L’orrore di una giornata impressa nelle menti Questa analisi è stata preparata in collaborazione con cesmar.it Introduzione
Il 10 settembre 2025 è stato un giorno denso di eventi che hanno ridisegnato il panorama geopolitico globale, intensificando tensioni esistenti e inaugurandone di nuove. Dalla Casa Bianca, dove la politica interna si intreccia con audaci tentativi di controllo istituzionale, ai confini orientali della NATO, teatro di una pericolosa escalation, il mondo ha assistito a dinamiche complesse che richiedono un'analisi approfondita per coglierne le sfumature e le implicazioni future. Evento clou della giornata L'evento più significativo della giornata è stata l'incursione di droni riconosciuti come russi (ma senza che vi siano al momento prove definitive) nello spazio aereo polacco, una possibile aggressione senza precedenti (smentita però dalle autorità russe) che ha scatenato la reazione immediata della NATO. Almeno 19 droni kamikaze hanno violato i cieli polacchi, provocando l'abbattimento da parte di caccia polacchi e olandesi F-35 e l'attivazione dell'Articolo 4 del Trattato NATO da parte della Polonia. Questo incidente segna il più grave scontro diretto tra la NATO e la Russia nella memoria recente, evidenziando una pericolosa escalation del conflitto russo-ucraino e mettendo a dura prova la coesione e la prontezza dell'Alleanza Atlantica. La reazione europea è stata di ferma condanna, mentre il Cremlino ha minimizzato (non è interesse russo – al momento - scatenare una guerra alla NATO), dichiarando di "non cercare un'escalation con la Polonia," ma il gesto è stato interpretato come un possibile deliberato test sulla determinazione della NATO. L'esperto Stephen Bryen (già vice sottosegretario alla Difesa per gli scambi di politica di sicurezza, fondatore e primo direttore della Defense Technology Security Administration e presidente di FINMECCANICA USA) ritiene possibile che l'Ucraina possa aver preso controllo dei droni russi e li abbia diretti verso la Polonia come provocazione per ottenere una risposta della NATO a suo sostegno. Non si tratterebbe quindi di un attacco russo deliberato. Sintesi dei fatti Mediterraneo Allargato. Il Mediterraneo Allargato è stato teatro di significative tensioni e sviluppi diplomatici. In Medio Oriente, l'Iran ha accettato di riaprire le sue strutture nucleari agli ispettori dell'ONU dopo un blocco di tre mesi, una mossa che potrebbe scongiurare nuove sanzioni e ridare slancio ai negoziati sul suo programma atomico, anche in virtù della mediazione egiziana. Questa decisione giunge a sorpresa per Israele, che si trova isolato su questo fronte diplomatico, mentre l'UE mantiene una posizione attendista. Ricordiamo che la regione sta ancora facendo i conti con l'attacco israeliano a Doha, (uccidendo cinque membri di Hamas e un ufficiale di sicurezza qatariota) aprendo senari al momento piuttosto foschi. L'attacco, avvenuto senza un adeguato preavviso agli Stati Uniti, ha incrinato ulteriormente i rapporti tra Israele e le monarchie del Golfo, con il Qatar che ha ricevuto il pieno sostegno diplomatico dell'Arabia Saudita. Questo evento rischia di compromettere gli Accordi di Abramo e di intensificare il conflitto israelo-palestinese. In Siria, la proposta di un sistema federale inclusivo emerge come soluzione per prevenire una nuova guerra civile, mentre il Qatar continua a esercitare una notevole influenza a Washington, fungendo da mediatore chiave nel conflitto Israele-Hamas. Nel Corno d'Africa, l'Etiopia ha inaugurato la Grand Ethiopian Renaissance Dam (GERD), un progetto che ridisegna la geopolitica del Nilo e suscita preoccupazioni per la sicurezza idrica di Sudan ed Egitto. L'Egitto, dal canto suo e inaspettatamente (vista i difficili rapporti legati alla fratellanza musulmana), ha aderito al programma turco del caccia di quinta generazione KAAN, rafforzando la cooperazione militare con Ankara e diversificando le proprie forniture strategiche. Heartland Euro-Asiatico. L'Heartland Euro-Asiatico è rimasto un epicentro di instabilità e competizione tra grandi potenze. I rapporti tra Azerbaijan e Russia continuano a deteriorarsi, con Baku che adotta una politica sempre più autonoma e filo-occidentale, rafforzando i legami con Turchia e