintesi non rappresenta un'analisi originale, ma una riorganizzazione strutturata delle informazioni raccolte e scelte basata sulla expertise dei nostri studiosi che ne hanno poi estrapolato le conseguenze nei campi geopolitico, strategico, marittimo Questa analisi è stata preparata in collaborazione con cesmar.it Introduzione
Il panorama geopolitico globale dei giorni 20 e 21 settembre 2025 si presenta come un mosaico complesso di tensioni persistenti, nuove alleanze e sfide emergenti, dalle dispute commerciali e tecnologiche tra Stati Uniti e Cina all'inasprimento delle sanzioni contro la Russia, passando per la crescente militarizzazione di regioni chiave come l'Artico e l'Indo-Pacifico. Il mondo è in una fase di profonda ridefinizione degli equilibri di potere. Questa breve analisi intende offrire una sintesi esaustiva di tali dinamiche, analizzando gli eventi principali e le loro ripercussioni su scala globale. Evento clou L'evento di maggior rilievo è indubbiamente la discussione tra il presidente americano Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping, la prima telefonata da giugno, incentrata su due temi cruciali: il futuro di TikTok negli Stati Uniti e le tensioni commerciali. Questo dialogo, volto a finalizzare l'accordo per la vendita dell'app social a un consorzio di aziende statunitensi e a esplorare un allentamento delle dispute sugli acquisti di chip Nvidia, rappresenta un tentativo significativo di gestione delle frizioni tra le due superpotenze. La possibilità di un incontro di persona durante il vertice APEC in Corea del Sud suggerisce un potenziale, seppur fragile, disgelo, che potrebbe avere implicazioni profonde sugli equilibri geopolitici e geoeconomici globali. Sintesi dei fatti avvenuti il 20 e 21 settembre Mediterraneo Allargato. L'attacco israeliano del 9 settembre a Doha ha incrinato ulteriormente le relazioni tra Israele e i paesi arabi del Golfo, portando a una condanna unanime e a un vertice di emergenza. Questa azione mette a rischio gli Accordi di Abramo e alimenta i timori di un'escalation regionale, complicando la posizione degli alleati occidentali. Contestualmente, la portaerei USS Nimitz opera vicino allo Stretto di Hormuz, fungendo da deterrente strategico dopo il conflitto israelo-iraniano di giugno. L'Iraq, intanto, aumenta le esportazioni di petrolio, generando maggiori entrate e rafforzando la sua stabilità economica, mentre la scoperta di giacimenti di gas al largo delle coste israeliane ridefinisce le partite energetiche e alimenta tensioni con i paesi vicini come Libano e Siria. Un'ulteriore fonte di preoccupazione è l'aumento delle attività militari tra Israele e Turchia nelle vicinanze di Cipro, che preannunciano un possibile scontro diretto. In Siria, trattative tra Damasco e Israele sono in corso, ma le rigide condizioni di Netanyahu su Golan e Monte Hebron ne complicano l'esito. L'UE, nel frattempo, ha introdotto il suo 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia, impegnandosi a porre fine alle importazioni di GNL russo entro il 2027 e colpendo petroliere e aziende cinesi che commerciano con Mosca. L'Arabia Saudita fornisce supporto finanziario allo Yemen per promuovere la stabilità. Infine, l'Italia, con l'acquisizione azera di IP, si confronta con i dilemmi sulla sicurezza energetica e il controllo delle infrastrutture critiche. Heartland Euro-Asiatico. La Russia continua a perseguire il sogno di dominare le lune di Marte, Phobos e Deimos, per ottenere vantaggi scientifici e geopolitici nello spazio. Sul fronte ucraino, le previsioni indicano che un accordo di pace duraturo non è imminente, con il conflitto che si protrae e le posizioni che restano polarizzate, nonostante il sostegno occidentale, incluso quello finlandese con garanzie di sicurezza. La Cina sta accelerando l'espansione e la modernizzazione del suo arsenale nucleare, che potrebbe superare le 1.000 testate entro il 2030, una crescita definita "breakout strategico" che altera gli equilibri globali. Il 14° piano quinquennale cinese si concentra sulla crescita hi-tech e sull'apertura a investimenti e commerci, consolidando la sua leadership tecnologica. Le regioni del Caucaso e dell'Asia Centrale ex-sovietica rimangono un nodo strategico di interessi russi, cinesi e turchi. Infine, la proposta di Trump di riprendere il controllo della base aerea di Bagram in Afghanistan, sebbene difficile, mira a contrastare l'influenza cinese, con implicazioni per la competizione globale. Teatro operativo Boreale-Artico. L'Artico è un'area di crescente importanza geopolitica. Il primo cargo cinese, la Istanbul Bridge, ha attraversato la rotta artica russa verso l'Europa, riducendo i tempi di trasporto ma suscitando proteste ambientaliste per l'impatto ecologico. Gli Stati Uniti stanno rivedendo la loro strategia per affrontare le implicazioni del cambiamento climatico e l'aumentata attività di Russia e Cina nella regione. La competizione per l'influenza e le risorse naturali dell'Artico potrebbe definire nuovi equilibri di potere. Nel Baltico, le tensioni tra Occidente e Russia sono in aumento, con esercitazioni militari e scambi di armi, un quadro che rischia un'escalation e per il quale l'Italia si trova in una posizione delicata per il suo impegno NATO. Teatro operativo Australe-Antartico. In America Latina, gli Stati Uniti hanno condotto un attacco letale contro un'imbarcazione sospettata di traffico di droga nelle acque caraibiche, provocando proteste dal Venezuela, il cui presidente Maduro ha proposto colloqui diretti con Trump. L'Ecuador sta attraversando una grave crisi politica e sociale a causa dell'espansione del crimine organizzato, che mette a rischio la sua stabilità democratica. In Mozambico, il governo punta sul green, investendo in centrali idroelettriche per produrre energia, un segno di attenzione verso lo sviluppo sostenibile. Sul fronte della governance ambientale globale, sessanta nazioni hanno ratificato il primo trattato internazionale per la protezione degli oceani, che entrerà in vigore a gennaio 2026, un passo senza precedenti per la tutela della biodiversità marina. Indopacifico. L'Indopacifico è il fulcro della competizione tra le grandi potenze. Il Giappone sta rafforzando la sua Guardia Costiera con l'acquisizione di quattro nuovi velivoli senza pilota MQ-9B SeaGuardian entro il 2026, consolidando la sorveglianza marittima. Tokyo si prepara anche alla successione del leader Ishiba, una sfida politica cruciale data la sua posizione strategica. Gli Stati Uniti adottano una "strategia di negazione" per impedire a potenze regionali, in particolare la Cina, di dominare l'Asia orientale, mantenendo l'equilibrio di potere attraverso la superiorità militare. La crescita della potenza nucleare cinese, come menzionato in precedenza, complica ulteriormente questo equilibrio. Conseguenze geopolitiche Le conseguenze geopolitiche degli eventi recenti sono molteplici e complesse. La trattativa Trump-Xi su TikTok e dazi evidenzia una gestione pragmatica, seppur instabile, delle relazioni tra le due superpotenze, con possibili ripercussioni sulla gerarchia globale. Le nuove sanzioni UE contro la Russia e la volontà di Trump di sanzionare Mosca solo se l'Europa smette di acquistare petrolio russo rivelano una divergenza strategica transatlantica. Il possibile ritorno degli Stati Uniti in Afghanistan, motivato dal contenimento cinese, riapre un fronte complesso e storicamente problematico. L'inasprimento della competizione nell'Artico, con la nuova rotta commerciale cinese e la strategia americana, trasforma la regione in un nuovo scacchiere strategico. La politica estera giapponese, con l'ampliamento della flotta di droni, denota una crescente attenzione alla sicurezza marittima, essenziale in un Indopacifico sempre più militarizzato. L'attacco israeliano a Doha e le tensioni a Cipro tra Israele e Turchia aumentano l'instabilità nel Mediterraneo orientale, mentre il riconoscimento della Palestina da parte di Regno Unito, Canada e Australia segna una rottura diplomatica con Israele e un tentativo di riequilibrare il conflitto. Infine, la strategia digitale internazionale dell'UE mira a rafforzare la sovranità digitale europea, sottolineando l'importanza di alleanze democratiche e infrastrutture sicure in un contesto di crescente polarizzazione tecnologica. Conseguenze strategiche La famiglia di USV MASC di BlackSea Technologies per la Marina USA rappresenta un passo significativo verso una flotta modulare e autonoma, essenziale per la proiezione di potenza marittima e la guerra distribuita. La carenza di personale nelle forze NATO, nonostante l'aumento delle spese per l'equipaggiamento, limita la capacità di risposta dell'Alleanza, evidenziando la necessità di riforme strutturali per reclutamento e formazione. Il progetto Golden Dome di Trump, un ambizioso sistema di difesa antimissile per l'intero territorio USA, riflette la crescente preoccupazione per le minacce balistiche, sebbene con molte incognite sui costi e la realizzabilità. Il programma FCAS per il caccia di sesta generazione europeo è in crisi, minacciando la cooperazione e l'autonomia strategica europea, mentre il drone stealth turco Anka-3 consolida la Turchia come produttore avanzato di sistemi unmanned, rafforzando la sua influenza regionale. La DARPA è al centro di una corsa agli armamenti di robotica microscopica, aprendo nuove frontiere nella guerra asimmetrica. L'MI6, cercando spie nel dark web, dimostra l'adattamento delle agenzie di intelligence alle nuove sfide della cyber-guerra. L'Italia, secondo quanto indicato dal ministro della difesa, non è pronta alla guerra, ma alcuni commentatori indicano sia la necessità di investire nel fattore umano e nella logistica, non solo negli armamenti, ma soprattutto una presa di coscienza da parte dei politici italiani che non sempre si sono dimostrati all’altezza delle responsabilità nell’uso di uno strumento sofisticato e fondamentale come le forze armate e di gestirlo al meglio. La strategia di negazione degli USA nell'Indopacifico, infine, mira a impedire egemonie regionali, richiedendo una costante presenza militare e risorse ingenti. Conseguenze economiche, tecnologiche, finanziarie ed energetiche I prezzi dell'oro galoppano, spinti dall'incertezza geopolitica e dalla politica monetaria espansiva delle banche centrali, fungendo da bene rifugio. L'economia americana mostra segni di resilienza nonostante il rallentamento, con la Federal Reserve che prevede ulteriori tagli dei tassi nel 2025 per stimolare la crescita, sebbene in un contesto di pressioni politiche e incertezza. La crisi del debito pubblico francese e i problemi strutturali italiani evidenziano le fragilità economiche europee, ulteriormente aggravate dall'inverno demografico che riduce la forza lavoro. L'UE sta affrontando anche un indebolimento degli obiettivi sulle emissioni di gas serra, come riportato da Le Monde, con implicazioni per il Green Deal europeo. Sul fronte tecnologico, l'attacco informatico agli aeroporti europei di Londra, Bruxelles e Berlino sottolinea la vulnerabilità delle infrastrutture critiche e l'urgenza di potenziare la cybersecurity. La "trumpizzazione" dell'economia giapponese, con crescita di populismo e nazionalismo, può influenzare la stabilità e le relazioni internazionali. La dipendenza italiana da fornitori esterni in settori strategici, come l'energia dopo l'acquisizione azera di IP, solleva questioni di sicurezza energetica. Conseguenze marittime Le dinamiche marittime sono cruciali in un contesto di competizione globale. La rotta artica aperta dalla nave cinese Istanbul Bridge, pur accorciando i tempi di trasporto, solleva gravi preoccupazioni ambientali per l'ecosistema fragile dell'Artico e l'uso di carburanti pesanti. La presenza della USS Nimitz vicino allo Stretto di Hormuz sottolinea l'importanza strategica dei choke point marittimi e la proiezione di potenza navale statunitense. Le nuove acquisizioni di MQ-9B SeaGuardian da parte della Guardia Costiera giapponese rafforzano la sorveglianza marittima in un Indopacifico di crescente tensione. Il primo trattato globale per la protezione degli oceani, ratificato da sessanta nazioni, rappresenta un passo storico per la governance ambientale marittima, contrastando pesca eccessiva e inquinamento. La crisi cantieristica occidentale mette a rischio la produzione e il rinnovamento delle flotte NATO, evidenziando le vulnerabilità industriali della difesa marittima. Infine, gli attacchi USA contro imbarcazioni sospettate di traffico di droga nei Caraibi evidenziano l'importanza del controllo delle rotte marittime per la sicurezza e la lotta al narcotraffico. Conseguenze per l’Italia L'impegno sul fronte baltico della NATO genera "brividi politici" interni, con il paese che deve bilanciare alleanze internazionali e considerazioni strategiche nazionali. L'intensificazione della proiezione italiana nell'Indo-Pacifico, sebbene strategica, manca ancora di una strategia nazionale organica, rischiando di rimanere reattiva e dipendente da quella statunitense. L'acquisizione azera di IP solleva interrogativi sulla sicurezza energetica e sul controllo delle infrastrutture critiche nazionali. Le analisi del generale Portolano sottolineano come sia necessario investire non solo in armamenti, ma soprattutto nel fattore umano (formazione, reclutamento, motivazione) e nella logistica per una difesa credibile e moderna. La crisi economica francese e i problemi strutturali italiani, aggravati dall'inverno demografico, pongono sfide significative alla stabilità economica e finanziaria del paese. L'autonomia strategica europea, promossa da iniziative come UNIA e "Made in EU", rappresenta un'opportunità per l'Italia di ridurre le dipendenze esterne e rafforzare la sua industria della difesa. Conclusioni Il quadro geopolitico di fine settembre 2025 è caratterizzato da una fluidità e una complessità senza precedenti, dove le grandi potenze si muovono tra competizione e cauti tentativi di dialogo, mentre le regioni periferiche rimangono teatri di crisi persistenti. La polarizzazione, sebbene più marcata nella "classe politica" che nella popolazione, continua a influenzare profondamente le decisioni e le percezioni globali. Le sfide legate all'energia, alla tecnologia, alla sicurezza marittima e alla difesa richiedono risposte coordinate e strategie lungimiranti. Per i giorni successivi, i temi che avranno probabili ulteriori sviluppi e novità sono:
Riferimenti Questa sintesi è stata elaborata sulla base degli articoli provenienti da diverse fonti di analisi geopolitica e strategica, tra cui: Center for Maritime Strategy, CIMSEC, Reuters, ShipMag, Navy Lookout, National Interest, Seapower Magazine, CSIS, RUSI, War on the Rocks, IISS, Responsible Statecraft, Foreign Affairs, Formiche.net, Il Sussidiario, Start Magazine, InsideOver, Notizie Geopolitiche, IARI, Dissipatio, Analisi Difesa, Jamestown Foundation, Atlantic Council, RAND Corporation. La data di riferimento per gli eventi è il 9 settembre 2025. Per approfondimenti ulteriori consultate i siti o i social del CESMAR:
I contributi sono diretta responsabilità della redazione di OHiMAG e ne rispecchiano le idee. La riproduzione, totale o parziale, è autorizzata a condizione di citare la fonte. La strutturazione e l'interpretazione dei dati sono frutto di un processo di sintesi volto a creare un quadro analitico coerente e organico. La sintesi non rappresenta un'analisi originale, ma una riorganizzazione strutturata delle informazioni raccolte e scelte basata sulla expertise dei nostri studiosi che ne hanno poi estrapolato le conseguenze nei campi geopolitico, strategico, marittimo e legato all’Italia. Introduzione
Le dinamiche di potere tra grandi attori statali, le tensioni regionali e le sfide tecnologiche emergenti hanno continuato a plasmare un mondo sempre più interconnesso e, al contempo, polarizzato. Analizzare questi sviluppi è fondamentale per comprendere le traiettorie future della sicurezza e della stabilità internazionale. Evento clou L'evento di maggiore risonanza è stata la violazione dello spazio aereo estone da parte di tre jet da combattimento russi MiG-31, intercettati dagli aerei NATO, inclusi F-35 italiani, e svedesi e finlandesi. Questo incidente, avvenuto sopra il Golfo di Finlandia e durato circa 12 minuti, ha innescato una pronta reazione diplomatica da parte dell'Estonia, che ha richiesto consultazioni al Consiglio Nord Atlantico. Tale episodio evidenzia una crescente escalation delle tensioni nei cieli europei e il persistente rischio di incidenti militari, richiamando l'attenzione sulla fragilità degli equilibri regionali in un contesto di rinnovata assertività russa. Sintesi dei fatti avvenuti il 19 settembre Mediterraneo Allargato. In Libia, nonostante l'accordo di sicurezza mediato dalla Turchia tra il Governo di Unità Nazionale e l'Apparato di Dissuasione (Rada) a Tripoli, la tensione resta alta, con il rischio di una nuova escalation a causa delle divisioni interne e della persistenza di altre milizie. Med-Or, un osservatorio regionale, evidenzia come sicurezza, energia e cultura siano fattori cruciali interconnessi in quest'area di flussi energetici e rotte marittime strategiche. La crisi a Gaza continua a evidenziare i limiti dell'azione internazionale, con l'ONU che lancia un appello urgente per la pace. L'UE, in una mossa significativa, ha sospeso temporaneamente l'accordo bilaterale con Israele in risposta alle operazioni militari nella Striscia e alle preoccupazioni per i diritti umani. La crisi, definita da alcuni come genocidio e banalità del male, sta rafforzando il nazionalismo in Iran, paese che si è scontrato con Israele. L'Iran è anche al centro del dibattito sul possibile collasso della Repubblica Islamica, con scenari che contemplano instabilità regionale e l'applicazione dello "snapback" delle sanzioni nucleari. Il Marocco, con l'inaugurazione di nuovi progetti nel porto di Casablanca, mira a rafforzare il suo ruolo di hub commerciale, mentre il patto di mutua difesa tra Arabia Saudita e Pakistan (già discusso ieri) sta ridefinendo gli equilibri di sicurezza nel Golfo, con implicazioni per l'India e gli USA, e paragonato all'Articolo 5 della NATO. Nel Caucaso, il conflitto irrisolto tra Ossezia del Nord e Inguscezia continua a minacciare la stabilità regionale. Heartland Euro-Asiatico. Nell'Heartland Euro-Asiatico, la Russia continua a proiettare la propria potenza militare, con la nave da battaglia "Ammiraglio Nakhimov" che ha completato le prove in mare, simboleggiando il rilancio della Marina russa. Le truppe russe stringono la morsa sulle roccaforti ucraine nel Donbass, mantenendo alta la pressione sugli avversari. La questione del cessate il fuoco in Ucraina rimane complessa, con difficoltà nel raggiungere un accordo duraturo. La competizione globale sull'armamento ipersonico vede Russia e Cina in vantaggio sugli Stati Uniti. Sul fronte cinese, l'articolo "Cosa la Cina non vuole sulla scena internazionale" evidenzia le sue "linee rosse" in politica estera, come il contenimento statunitense e l'indipendenza di Taiwan. Il ritorno di Jack Ma nel settore dell'IA cinese sottolinea l'ambizione di Pechino di dominare questa tecnologia chiave. Nonostante i segnali di dialogo, i limiti