Stati Uniti. Questa crescente distanza da Mosca destabilizza ulteriormente il Caucaso e complica il processo di pace con l'Armenia, nonostante un accordo di pace mediato dagli Stati Uniti sia stato quasi ultimato ma ancora incerto nella ratifica, a causa della clausola costituzionale armena che fa riferimento al Nagorno-Karabakh. Un elemento inquietante è la diciannovesima morte sospetta tra i top manager russi, con il caso di Alexei Sinitsyn a Kaliningrad, che alimenta speculazioni su repressioni interne o azioni di intimidazione. La Cina, in un contesto di tensioni commerciali con gli Stati Uniti, ha sollecitato i paesi BRICS a rafforzare la cooperazione per difendere il multilateralismo, cercando di aumentare l'influenza del blocco nei negoziati internazionali. Pechino sta anche intensificando l'utilizzo della rotta marittima artica come alternativa strategica al Canale di Suez, un chiaro segnale delle sue ambizioni di espansione marittima e di proiezione di potere nel Grande Nord. L'India, a causa delle tariffe imposte dall'amministrazione Trump, ha iniziato a riavvicinare i rapporti diplomatici e commerciali con la Cina, cercando di superare le tensioni al confine himalayano e di trovare compromessi. Le tensioni nel Nepal – stato confinante con entrambe le grandi potenze asiatiche - potrebbero essere una indiretta conseguenza di questa cambiamento diplomatico. Teatro Operativo Boreale-Artico. Nel Teatro Operativo Boreale-Artico, l'Europa settentrionale e orientale si trovano al centro di un'escalation militare senza precedenti. L'incursione di droni russi in Polonia e la successiva attivazione dell'Articolo 4 della NATO hanno segnato un picco di tensione, ponendo la questione della vulnerabilità dello spazio aereo orientale dell'Alleanza e la necessità di rafforzare le difese aeree e cyber. Il Forum Strategico di Bled ha evidenziato l'urgenza di rafforzare la collaborazione multilaterale e la resilienza comunitaria per affrontare le minacce ibride e tecnologiche. Le nuove riflessioni sulle operazioni informatiche offensive del RUSI indicano la necessità per il Regno Unito di sviluppare strategie offensive calibrate nel cyberspazio, integrando deterrenza e risposta immediata. La Cina sta sfidando il Canale di Suez con la rotta artica, sfruttando lo scioglimento dei ghiacci per accorciare i tempi di trasporto e consolidare la sua presenza nel Grande Nord, una mossa che ha implicazioni strategiche anche per gli Stati Uniti e il Canada. Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo Stato dell'Unione, ha ribadito l'importanza di diversificare le fonti energetiche e di rafforzare l'unità europea di fronte alle sfide geopolitiche. Charles Kirk, commentatore conservatore e fondatore di Turning Point Action, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco durante un evento alla Utah Valley University. L'assassino non è stato identificato. Questo evento potrebbe radicalizzare i rapporti interni agli Stati Uniti. Teatro Operativo Australe-Antartico. Il Teatro Operativo Australe-Antartico ha mostrato segni di instabilità e dinamiche complesse. In America Latina, la crisi in Venezuela si intensifica, con alcune analisi che la interpretano come una strategia di escalation di matrice statunitense per destabilizzare governi considerati ostili, alimentando la crisi economica e umanitaria. Trump ha intensificato la pressione contro Venezuela: 9 navi USA nei Caraibi, 50 milioni per cattura Maduro. Caracas denuncia un piano per il cambio di regime e promette resistenza armata. Si esprimono dubbi sull’efficacia militare contro narcotraffico. L'Africa meridionale continua a lottare contro l'estremismo jihadista, con le organizzazioni terroristiche che si radicano in aree fragili e le risposte internazionali spesso frammentarie. Il secondo Summit Climatico Africano in Etiopia ha promosso un piano verde da 100 miliardi di dollari per sostenere l'industrializzazione verde, nel tentativo di colmare il vuoto di leadership globale sulle politiche climatiche dopo il ritiro degli USA dall'Accordo di Parigi. Lo Sri Lanka, dopo la lunga guerra civile, affronta un difficile percorso di riconciliazione e ripresa economica sotto il nuovo governo del National People’s Power, alle prese con tensioni etniche