strutturali frenano un vero riavvicinamento tra India e Cina. In Afghanistan, Trump ha espresso l'intenzione di riprendere il controllo della base aerea di Bagram, strategicamente cruciale, ma le autorità afghane si oppongono fermamente. L'Azerbaigian, nel frattempo, ha innovato l'uso dei droni con tecnologie turche e cinesi, influenzando gli equilibri nel Caucaso. Teatro operativo Boreale-Artico. Le tensioni nel Teatro Boreale-Artico sono palpabili. La violazione dello spazio aereo estone da parte di jet russi, già menzionata, è un chiaro esempio di questa escalation. La NATO, con il progetto AUWB-MN guidato dalla svedese Saab, mira a migliorare l'interoperabilità nel dominio sottomarino, un'area di crescente importanza strategica. Il dibattito sui finanziamenti per le capacità militari europee e gli "stratagemmi contabili" per raggiungere il 2% del PIL alla difesa, soprattutto in relazione alle richieste di Trump, evidenziano le sfide interne all'Alleanza. La Francia sta investendo nello sviluppo di fregate di nuova generazione, rafforzando la sua autonomia strategica. Il caso di un "Red State" (stati contrari alla politica centrale) negli USA che dissente dalle politiche energetiche federali riflette le complessità interne legate alla transizione energetica, mentre la Federal Reserve ha raggiunto un consenso sul taglio dei rischi finanziari in un contesto di incertezza economica globale. Teatro operativo Australe-Antartico. Nel Teatro Australe-Antartico, l'America Latina è influenzata da eventi come il raid militare statunitense nell’area caraibica a nord del Venezuela, che ha avuto un impatto sulle comunità di pescatori locali e ha generato tensioni sociali. Il narcotraffico nel Mar dei Caraibi sta cambiando rotta per eludere il blocco USA, creando nuove sfide alla sicurezza regionale. Il Guatemala denuncia incursioni del Belize sull'isola contesa di Sarstoun Arevalo, mantenendo alta la tensione diplomatica. In Africa meridionale, la Repubblica Democratica del Congo è ancora afflitta da conflitti nelle miniere, con violenze e sfruttamento che avvengono sotto una limitata attenzione internazionale. L'Australia, con la fregata HMAS Brisbane che ha ricevuto manutenzione in Giappone, dimostra come sia in atto una sempre più forte cooperazione militare nell'Indo-Pacifico. Indopacifico. L'esercitazione trilaterale "Freedom Edge 25" tra Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud, conclusasi al largo dell'isola di Jeju, ha rafforzato l'interoperabilità all’interno delle marine dei tre stati per contrastare le minacce nucleari e missilistiche della Corea del Nord, suscitando la dura reazione di Pyongyang. La manutenzione della nave australiana HMAS Brisbane in Giappone evidenzia la crescente cooperazione militare bilaterale. Gli Stati Uniti, con l'Esercito, la Marina e i Marine Corps, stanno intensificando la preparazione per operazioni congiunte multidominio nell'Indo-Pacifico per affrontare le sfide crescenti alla Cina. Il programma DDG(X) della Marina USA per i cacciatorpediniere di nuova generazione è una risposta all'evoluzione delle minacce aeree e missilistiche e al bisogno di mantenere una forza navale moderna. La Cina, come menzionato, è vista come una potenza che mira a consolidare la sua influenza globale evitando isolamento e contenimento. Il Vietnam sta emergendo come attore strategico rilevante, bilanciando le pressioni cinesi e rafforzando le relazioni con potenze come gli Stati Uniti. Le tensioni tra USA e Cina sul caso TikTok riflettono la competizione strategica tecnologica e la centralità dei dati. Conseguenze geopolitiche L'incidente aereo nel Baltico e le esercitazioni congiunte nell'Indopacifico evidenziano una corsa agli armamenti e una militarizzazione crescente in punti nevralgici. Il patto di difesa tra Arabia Saudita e Pakistan altera gli equilibri nel Medio Oriente e nell'Asia meridionale, creando nuove alleanze e sfidando l'influenza di attori consolidati. La sospensione dell'accordo UE-Israele e le discussioni sul possibile collasso dell'Iran mostrano come le crisi regionali abbiano un impatto diretto sulle relazioni internazionali e sulle dinamiche di potere globali. L'emergere di nuovi attori strategici come il Vietnam e l'uso innovativo di droni da parte dell'Azerbaigian testimoniano una decentralizzazione del potere militare e un cambio nelle tattiche belliche. La persistenza di conflitti irrisolti, come in Libia e nel Caucaso, contribuisce a un quadro di instabilità cronica, richiedendo un approccio multilaterale più incisivo e coordinato da parte della comunità internazionale. Conseguenze strategiche Le esercitazioni "Freedom Edge 25" e i programmi di sviluppo navale come il DDG(X) americano e le fregate di nuova generazione francesi mostrano un impegno verso la modernizzazione delle flotte e la proiezione di potenza. L'aumento degli incidenti marittimi e la crescente complessità della gestione degli incendi a bordo delle navi, anche a causa dei veicoli elettrici, impongono nuove sfide alla sicurezza navale e alla logistica militare. Il progetto NATO per l'interoperabilità nel dominio sottomarino, guidato da Saab, riflette l'importanza strategica dei fondali marini. La corsa agli armamenti ipersonici tra Russia, Cina e Stati Uniti rappresenta una rivoluzione tecnologica che modifica gli equilibri di deterrenza e aumenta il rischio di escalation. L'integrazione tra esercito, marina e marine statunitensi nell'Indo-Pacifico è una risposta alla necessità di capacità multidominio per affrontare minacce ibride, inclusi attacchi informatici e guerra elettronica. La riflessione sui rischi dell'IA per l'US Air Force evidenzia la necessità di bilanciare innovazione tecnologica e controllo dei rischi per evitare errori critici in scenari complessi. Conseguenze economiche, tecnologiche, finanziarie ed energetiche L'instabilità geopolitica genera volatilità sui mercati e tensioni valutarie, come analizzato dall'ISPI riguardo alla "confusione geopolitica globale" e l'instabilità sistemica della moneta. Le sanzioni contro l'Iran e il meccanismo di "snapback" hanno un impatto diretto sull'economia iraniana e sulla stabilità energetica globale. Il progetto del Canale di Panama per un gasdotto alternativo alla via d'acqua colpita dalla siccità è una risposta innovativa ai cambiamenti climatici e ai rischi sulle catene di approvvigionamento globali, con implicazioni per il commercio internazionale. La crescente dipendenza dalle tecnologie avanzate, come l'IA e i droni, apre nuove opportunità ma anche nuove vulnerabilità, come evidenziato dal rapporto sui "mercenari cibernetici" e i potenziali rischi dell'IA per l'US Air Force. La competizione tecnologica tra USA e Cina, simbolizzata dalla disputa su TikTok e dal ritorno di Jack Ma nel settore dell'IA cinese, modella il futuro dell'economia digitale e della sicurezza nazionale. Le sfide energetiche in Ucraina e il dibattito sulle politiche energetiche federali negli USA (il "Red State" che dissente) sottolineano la complessità della transizione verso le energie rinnovabili e la sicurezza degli approvvigionamenti. L'acquisizione della Naval Vessels Lürssen da parte di Rheinmetall mostra un consolidamento nel settore della difesa e investimenti significativi nell'industria bellica. Conseguenze marittime L'aumento record degli incidenti marittimi nel 2025, inclusi incendi su navi cargo che trasportano veicoli elettrici, solleva preoccupazioni sulla sicurezza e richiede protocolli specifici per la gestione di questi rischi. La sospensione da parte di Matson del trasporto di auto elettriche via mare è un segnale di questa problematica. L'esercitazione trilaterale "Freedom Edge 25" e la manutenzione dell'HMAS Brisbane in Giappone rafforzano la cooperazione e l'interoperabilità navale nell'Indopacifico, cruciale per mantenere stabilità in una regione di tensioni crescenti. Il programma DDG(X) della US Navy per i cacciatorpediniere di nuova generazione e lo sviluppo di fregate francesi avanzate indicano un investimento significativo nella modernizzazione delle flotte da guerra per affrontare minacce aeree e missilistiche. L’incrociatore russo Ammiraglio Nakhimov che completa le prove in mare evidenzia le ambizioni navali della Russia, mentre il progetto NATO sull'interoperabilità sottomarina riconosce la crescente importanza strategica del dominio subacqueo. L'intervento militare USA vicino al Venezuela ha limitato la navigazione e la pesca, sottolineando l'impatto delle operazioni militari sulle attività marittime civili. Conseguenze per l’Italia La partecipazione di F-35 italiani all'intercettazione dei jet russi nello spazio aereo estone sottolinea l'impegno dell'Italia all'interno della NATO e il suo ruolo attivo nella sicurezza europea. La vendita del sistema di difesa aerea SAMP/T italo-francese alla Danimarca è un successo per l'industria della difesa italiana e un segnale di rafforzamento della cooperazione europea nel settore, inviando un messaggio a Germania e USA riguardo all'autonomia strategica. L'Italia, in quanto parte dell'UE, è direttamente coinvolta nella sospensione dell'accordo bilaterale con Israele, una decisione che riflette una posizione politica significativa sulla crisi di Gaza e i diritti umani. La sua posizione nel Mediterraneo la rende particolarmente sensibile alle tensioni in Libia e alla gestione dei flussi migratori. L'attenzione ai rischi marittimi e alla sicurezza navale è cruciale per un paese con estese coste e importanti interessi commerciali marittimi. Le sfide economiche e finanziarie globali, insieme alle tensioni geopolitiche, influenzano direttamente l'economia italiana