irrisolte, giustizia transitoria e un'economia in sofferenza. Indo-Pacifico. L'Indo-Pacifico rimane il fulcro della competizione tra grandi potenze e di crescenti tensioni territoriali. La Royal Navy sta preparando una nuova missione nel Pacifico con la portaerei HMS Prince of Wales, che includerà per la prima volta l’impiego di un gruppo di attacco composto anche da navi senza equipaggio, segnando un passo decisivo verso una flotta ibrida e l'integrazione di droni pesanti. Questa mossa riflette la strategia del Regno Unito di rafforzare la sua presenza nella regione, collaborando con partner chiave come Canada, Australia, Nuova Zelanda. Il piccolo stato insulare di Palau ha accusato la Cina di condurre una guerra ibrida, denunciando coercizione economica, calo del turismo cinese e possibili azioni di destabilizzazione attraverso carichi di droga, in risposta al mantenimento delle relazioni diplomatiche con Taiwan. Il Vietnam sta sfidando la Cina nel Mar Cinese Meridionale accelerando la costruzione di atolli artificiali dotati di arsenali militari e piste di atterraggio, in una chiara strategia di contenimento dell'espansione geopolitica di Pechino. La Thailandia, dopo la caduta di Paetongtarn Shinawatra, si trova in un delicato equilibrio politico tra l'élite conservatrice e i partiti riformisti, cercando di bilanciare le relazioni tra organismi economici come i BRICS e le organizzazioni occidentali. Il Giappone è attraversato da una profonda crisi del Partito Liberal Democratico, che ha portato alle dimissioni del premier Shigeru Ishiba, con implicazioni per la stabilità politica e la direzione strategica del paese. Conseguenze geopolitiche Gli eventi del 10 settembre 2025 hanno conseguenze geopolitiche profonde. L'incursione di droni russi in Polonia potrebbe segnare un'escalation diretta nel conflitto NATO-Russia, con potenziali implicazioni per la sicurezza collettiva europea e la ricalibrazione delle strategie di deterrenza. Il riavvicinamento Iran-ONU, mediato dall'Egitto, altera gli equilibri di potere in Medio Oriente, isolando ulteriormente Israele e ponendo interrogativi sulla sua futura strategia regionale. La politica "America First" di Trump, evidenziata dai tentativi di controllo della Federal Reserve e dalle guerre tariffarie, sta spingendo alleati tradizionali come l'India verso la Cina, ridisegnando le alleanze economiche e strategiche in Asia. L'ascesa del minilateralismo, come proposto per la cantieristica navale, e l'integrazione di droni e navi senza equipaggio nelle flotte alleate, indicano una nuova era di cooperazione militare e tecnologica per fronteggiare le minacce emergenti. La "guerra ibrida" cinese contro Palau e la sfida vietnamita nel Mar Cinese Meridionale mostrano la crescente aggressività di Pechino nella regione Indo-Pacifica, accelerando una corsa agli armamenti e a nuove alleanze anti-cinesi. Infine, la crescente instabilità politica in paesi come Nepal, Thailandia e Giappone, insieme alla crisi venezuelana, riflette tensioni interne che si intersecano con dinamiche geopolitiche più ampie, creando un mosaico di fragilità interconnesse. Conseguenze strategiche Le conseguenze strategiche degli eventi del 10 settembre sono rilevanti. L'incursione in Polonia ha evidenziato la necessità di una revisione delle dottrine di difesa aerea e di una maggiore prontezza della NATO, spingendo verso un rafforzamento delle capacità difensive nell'Europa orientale. L'integrazione di droni e navi senza equipaggio nelle flotte, come dimostrato dalla Royal Navy, rappresenta un cambiamento epocale nella strategia navale, offrendo maggiore resilienza operativa e ampliando il raggio d'azione senza aumentare la presenza umana. L'interesse americano nell'intelligenza artificiale per la prontezza militare sottolinea l'importanza di mantenere la superiorità tecnologica in un contesto di competizione con Cina e Russia, che stanno rapidamente avanzando in questo settore. Il dibattito sul possibile ritorno alla denominazione "Dipartimento di Guerra" anziché "Dipartimento della Difesa" negli Stati Uniti continua. Ciò segnala un approccio più offensivo e risoluto alla politica estera, con possibili ripercussioni sulla percezione internazionale della postura militare americana. La