e le politiche monetarie europee, richiedendo un coordinamento costante con gli altri membri dell'UE. Conclusioni Il 19 settembre 2025 ha cristallizzato un panorama geopolitico di profonda complessità e incertezza. Dalle crescenti tensioni militari nel Mar Baltico e nell'Indo-Pacifico, alla fragilità degli accordi di sicurezza in Libia e alla persistente crisi umanitaria a Gaza, il mondo si trova a navigare tra rivalità di potenza, innovazioni tecnologiche e sfide ambientali. La militarizzazione degli spazi strategici, l'aumento delle operazioni ibride e la corsa agli armamenti avanzati, come quelli ipersonici, richiedono un'attenzione costante e un ripensamento delle strategie di sicurezza globale. La cooperazione multilaterale, sebbene messa a dura prova dalla polarizzazione, resta l'unico strumento efficace per affrontare problemi transnazionali come il narcotraffico, le crisi migratorie e la sicurezza informatica. In questo contesto, è fondamentale che i decisori politici adottino un approccio proattivo. La modernizzazione delle capacità di difesa deve andare di pari passo con lo sviluppo di protocolli per la gestione dei rischi tecnologici, come quelli legati all'intelligenza artificiale e ai veicoli elettrici nel trasporto marittimo. L'Italia, in particolare, dovrebbe continuare a rafforzare il suo ruolo nella NATO e nell'UE, promuovendo soluzioni diplomatiche e cooperazione industriale per garantire la propria sicurezza e contribuire alla stabilità regionale. I temi che avranno ulteriori sviluppi e novità nei giorni successivi sono senza dubbio la situazione in Libia, dove la fragilità dell'accordo di sicurezza a Tripoli suggerisce il rischio di nuove frizioni. La crisi a Gaza e le sue ripercussioni diplomatiche, inclusa la posizione dell'UE, rimarranno sotto i riflettori, così come le dinamiche interne all'Iran e le discussioni sul suo programma nucleare. Le tensioni nel Mar Baltico, illustrate dall'incidente aereo, richiederanno un monitoraggio costante, mentre la competizione tecnologica sull'IA tra USA e Cina continuerà a evolversi rapidamente. Infine, l'adattamento delle rotte del narcotraffico nel Mar dei Caraibi e le dispute territoriali in America Latina rappresenteranno sfide persistenti per la sicurezza regionale. Riferimenti Questa sintesi è stata elaborata sulla base degli articoli provenienti da diverse fonti di analisi geopolitica e strategica, tra cui: Center for Maritime Strategy, CIMSEC, Reuters, ShipMag, Navy Lookout, National Interest, Seapower Magazine, CSIS, RUSI, War on the Rocks, IISS, Responsible Statecraft, Foreign Affairs, Formiche.net, Il Sussidiario, Start Magazine, InsideOver, Notizie Geopolitiche, IARI, Dissipatio, Analisi Difesa, Jamestown Foundation, Atlantic Council, RAND Corporation. La data di riferimento per gli eventi è il 9 settembre 2025. Per approfondimenti ulteriori consultate i siti o i social del CESMAR:
I contributi sono diretta responsabilità della redazione di OHiMAG e ne rispecchiano le idee. La riproduzione, totale o parziale, è autorizzata a condizione di citare la fonte. La strutturazione e l'interpretazione dei dati sono frutto di un processo di sintesi volto a creare un quadro analitico coerente e organico. La sintesi non rappresenta un'analisi originale, ma una riorganizzazione strutturata delle informazioni raccolte e scelte basata sulla expertise dei nostri studiosi che ne hanno poi estrapolato le conseguenze nei campi geopolitico, strategico, marittimo e legato all’Italia. Introduzione
Le dinamiche emerse nella giornata di ieri spaziano da nuove alleanze militari a proteste giovanili, da innovazioni legislative sull'IA a manovre navali strategiche, delineando un quadro complesso e in costante mutamento. Evento clou L'evento clou della giornata è stata la firma di un patto di difesa reciproca tra l'Arabia Saudita e il Pakistan, una potenza nucleare. Questo accordo, giunto dopo anni di negoziati e non comunicato preventivamente a Washington, segna un'importante ridefinizione degli equilibri di sicurezza nel Golfo e un segnale di crescente scetticismo da parte degli Stati del Golfo riguardo all'affidabilità della protezione statunitense. L'intesa, che potenzialmente potrebbe estendere un "ombrello nucleare" pakistano a Riyadh, è un elemento di destabilizzazione regionale, osservato con particolare preoccupazione dall'India, e testimonia la ricerca di nuove autonomie strategiche in un Medio Oriente sempre più multipolare. Sintesi dei fatti avvenuti il 18 settembre Mediterraneo Allargato. In quest'area strategica, l'evento più rilevante è il patto di difesa tra Arabia Saudita e Pakistan, che altera gli equilibri di potere e sicurezza. L'India osserva con apprensione, percependo l'accordo come un deterrente indiretto e una sfida geopolitica. Nel Vicino Oriente, gli Stati Uniti sono invitati alla prudenza nei confronti dei cambiamenti di posizione di Al Sharaa, mentre il Libano rischia la sopravvivenza statale a causa dell'influenza di Hezbollah. In Siria, la regione di Suweida è un banco di prova per le dinamiche post-Assad e il ritorno dello Stato Islamico preoccupa. L'UE, nel frattempo, accelera il divieto di importazione di GNL russo, mirando a ridurre la dipendenza energetica. L'Italia, in questo contesto, ha guidato splendidamente per due anni Euromarfor, rafforzando la cooperazione nel Mediterraneo, grazie alla leadership dell’ammiraglio De Carolis. Un dibattito acceso riguarda le possibili sanzioni europee contro Israele, con pro e contro che bilanciano diritti umani e stabilità regionale. L'eredità dell'Impero Ottomano continua a modellare le tensioni e le alleanze attuali. Heartland Euro-Asiatico. La cooperazione militare tra Russia e Cina si intensifica, con le loro navi da guerra che operano vicino alle acque territoriali giapponesi, segno di una crescente partnership strategica. L'alleanza è mossa da interessi comuni nel porsi come alternativa all'egemonia occidentale e ha implicazioni significative sulle crisi di Taiwan e Ucraina. La Cina, in un'escalation dello scontro tecnologico con gli USA, ha bloccato l'acquisto di chip per IA da Nvidia, accelerando lo sviluppo autonomo di semiconduttori. In Nepal, una "rivoluzione della Gen Z" causata da stagnazione economica e divieto dei social media ha portato alle dimissioni del primo ministro, con implicazioni sull'influenza cinese e indiana. I raid ucraini con droni sulle raffinerie russe stanno causando danni rilevanti, indicando un cambiamento tattico nel conflitto. Teatro operativo Boreale-Artico. Il Passaggio a Nord-Ovest è stato scenario dell'incaglio del cargo MV Thamesborg, un incidente che evidenzia le complessità della navigazione artica e i rischi ambientali. Gli Stati Uniti continuano la loro strategia di rinnovamento della flotta navale, annunciando la messa in disarmo di unità obsolete per il 2026. L'UE accelera il divieto di importazione di GNL russo, decisione che avrà impatti sui mercati globali e sulla sicurezza energetica europea. La Germania sta pianificando forze di rapido intervento per i Paesi baltici contro la Russia. La Polonia e la Bielorussia, nonostante le tensioni politiche, condividono informazioni militari per gestire rischi comuni. La Polonia, con il programma missilistico Wyryki Wola, rischia di esacerbare le tensioni regionali, mentre inaugura una nuova era nucleare con i primi reattori modulari europei, mirando a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Tre arresti nel Regno Unito per presunto spionaggio a favore della Russia sottolineano l'intensificarsi delle attività di intelligence. Il Giappone, per la prima volta, schiera jet da combattimento in basi NATO, rafforzando la cooperazione transatlantica. Teatro operativo Australe-Antartico. Nel continente latinoamericano, gli Stati Uniti hanno "decertificato" la Colombia per il contrasto al narcotraffico, pur mantenendo indispensabile la cooperazione. L'Argentina valuta la privatizzazione parziale del nucleare per esigenze fiscali e strategiche. In Africa occidentale, l'eredità delle politiche Trump in Mali e Niger è oggetto di un bilancio critico, con un invito a un approccio più equilibrato. Il progetto Suncable, un'iniziativa infrastrutturale per energia rinnovabile e telecomunicazioni nell'Oceano Indiano il cui progetto principale (Australia-Asia powerlink) prevede la creazione della più grande centrale solare e della più grande batteria al mondo nell'entroterra australiano. Questo progetto fornirà energia pulita 24/7 all'Australia e a Singapore tramite un cavo sottomarino di 4.300 km, la cui efficacia dipende dalla cooperazione e dalla sicurezza delle rotte marittime, minacciate da dispute territoriali e pirateria. Il Giappone rafforza la propria presenza militare nel Pacifico Meridionale inviando navi da guerra a Wellington, Nuova Zelanda, segnando una nuova fase di cooperazione contro l'aggressività cinese. Indopacifico. Una nuova ondata di proteste giovanili ("Gen Z") sta scuotendo Indonesia e Timor-Est, alimentate da corruzione e difficoltà economiche, con ripercussioni sulla politica estera regionale e la capacità di azione collettiva. La Cina e la Russia intensificano le operazioni navali congiunte vicino al Giappone, mentre manovre militari USA-Giappone si focalizzano sulle capacità anti-nave. Questa attività accresce le tensioni strategiche. L'alleanza USA-Corea del Sud necessita di una nuova visione strategica per affrontare minacce regionali e globali, inclusa l'influenza cinese. HD Hyundai Heavy Industries, la più grande azienda cantieristica mondiale, è in trattative per acquisire un cantiere navale negli Stati Uniti, in linea con il programma "Make American Shipbuilding Great Again" e le ambizioni di espansione per la produzione di navi da guerra. L'Università di Shanghai sviluppa mezzi navali senza equipaggio per supportare le ambizioni marittime cinesi nel Pacifico. I noli marittimi tra Asia ed Europa sono in forte calo, con il rischio di una guerra tariffaria e impatti sul mercato mediterraneo. Conseguenze geopolitiche La firma del patto di difesa tra Arabia Saudita e Pakistan è un chiaro segnale di un Medio Oriente che cerca nuove autonomie strategiche, con una crescente distanza dagli Stati Uniti e una potenziale ricomposizione degli equilibri di potere nel mondo islamico. Questo accordo spinge l'India a riconsiderare le proprie alleanze e strategie nella regione. L'intensificazione della cooperazione militare russo-cinese nell'Indopacifico, con l'aumento delle operazioni navali congiunte vicino al Giappone, consolida un blocco eurasiatico che si pone apertamente come alternativa all'egemonia occidentale e le alleanze tradizionali come quella tra USA e Giappone. La "rivoluzione della Gen Z" in diverse nazioni del Sud e Sud-Est asiatico indica una crescente instabilità interna che può indebolire la posizione negoziale di questi paesi di fronte a superpotenze come Stati Uniti e Cina, alterando le dinamiche regionali. La proposta polacca di una no-fly zone NATO sull'Ucraina evidenzia le persistenti tensioni in Europa orientale e la ricerca di risposte più assertive contro la Russia, sebbene con rischi di escalation. Il dispiegamento di jet giapponesi in basi NATO segna un'espansione della cooperazione militare internazionale, sottolineando il legame tra sicurezza transatlantica e Indopacifico. Infine, le politiche americane di "decertificazione" della Colombia (a causa degli scarsi risultati colombiani nella lotta al narcotraffico) e la valutazione argentina sulla privatizzazione nucleare mostrano le pressioni e le complesse dinamiche nelle relazioni USA-America Latina. Conseguenze strategiche Il patto Arabia Saudita-Pakistan, con la possibilità di un "ombrello nucleare" pakistano, innesca una corsa agli armamenti e una ridefinizione delle alleanze nel Golfo Persico, potenzialmente destabilizzando l'intera regione e costringendo attori come Israele e l'Iran a riconsiderare le proprie posture difensive. L'aumento delle operazioni navali russo-cinesi nel Pacifico occidentale, insieme alle esercitazioni congiunte, è un chiaro segnale di proiezione di potenza e sfida alla libertà di navigazione, spingendo il Giappone e gli Stati Uniti a rafforzare le proprie capacità anti-nave e l'interoperabilità. La decisione dell'Italia di approvare una legge completa sull'IA, con investimenti significativi, posiziona il paese all'avanguardia nella gestione etica e sicura di questa tecnologia strategica, con potenziali ripercussioni sulla difesa e la sicurezza informatica a livello europeo. La discussione sulla no-fly zone NATO sull'Ucraina, sebbene complessa, riflette un dibattito strategico fondamentale sulla deterrenza e la risposta all'aggressione russa, evidenziando la necessità di bilanciare protezione e rischi di escalation. La messa in disarmo di unità della US Navy per l'anno fiscale 2026 e la trattativa di HD Hyundai Heavy Industries per acquisire un cantiere navale statunitense sottolineano la continua modernizzazione delle flotte e la riorganizzazione dell'industria navale globale in funzione delle sfide future. La crescente importanza dei droni Sentinel nell'aeronautica USA e lo sviluppo di vascelli cinesi senza equipaggio evidenziano la rapida evoluzione della guerra automatizzata e l'integrazione dell'IA nei sistemi d'arma. Conseguenze economiche, tecnologiche, finanziarie ed energetiche Il calo dei noli marittimi tra Asia ed Europa occidentale, causato da congestionamenti portuali, diminuzione della domanda e incertezza per una possibile guerra tariffaria, minaccia una nuova crisi del commercio globale, con particolare impatto sul mercato mediterraneo. La decisione della Cina di bloccare l'acquisto di chip AI da Nvidia segna un'escalation nella "guerra dei chip" con gli Stati Uniti, costringendo i produttori globali a rivedere le catene di approvvigionamento e accelerando gli investimenti cinesi nell'autosufficienza tecnologica. L'accelerazione del divieto UE all'importazione di GNL russo avrà un impatto significativo sui mercati energetici globali, spingendo l'Europa verso fonti più sostenibili e rafforzando la sicurezza energetica, ma con possibili rincari e difficoltà di approvvigionamento a breve termine. La legge italiana sull'IA, con un finanziamento di 1 miliardo di euro, non solo impone un quadro etico, ma stimola anche l'innovazione e gli investimenti nel settore, posizionando l'Italia come un player significativo nel panorama tecnologico europeo. Il piano della Germania di riforme economiche, con tagli a pensioni e sussidi per disoccupati, indica una strategia di austerità per rilanciare la crescita e la competitività, ma con possibili tensioni sociali. La decisione della Federal Reserve di tagliare i tassi d'interesse segnala una gestione dei rischi e una potenziale tolleranza di inflazione, con implicazioni sui mercati finanziari globali e un possibile sostegno alle politiche economiche di Trump. Il progetto Suncable nell'Oceano Indiano, con i suoi ingenti investimenti, evidenzia l'importanza delle infrastrutture energetiche e di telecomunicazione per la connettività regionale e la sicurezza marittima. L'industria cantieristica navale sta vivendo una profonda trasformazione digitale grazie all'IA, gemelli digitali e realtà estesa, migliorando precisione, snellezza e collaborazione internazionale. Conseguenze marittime L'incaglio del cargo Thamesborg nel Passaggio a Nord-Ovest (da ormai 10 giorni) evidenzia i rischi crescenti della navigazione artica, sia per la sicurezza che per l'ambiente, mentre l'apertura di nuove rotte marittime dettata dal cambiamento climatico diventa una questione geopolitica. L'aumento delle operazioni di navi militari russe e cinesi vicino al Giappone e il passaggio attraverso lo stretto di Miyako sono un chiaro segnale della crescente cooperazione militare tra Mosca e Pechino, con l'obiettivo di sfidare l'influenza occidentale nell'Indopacifico e testare le capacità di difesa del Giappone. Questa dinamica si inserisce nel contesto di manovre militari USA-Giappone focalizzate sulle capacità anti-nave, mostrando una regione in cui la deterrenza marittima è cruciale. La pianificazione della messa in disarmo di unità navali della US Navy per l'anno fiscale 2026 riflette una strategia di rinnovamento della flotta mirata a mantenere capacità operative moderne e adatte alle sfide future. La trattativa di HD Hyundai Heavy Industries per acquisire un cantiere navale negli Stati Uniti ha un impatto significativo sull'industria navale americana, rafforzando la capacità di produzione di navi da guerra e consolidando la presenza coreana nel mercato strategico USA. Il progetto Suncable e la conseguente necessità di sicurezza marittima per le sue infrastrutture sottomarine tra Australia e Singapore sottolineano l'importanza cruciale della protezione delle rotte e dei cavi di comunicazione in un contesto di crescente competizione geopolitica. Infine, lo sviluppo di unità navali senza equipaggio da parte dell'Università di Shanghai dimostra l'avanzamento tecnologico cinese nel supporto alle ambizioni marittime, introducendo nuovi paradigmi per il monitoraggio e la proiezione di potere. Conseguenze per l’Italia L'approvazione della prima legge completa sull'IA a livello europeo, con un investimento di 1 miliardo di euro, posiziona l'Italia all'avanguardia nella regolamentazione e nello sviluppo etico dell'intelligenza artificiale. Questo può generare un vantaggio competitivo nel settore tecnologico, attrarre investimenti e promuovere l'innovazione, soprattutto in ambiti cruciali come la sicurezza informatica. La leadership italiana per due anni nell'Euromarfor nel Mediterraneo ha consolidato il ruolo del paese come attore chiave per la stabilità e la sicurezza marittima nella regione, essenziale per la gestione dei flussi migratori e la cooperazione militare con i partner europei. La Marina Militare e il Comando della Flotta, guidato dall’ammiraglio Aurelio De Carolis, hanno guadagnato rispetto e stima da parte di tutte le Marine coinvolte. Il calo dei noli marittimi tra Asia ed Europa occidentale, con una particolare flessione del mercato mediterraneo, pone l'Italia, nazione fortemente dipendente dal commercio marittimo, di fronte a potenziali difficoltà economiche e alla necessità di riadeguare le proprie strategie logistiche e portuali. Le discussioni sulle sanzioni europee a Israele e la proposta di una no-fly zone NATO sull'Ucraina richiederanno all'Italia un posizionamento diplomatico delicato, bilanciando gli interessi di sicurezza e stabilità regionale con le pressioni interne ed esterne. Infine, il discorso di Mario Draghi sulla necessità di riforme strutturali e sostenibilità a livello globale rafforza la visione italiana di un'economia resiliente e integrata, in linea con gli obiettivi europei e la necessità di affrontare le crisi finanziarie e climatiche. Conclusioni Il 18 settembre 2025 si è rivelato un crocevia di tendenze geopolitiche convergenti, con una chiara evidenza di un mondo sempre più multipolare e interconnesso, dove la tecnologia, l'energia e la sicurezza marittima sono i campi di battaglia privilegiati. L'emergere di nuove alleanze, come il patto Arabia Saudita-Pakistan, la crescente assertività del blocco russo-cinese e le rivolte giovanili in Asia, dimostrano una profonda