cooperazione dell'Ucraina con i narcos messicani per l'addestramento all'uso dei droni evidenzia come i conflitti moderni integrino tecnologie avanzate con attori non convenzionali, complicando le dinamiche di sicurezza. Infine, la crescente militarizzazione del Mar Cinese Meridionale da parte del Vietnam, con la costruzione di atolli artificiali armati, amplifica i rischi di incidenti e di escalation militare in una regione già altamente volatile. Conseguenze economiche, tecnologiche, finanziarie ed energetiche A livello economico, tecnologico, finanziario ed energetico, il quadro è complesso e interconnesso. La pressione di Trump sulla Federal Reserve per tassi di interesse più bassi, inclusa la destituzione di un governatore, minaccia l'indipendenza della banca centrale e potrebbe paradossalmente aumentare i costi di indebitamento, con ripercussioni negative sui mercati obbligazionari a lungo termine e timori di inflazione. Le tensioni commerciali tra USA e Cina, accentuate dalle restrizioni sulle terre rare cinesi, continuano a danneggiare le catene di approvvigionamento globali e a spingere gli Stati Uniti a investire nella produzione interna di questi materiali strategici. L'eccesso di batterie negli USA, dovuto agli investimenti nelle tecnologie per veicoli elettrici, offre un'opportunità strategica per gli Stati Uniti di rafforzare la leadership nell'economia verde e nelle infrastrutture critiche, riducendo la dipendenza da fornitori esteri. L'inaugurazione della diga GERD in Etiopia è una pietra miliare per lo sviluppo economico e la politica energetica del paese, ma solleva questioni delicate sulla condivisione delle risorse idriche con Sudan ed Egitto. Le tensioni tecnologiche tra USA e UE, con l'Europa che cerca di "ridurre il rischio" sia dalla Cina che dagli USA, evidenziano la necessità di una "sovranità tecnologica" e potrebbero portare a contromisure come l'Anti-Coercion Instrument. Infine, la crescente domanda cinese di oro riflette l'inquietudine per le tensioni geopolitiche e l'incertezza dei mercati finanziari, influenzando i flussi commerciali globali. Conseguenze marittime Le conseguenze marittime degli eventi del 10 settembre sono evidenti in diversi teatri operativi. La missione della portaerei britannica HMS Prince of Wales nel Pacifico con droni e navi senza equipaggio rappresenta un'evoluzione significativa nella strategia navale, con l'impiego di droni cargo e capacità autonome per migliorare la resilienza operativa e ampliare il raggio d'azione. Questo progetto si inserisce nella strategia del Regno Unito di rafforzare la sua presenza nell'Indo-Pacifico e nel contesto della cooperazione con partner regionali. La costruzione di una nuova classe di navi da guerra modulari AIRCAT Bengal-MC da parte di Eureka Naval Craft e Bordelon Marine Shipbuilders per la Marina USA e le forze marine, con capacità per diverse missioni, evidenzia l'agenda per rafforzare la base industriale militare americana e affrontare sfide geopolitiche come la competizione con Cina e Russia. Il minilateralismo, come modello per rilanciare la cantieristica navale, è fondamentale per gli alleati della NATO che devono affrontare la crescente potenza navale cinese e russa. La Cina, attraverso l'intensificazione dell'utilizzo della rotta marittima artica, sta sfidando il dominio storica del Canale di Suez, dimostrando ambizioni di espansione marittima e proiezione di potere nel Grande Nord. Infine, la costruzione da parte del Vietnam di atolli artificiali armati nel Mar Cinese Meridionale, in risposta alle rivendicazioni territoriali cinesi, aumenta il rischio di incidenti e di escalation in una delle zone marittime più sensibili a livello globale. Conseguenze per l'Italia Le vicende del 10 settembre 2025 hanno diverse implicazioni per l'Italia. L'escalation militare in Polonia e le tensioni crescenti tra NATO e Russia mettono l'Italia di fronte alla necessità di rafforzare la sua posizione nell'Alleanza Atlantica e di contribuire attivamente al rafforzamento delle difese europee. La possibile adesione dell'Ucraina e dei Balcani occidentali all'UE, sostenuta da Von der Leyen, potrebbe avere impatti sulla politica di allargamento e sui bilanci europei, richiedendo all'Italia di definire la sua