ricalibrazione degli equilibri di potere e una diffusa insoddisfazione verso le strutture esistenti. La digitalizzazione, in particolare l'intelligenza artificiale, si conferma un fattore trasformativo cruciale, sia per l'innovazione industriale e la difesa, sia come strumento di potenziale controllo e competizione strategica. Per il futuro, è fondamentale monitorare con attenzione alcuni temi che promettono ulteriori sviluppi. La dinamica del patto Arabia Saudita-Pakistan e la reazione dell'India saranno cruciali per la stabilità del Medio Oriente e dell'Asia meridionale. Le tensioni crescenti nell'Indopacifico, con l'aumento delle manovre navali e la "guerra dei chip" tra USA e Cina, delineeranno il futuro della competizione globale e delle catene di approvvigionamento tecnologiche. Le proteste della "Gen Z" in Asia e altrove potrebbero evolvere in movimenti politici più strutturati, con significative implicazioni sulla governance e la stabilità regionale. Infine, le politiche energetiche europee, in particolare il divieto al GNL russo e l'adozione di nuove tecnologie nucleari, avranno un impatto duraturo sulla sicurezza energetica del continente e sui mercati globali. Sarebbe opportuno che gli attori politici e agli analisti adottassero un approccio proattivo e multidimensionale, investendo in diplomazia, innovazione tecnologica e rafforzamento delle alleanze. Per l'Italia, in particolare, la leadership nell'IA e nel Mediterraneo rappresenta un fattore di potenza da consolidare, bilanciando la sicurezza nazionale con la promozione di un ordine internazionale più equo e sostenibile. La comprensione delle interdipendenze globali e la capacità di anticipare le conseguenze di queste dinamiche saranno essenziali per navigare in un panorama geopolitico sempre più complesso e volatile. Riferimenti Questa sintesi è stata elaborata sulla base degli articoli provenienti da diverse fonti di analisi geopolitica e strategica, tra cui: Center for Maritime Strategy, CIMSEC, Reuters, ShipMag, Navy Lookout, National Interest, Seapower Magazine, CSIS, RUSI, War on the Rocks, IISS, Responsible Statecraft, Foreign Affairs, Formiche.net, Il Sussidiario, Start Magazine, InsideOver, Notizie Geopolitiche, IARI, Dissipatio, Analisi Difesa, Jamestown Foundation, Atlantic Council, RAND Corporation. La data di riferimento per gli eventi è il 9 settembre 2025. Per approfondimenti ulteriori consultate i siti o i social del CESMAR:
I contributi sono diretta responsabilità della redazione di OHiMAG e ne rispecchiano le idee. La riproduzione, totale o parziale, è autorizzata a condizione di citare la fonte. La strutturazione e l'interpretazione dei dati sono frutto di un processo di sintesi volto a creare un quadro analitico coerente e organico. La sintesi non rappresenta un'analisi originale, ma una riorganizzazione strutturata delle informazioni raccolte e scelte basata sulla expertise dei nostri studiosi che ne hanno poi estrapolato le conseguenze nei campi geopolitico, strategico, marittimo e legato all’Italia. Questa analisi è stata preparata in collaborazione con cesmar.it Introduzione
Il 17 settembre 2025 è stato un giorno di intensa attività geopolitica, con eventi significativi che hanno modellato gli scenari globali. Dalle tensioni nel Mar Cinese Meridionale alle decisioni economiche negli Stati Uniti, passando per le dinamiche politiche in Brasile e nel Medio Oriente, il panorama internazionale si è mostrato complesso e interconnesso, delineando un futuro incerto ma ricco di possibili sviluppi. Evento clou L'evento clou della giornata è stata senza dubbio la condanna dell'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro a 27 anni di carcere per cospirazione contro la democrazia e complotto per assassinare rivali. Questa sentenza storica, pur non risolvendo le profonde divisioni politiche del Brasile, ha riaffermato lo stato di diritto e ha rafforzato la posizione del presidente Lula. La reazione del suo alleato Donald Trump, che ha definito il processo una "caccia alle streghe" e ha imposto sanzioni al Brasile, ha ulteriormente evidenziato la polarizzazione politica globale, ma ha anche inaspettatamente aumentato la popolarità di Lula. La figura di Bolsonaro, sebbene incarcerata, rimane centrale per l'opposizione, che lo vede come un "kingmaker" per le elezioni del 2026, con l'obiettivo di eleggere un successore che possa garantirgli un indulto presidenziale, anche se la Corte Suprema ha dichiarato incostituzionali tali atti per crimini contro la democrazia. Sintesi dei fatti avvenuti il 17 settembre Mediterraneo Allargato. La Grecia ha rafforzato la sua marina con l'acquisizione di una quarta fregata FDI, un chiaro segnale di risposta alle crescenti preoccupazioni di sicurezza nell'area orientale. L'Europa, intanto, si interroga sull'efficacia delle sanzioni imposte a Israele, considerate da molti "troppo poco e troppo tardi" per influenzare il conflitto a Gaza. Proprio il conflitto israelo-palestinese ha visto l'avvio dell'invasione di Gaza da parte delle forze israeliane, in una data simbolica che ha riacceso il dibattito internazionale e le accuse di genocidio da parte di un rapporto ONU. In questo contesto, il Qatar è diventato un epicentro di coordinamento per vari stati e gruppi arabi e islamici che mirano a organizzare una "resistenza" contro Israele, evidenziando la complessità del conflitto e il ruolo di Doha come mediatore e facilitatore di alleanze anti-israeliane. La Spagna, pur mantenendo legami strategici con Tel Aviv, ha mostrato una crescente sensibilità verso i diritti palestinesi, cercando un equilibrio diplomatico. Preoccupazione per l'Italia è l'allarme dei servizi di intelligence riguardo a un piano per espellere membri di Hamas in Tunisia, con il rischio di formazione di una rete terroristica in Europa. L'Iran, nel frattempo, cerca di rafforzare la sua posizione geopolitica stringendo legami strategici con la Cina, sfruttando accordi di cooperazione e investimenti non-occidentali, un percorso che presenta rischi di dipendenza economica e politica e che l'Europa teme possa condurre a nuove guerre se le eventuali ulteriori sanzioni saranno percepite come un allineamento eccessivo con Israele da parte occidentale. L'omicidio di Kirk, con i suoi messaggi ambigui e le accuse contro Israele, ha gettato ulteriori ombre sulle dinamiche di sicurezza e diritti umani nella regione. La Turchia, infine, continua a emergere come una potenza significativa nel settore della difesa, con un'industria in forte crescita che produce droni, missili e veicoli blindati, rafforzando la sua influenza geopolitica nel Medio Oriente e nel Mediterraneo. Heartland Euro-Asiatico. Nell'Heartland Euro-Asiatico, la Russia ha tenuto esercitazioni militari congiunte "Zapad-2025" con la Bielorussia e altri alleati come Iran, India, Bangladesh, Burkina Faso, Congo e Mali. Queste manovre, che hanno incluso la simulazione dell'uso di armi nucleari tattiche e missili balistici ipersonici "Oreshnik", sono state interpretate come una chiara esibizione di forza alle porte della NATO. Il Ministero della Difesa britannico ha rivelato che la strategia russa in Ucraina si è focalizzata su guadagni territoriali limitati e consolidamento delle posizioni, trasformando il conflitto in una guerra di attrito in attesa che siano prese decisioni di natura politica. Il rallentamento dell'avanzata russa è attribuito a problemi logistici, alla robusta resistenza ucraina e alla necessità di ristrutturare la strategia militare. L'Ucraina, d'altra parte, ha dimostrato una crescente capacità di guerra asimmetrica, conducendo attacchi innovativi con droni FPV contro basi militari russe a migliaia di chilometri dal confine, causando danni significativi. La Cina ha vietato l'acquisto dei chip AI RTX Pro 6000D di Nvidia, un segnale della sua crescente fiducia nei produttori domestici e una mossa strategica in vista di colloqui con gli Stati Uniti. Pechino, inoltre, sta esplorando l'idea di costruire velivoli ipersonici che possano operare anche nello spazio (Progetto Nantianmen) un concetto più teorico che operativo ma che riflette la sua spinta verso l'innovazione tecnologica per la proiezione di potenza. La Fujian, la terza portaerei cinese, dotata di catapulte elettromagnetiche EMALS, è prossima all'entrata in servizio, rafforzando ulteriormente le capacità navali cinesi nell'Indo-Pacifico. In Asia Centrale, l'importanza delle ferrovie è stata ribadita da ingenti investimenti volti a superare le limitazioni geografiche e a facilitare il commercio transnazionale, integrando la regione nelle rotte economiche globali, anche nell'ambito della Belt and Road Initiative cinese. Il Belucistan, al confine tra Pakistan, Iran e Afghanistan, sta emergendo come la nuova capitale mondiale dell'oppio, con crescenti rischi per la sicurezza e la stabilità internazionale. Teatro Operativo Boreale-Artico. Nel Teatro Operativo Boreale-Artico, la Svezia ha annunciato l'intenzione di aumentare le spese militari al 2,8% del PIL nel 2026, in risposta all'instabilità europea e al suo recente ingresso nella NATO. Questa decisione riflette una strategia di rafforzamento delle capacità difensive e di deterrenza, in particolare contro possibili rischi di aggressione. Il Giappone ha inviato per la prima volta otto velivoli, inclusi quattro caccia F-15, in basi NATO in Nord America ed Europa, rafforzando i legami militari e la cooperazione strategica con l'alleanza atlantica nell'operazione "Atlantic Eagles". Questo dispiegamento sottolinea l'impatto strategico della presenza giapponese al di fuori della regione Indo-Pacifico e la risposta comune alle minacce globali. La Polonia ha vissuto un momento di imbarazzo quando è stato confermato che il missile (e non un drone) che aveva causato danni a una abitazione al confine orientale era polacco e non russo, sollevando dubbi sulla gestione delle informazioni in un contesto di tensioni. La Russia, intanto, ha fatto progressi significativi nella creazione di una propria costellazione satellitare "Sfera", simile a Starlink, per garantire copertura internet globale e indipendenza dalle reti occidentali, un passo importante nell'autonomia tecnologica russa. Le esportazioni di petrolio russo hanno perso slancio dopo che le rotte nel Mar Baltico sono state colpite da azioni di interdizione e sanzioni, costringendo Mosca a cercare rotte alternative. Teatro Operativo Australe-Antartico. Nel Teatro Operativo Australe-Antartico, la condanna di Jair Bolsonaro in Brasile ha dominato la scena. Il Brasile rimane profondamente polarizzato, con il 51% che approva la condanna e il 43% che la considera persecuzione politica. Donald Trump ha imposto sanzioni al Brasile in solidarietà con Bolsonaro, ma questo ha inaspettatamente rafforzato la popolarità di Lula. La Russia sta consolidando la propria influenza in Africa attraverso una strategia multilivello che combina supporto militare (tramite il gruppo paramilitare Africa Corps, ex Wagner), alleanze politiche e accesso alle risorse naturali. Mosca propone anche collaborazioni tecnologiche ed energetiche, come la costruzione di centrali nucleari off-grid tramite Rosatom, sfidando la presenza occidentale e costruendo un modello di influenza duraturo. Il Sudafrica, intanto, ha ottenuto un prestito dall'African Development Bank (AfDB) per finanziare riforme volte a migliorare l'efficienza energetica, la logistica e lo sviluppo sostenibile, con un focus sulla green economy. L'orientamento ideologico e spesso anti-occidentale della politica estera sudafricana, tuttavia, ha comportato costi significativi in termini di relazioni diplomatiche e investimenti. Javier Milei in Argentina ha presentato una proposta di bilancio nazionale per il 2026 orientata alla riduzione della spesa pubblica e al rafforzamento della crescita economica, con l'obiettivo di stimolare l'iniziativa privata e attrarre investimenti esteri, sebbene esistano dubbi sulla tenuta sociale. UnitAS 2025, l'esercitazione navale annuale che coinvolge forze di vari paesi americani, è iniziata in Florida, mirando a migliorare la cooperazione e la sicurezza regionale. Gli attivisti ambientali in Amazzonia sono stati identificati come un fronte critico nella protezione non solo della foresta pluviale ma anche dei principi democratici nelle nazioni amazzoniche, lottando contro la corruzione e le violazioni dei diritti umani. L'Uganda ha visto l'inizio del processo "in absentia" di Joseph Kony, leader ribelle dell'Esercito di Resistenza del Signore (LRA), accusato di crimini di guerra e crimini contro l'umanità, un caso che potrebbe stabilire un precedente per altri imputati di alto profilo. Indopacifico. Nell'Indopacifico, le marine degli Stati Uniti e dell'Australia hanno condotto esercitazioni navali congiunte nel Mar Cinese Meridionale, rafforzando l'interoperabilità e la cooperazione militare in un'area strategica altamente contestata. Queste manovre mirano a garantire la libertà di navigazione e a contrastare le azioni coercitive della Cina nella regione. Il Giappone ha registrato una contrazione delle esportazioni per il quarto mese consecutivo, con una particolare caduta delle spedizioni verso gli Stati Uniti, riflettendo una domanda debole e un'incerta congiuntura economica globale. La Cina, come già menzionato, ha vietato l'acquisto dei chip AI RTX Pro 6000D di Nvidia, puntando a rafforzare la sua industria domestica e ha lanciato la Global Governance Initiative per promuovere un nuovo ordine internazionale più rappresentativo. L'assenza di un accordo commerciale strutturato tra Stati Uniti e India rischia di compromettere i legami economici e la cooperazione strategica cruciale in ambito militare e geopolitico, portando l'India a una maggiore autonomia e mettendo a rischio l'alleanza anti-Cina. L'Unione Europea e l'Indonesia hanno raggiunto un accordo commerciale che promette nuove opportunità di cooperazione economica, diversificando le relazioni commerciali europee e aumentando la presenza nel Sud-Est asiatico. Il Messico, infine, è stato costretto dagli USA ad aumentare i dazi su una vasta gamma di prodotti importati dalla Cina, una mossa che si inserisce nella strategia americana di contenimento delle esportazioni cinesi verso il Nord America. Conseguenze geopolitiche La condanna di Bolsonaro in Brasile non solo ha rafforzato lo stato di diritto ma ha anche accentuato la polarizzazione interna, con ripercussioni sull'intera regione latinoamericana, vista la vicinanza ideologica con Trump. Le sanzioni statunitensi al Brasile, seppur a favore di Bolsonaro, potrebbero spingere il paese sudamericano a cercare nuove alleanze, riducendo l'influenza statunitense. Nel Mediterraneo e Medio Oriente, la decisione di alcuni paesi occidentali di riconoscere lo stato palestinese segnala un cambiamento nell'opinione pubblica e un isolamento crescente per gli Stati Uniti, che rimangono l'unico membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell'ONU a non riconoscere la Palestina. Questo potrebbe portare a un ulteriore indebolimento del ruolo americano come mediatore di pace. L'Iran, consolidando i legami con la Cina, sfida le sanzioni occidentali e rafforza la sua posizione anti-occidentale, con implicazioni per la sicurezza regionale e gli equilibri di potere. L'espansione dell'influenza russa in Africa, attraverso supporti militari e accordi economici, rappresenta una sfida diretta agli interessi occidentali e una nuova frontiera della competizione globale, aumentando l'instabilità in regioni già fragili. Nel Mar Cinese Meridionale, le esercitazioni congiunte USA-Australia e l'incidente tra navi cinesi e filippine accentuano le tensioni e i rischi di escalation in un'area cruciale per il commercio globale. La Global Governance Initiative cinese, infine, mira a riformare l'ordine internazionale in chiave multipolare, mettendo in discussione l'egemonia occidentale e proponendo un nuovo modello di cooperazione globale. Conseguenze strategiche La condanna di Bolsonaro, pur essendo un fatto interno al Brasile, ha implicazioni strategiche per le alleanze regionali e globali, influenzando le dinamiche tra paesi con governi di diversa estrazione ideologica. La decisione della Grecia di acquisire nuove fregate FDI è un rafforzamento concreto delle capacità navali in un Mediterraneo orientale sempre più conteso, con un impatto sulla deterrenza e sulla sicurezza delle rotte marittime. L'invio di caccia F-15 giapponesi a basi NATO in Europa e Nord America, nell'ambito dell'operazione "Atlantic Eagles", rappresenta un'espansione della proiezione di potenza giapponese e un consolidamento delle alleanze militari globali in un quadro di sicurezza condiviso, con un messaggio strategico chiaro verso Russia e Cina. Le esercitazioni russo-bielorusse "Zapad-2025", con la simulazione dell'uso di armi nucleari tattiche e missili ipersonici, mostrano una chiara volontà di Mosca di dimostrare forza e deterrenza alle porte della NATO, aumentando le preoccupazioni per una possibile escalation. La strategia russa in Ucraina, focalizzata su guadagni territoriali limitati e consolidamento, suggerisce una trasformazione del conflitto in una guerra di attrito a lungo termine, che richiederà strategie di lungo termine anche da parte occidentale. L'Ucraina, con i suoi attacchi innovativi con droni contro basi russe, ha dimostrato un salto qualitativo nella guerra asimmetrica moderna, con implicazioni strategiche per la difesa e l'attacco in scenari futuri. La Cina, con il divieto dei chip Nvidia e lo sviluppo della propria industria AI, sta perseguendo l'autosufficienza tecnologica per ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti, un obiettivo strategico cruciale per la sua competitività globale. Il progetto cinese definito come " Nantianmen " e l'imminente entrata in servizio della Fujian indicano una chiara volontà di Pechino di rafforzare le sue capacità di proiezione di potenza aeronavale, con implicazioni per l'equilibrio di potere nell'Indo-Pacifico. La collaborazione USA-Australia nel Mar Cinese Meridionale, attraverso esercitazioni navali, mira a garantire la libertà di navigazione e a contrastare le azioni coercitive cinesi, ribadendo l'importanza strategica di questa regione. L'assenza di un accordo commerciale USA-India, infine, rischia di compromettere la cooperazione strategica in chiave anti-cinese, con Delhi che potrebbe orientarsi verso altre potenze. Conseguenze economiche, tecnologiche, finanziarie ed energetiche La condanna di Bolsonaro e le sanzioni statunitensi al Brasile, sebbene con un impatto incerto sul lungo periodo, introducono elementi di instabilità per gli investitori esteri e per i mercati finanziari brasiliani. Il taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense, il primo dell'anno, mira a stimolare la crescita economica in un contesto di raffreddamento del mercato del lavoro, ma solleva interrogativi sulla previsione di crescita e inflazione, specialmente a fronte dell'effetto dei dazi di Trump sui prezzi. La Cina, vietando l'acquisto dei chip AI di Nvidia, non solo promuove la sua industria domestica ma introduce una variabile nel mercato globale dei semiconduttori, influenzando le dinamiche commerciali e la catena di approvvigionamento tecnologica. Questo si lega alla