posizione. Le tensioni in Medio Oriente, in particolare l'attacco israeliano a Doha e la riapertura dei negoziati nucleari iraniani, influenzano la stabilità regionale e la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, di vitale interesse per l'Italia. La competizione nel settore tecnologico tra USA, UE e Cina impone all'Italia di investire in innovazione e di partecipare attivamente alla costruzione di una "sovranità tecnologica" europea, riducendo le dipendenze da fornitori esterni. La crescente instabilità in Africa, con l'estremismo jihadista e le crisi climatiche, richiede un maggiore impegno dell'Italia nelle missioni di pace e cooperazione allo sviluppo nel continente, per contrastare le migrazioni irregolari e garantire la sicurezza regionale. Infine, la guerra ibrida e le tattiche non convenzionali, come l'addestramento di narcos messicani all'uso dei droni, evidenziano la necessità per l'Italia di rafforzare le proprie capacità di cyber-difesa e di intelligence per contrastare minacce transnazionali. Conclusioni Il 10 settembre 2025 si è configurato come un crocevia di sfide e mutamenti geopolitici. L'escalation in Europa orientale, con l'incursione russa in Polonia, ha ridisegnato i confini della deterrenza NATO, imponendo una riflessione urgente sulla necessità di una risposta unitaria e decisa. Contemporaneamente, il Medio Oriente si muove in un equilibrio precario, con l'Iran che riapre al dialogo ma Israele che acuisce le tensioni con azioni unilaterali. Il tentativo di Trump di controllare la Federal Reserve, insieme alle crescenti frizioni economiche con la Cina e gli alleati europei, preannuncia un periodo di forte instabilità economica e finanziaria globale. Sul fronte tecnologico, l'IA e i sistemi senza equipaggio stanno ridefinendo la guerra moderna e la cantieristica navale, spingendo le potenze a investire in innovazione per mantenere un vantaggio strategico. L’omicidio negli USA di Charles Kirk, potrebbe dare il via a tensioni e disordini tra gli opposti schieramenti politici. Per i giorni successivi, i temi che avranno maggiori sviluppi e novità saranno sicuramente le dinamiche della crisi NATO-Russia, con un'attenzione particolare alle consultazioni previste dall'Articolo 4 e alle possibili risposte congiunte dell'Alleanza. Si prevede anche un'intensificazione delle discussioni sul programma nucleare iraniano e sulle relazioni diplomatiche nel Golfo, dopo l'attacco a Doha. Le politiche economiche di Trump e la loro influenza sui mercati globali, in particolare sul dollaro e i tassi di interesse, saranno costantemente monitorate. Infine, la competizione tecnologica tra USA e UE, specialmente nell'IA e nei sistemi autonomi, continuerà a guidare le agende strategiche e industriali. L'Italia dovrà navigare in questo scenario complesso, rafforzando le sue alleanze, investendo in tecnologia e difese, e giocando un ruolo proattivo nella diplomazia internazionale per mitigare i rischi e promuovere la stabilità. Riferimenti Questa sintesi è stata elaborata sulla base degli articoli provenienti da diverse fonti di analisi geopolitica e strategica, tra cui: Center for Maritime Strategy, CIMSEC, Reuters, ShipMag, Navy Lookout, National Interest, Seapower Magazine, CSIS, RUSI, War on the Rocks, IISS, Responsible Statecraft, Foreign Affairs, Formiche.net, Il Sussidiario, Start Magazine, InsideOver, Notizie Geopolitiche, IARI, Dissipatio, Analisi Difesa, Jamestown Foundation, Atlantic Council, RAND Corporation. La data di riferimento per gli eventi è il 9 settembre 2025. Per approfondimenti ulteriori consultate i siti o i social del CESMAR:
I contributi sono diretta responsabilità della redazione di OHiMAG e ne rispecchiano le idee. La riproduzione, totale o parziale, è autorizzata a condizione di citare la fonte. La strutturazione e l'interpretazione dei dati sono frutto di un processo di sintesi volto a creare un quadro analitico coerente e organico. La sintesi non rappresenta un'analisi originale, ma una riorganizzazione strutturata delle informazioni raccolte e scelte basata sulla expertise dei nostri studiosi che ne hanno poi estrapolato le conseguenze nei campi geopolitico, strategico, marittimo e legato all’Italia.
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