più ampia sfida della Cina agli Stati Uniti nel campo della ricerca e sviluppo tecnologico, con il suo modello centralizzato e finanziato che offre vantaggi in velocità e scala, ma anche rischi di inefficienza e distorsioni di mercato. La rapida espansione dell'intelligenza artificiale sta mettendo sotto stress le infrastrutture esistenti della rete elettrica, evidenziando la necessità di investimenti massicci per modernizzare le reti, integrare energie rinnovabili e migliorare la gestione della domanda. ASML, l'azienda olandese leader nelle tecnologie per i semiconduttori, sta rafforzando l'autonomia tecnologica europea, riducendo la dipendenza dagli Stati Uniti e sfidando l'egemonia americana nel settore. Le esportazioni di petrolio russo hanno subito un calo significativo dopo che le rotte nel Mar Baltico sono state prese di mira, causando rallentamenti logistici e maggiori costi, con un impatto sui flussi energetici globali. Il Giappone, con un calo delle esportazioni per il quarto mese consecutivo, riflette una domanda debole e una congiuntura economica globale incerta, con possibili impatti sulla sua robustezza economica. L'accordo commerciale tra l'Unione Europea e l'Indonesia apre nuove opportunità di cooperazione economica, riducendo le tariffe doganali e promuovendo standard comuni, diversificando le relazioni commerciali europee. La collaborazione tra Stati Uniti e Regno Unito per regolamentare il settore delle criptovalute mira a stabilire standard internazionali condivisi per affrontare rischi legati a frodi, riciclaggio e volatilità. Il prestito della African Development Bank (AfDB) al Sudafrica per riforme energetiche, logistiche e green economy evidenzia l'importanza degli investimenti internazionali per affrontare le sfide economiche e ambientali nel continente. Infine, la spinta della Russia a costruire centrali nucleari off-grid in Africa tramite Rosatom indica una strategia energetica mirata a consolidare la sua influenza nel continente. Conseguenze marittime La Grecia, con l'acquisizione di una quarta fregata FDI, rafforza significativamente le sue capacità navali nel Mediterraneo orientale, un'area di crescente tensione e importanza geostrategica. Questa mossa migliora la deterrenza greca e la capacità di protezione delle sue rotte marittime e degli interessi nazionali. Nel Mar Cinese Meridionale, le esercitazioni navali congiunte tra Stati Uniti e Australia sono un chiaro segnale di impegno per la libertà di navigazione e per contrastare le azioni coercitive della Cina, che mira a consolidare la sua presenza in queste acque cruciali per il commercio globale. La Fujian, la terza portaerei cinese, dotata di catapulte elettromagnetiche EMALS, è prossima all'entrata in servizio e rappresenta un salto tecnologico significativo per la Marina cinese, aumentando le sue capacità di proiezione di potenza aeronavale nell'Indo-Pacifico e mettendo pressione sugli equilibri regionali. La nuova spinta verso l'energia nucleare per la sicurezza marittima, con tecnologie avanzate come i piccoli reattori modulari (SMR) e le centrali nucleari galleggianti (FNPP), promette di rivoluzionare il trasporto marittimo, riducendo le emissioni e la dipendenza da combustibili fossili, migliorando l'efficienza e la capacità di carico delle navi. Il CT giapponese JS Chokai sarà il primo della classe Aegis della Marina di Autodifesa del Giappone ad essere equipaggiato con missili da crociera Tomahawk, incrementando la capacità di attacco a lungo raggio della flotta e potenziando il deterrente nipponico in un contesto regionale sempre più teso. Le esportazioni di petrolio russo, infine, hanno subito un calo significativo dopo che le rotte di trasporto nel Mar Baltico sono state colpite da azioni mirate di interdizione e sanzioni, costringendo le compagnie energetiche russe a cercare rotte alternative, spesso più lunghe e costose, con implicazioni per i flussi energetici globali. Conseguenze per l’Italia L'allarme lanciato dai servizi di intelligence italiani riguardo a un piano per espellere membri di Hamas in Tunisia rappresenta un rischio significativo per la sicurezza nazionale e europea, data la potenziale formazione di una rete terroristica capace di estendersi nel continente. Questo richiede un rafforzamento del monitoraggio e del coordinamento internazionale per prevenire minacce e mantenere la stabilità nei paesi del Mediterraneo. La gestione della situazione in Libia, con le dichiarazioni del Ministro Piantedosi, riflette le tensioni politiche interne e l'impegno dell'Italia a garantire legalità e tutela dei diritti umani, in un dossier cruciale per la sicurezza e la gestione dei flussi migratori. Le critiche di Mario Draghi alla Commissione Europea "impantanata" sottolineano le inefficienze nella gestione di temi cruciali come le sanzioni, la politica energetica e la difesa comune. Per l'Italia, un'UE debole e divisa in queste aree significa una minore capacità di affrontare sfide comuni e di proteggere gli interessi nazionali in un contesto geopolitico instabile. L'Italia, come attore chiave nel Mediterraneo, è direttamente influenzata dalle crescenti tensioni tra Grecia e Turchia e dalla destabilizzazione nel Vicino Oriente, che potrebbero avere ripercussioni sulla sicurezza energetica, sulle rotte commerciali e sulla gestione dei flussi migratori. La spinta europea per una difesa comune più efficace e integrata è di vitale importanza anche per l'Italia, che necessita di un'architettura di sicurezza continentale robusta per affrontare minacce ibride e un'escalation tecnologica militare. La politica estera italiana, inoltre, deve bilanciare gli interessi nazionali con le posizioni europee e transatlantiche, specialmente nel contesto del conflitto israelo-palestinese, dove la pressione per riconoscere la Palestina e le sanzioni contro Israele possono creare divergenze interne ed esterne. Infine, la crescente influenza russa in Africa e l'instabilità nel Belucistan, epicentro del traffico di oppio, possono avere ripercussioni indirette sull'Italia attraverso l'aumento dei flussi migratori e il rafforzamento delle reti criminali transnazionali. Conclusioni Il 17 settembre 2025 ha evidenziato un mondo in rapida trasformazione, caratterizzato da una crescente polarizzazione politica, tensioni geopolitiche acute e una corsa all'innovazione tecnologica che ridefinisce gli equilibri di potere. La condanna di Bolsonaro in Brasile simboleggia la resilienza dello stato di diritto ma anche la persistenza di profonde divisioni. Nel Mediterraneo e Medio Oriente, il conflitto israelo-palestinese e le dinamiche regionali, con il riconoscimento palestinese e la "resistenza" in Qatar, indicano un progressivo isolamento degli Stati Uniti e una maggiore complessità nella ricerca di soluzioni pacifiche. I teatri operativi globali sono tutti interconnessi. L'Heartland Euro-Asiatico, con le esercitazioni russe e la strategia di attrito in Ucraina, insieme agli attacchi ucraini con droni, conferma una guerra di logoramento e un'escalation tecnologica. La Cina, con la sua spinta all'autosufficienza tecnologica e alla proiezione di potenza navale, sfida l'egemonia occidentale e propone un nuovo ordine internazionale. Il Teatro Boreale-Artico vede un rafforzamento delle difese svedesi e una cooperazione militare giapponese con la NATO, evidenziando una crescente preoccupazione per la minaccia russa. Il Teatro Australe-Antartico, con l'influenza russa in Africa e le riforme economiche in Sudafrica e Argentina, mostra una competizione per le risorse e lo sviluppo in un continente sempre più strategico. L'Indopacifico, con le esercitazioni USA-Australia rimane un punto caldo per la libertà di navigazione e la sfida alla supremazia marittima cinese. Per affrontare questi scenari, sarebbe opportuno:
Riferimenti Questa sintesi è stata elaborata sulla base degli articoli provenienti da diverse fonti di analisi geopolitica e strategica, tra cui: Center for Maritime Strategy, CIMSEC, Reuters, ShipMag, Navy Lookout, National Interest, Seapower Magazine, CSIS, RUSI, War on the Rocks, IISS, Responsible Statecraft, Foreign Affairs, Formiche.net, Il Sussidiario, Start Magazine, InsideOver, Notizie Geopolitiche, IARI, Dissipatio, Analisi Difesa, Jamestown Foundation, Atlantic Council, RAND Corporation. La data di riferimento per gli eventi è il 9 settembre 2025. Per approfondimenti ulteriori consultate i siti o i social del CESMAR:
I contributi sono diretta responsabilità della redazione di OHiMAG e ne rispecchiano le idee. La riproduzione, totale o parziale, è autorizzata a condizione di citare la fonte. La strutturazione e l'interpretazione dei dati sono frutto di un processo di sintesi volto a creare un quadro analitico coerente e organico. La sintesi non rappresenta un'analisi originale, ma una riorganizzazione strutturata delle informazioni raccolte e scelte basata sulla expertise dei nostri studiosi che ne hanno poi estrapolato le conseguenze nei campi geopolitico, strategico, marittimo e legato all’Italia. Gaza brucia, Israele avanza Introduzione
Gli eventi occorsi, dalla Turchia all'Indo-Pacifico, passando per il Medio Oriente e l'Africa, evidenziano una crescente polarizzazione e una complessa interdipendenza tra crisi regionali e dinamiche globali, influenzate da fattori politici, economici e tecnologici. |
Sintesi giornaliera degli eventi geopolitici e geoeconomici più rilevanti analizzati il giorno successivo al loro accadere in collaborazione con il CESMAR.it
Le sintesi vengono pubblicate ogni giorno da Lunedì a Sabato alle ore 12.00
SocialCerca nel testoContributiArchivi
Novembre 2025
Categorie
|
RSS Feed