Competizione e riorganizzazione Introduzione
L’ultimo week end di luglio del 2025 delinea un panorama internazionale segnato da una profonda e accelerata trasformazione degli equilibri di potere. Il mondo si trova a un bivio, sospeso tra la formazione di nuovi blocchi geoeconomici e una competizione strategica sempre più tecnologica e pervasiva. L'asse portante di questa nuova era è la rivalità tra Stati Uniti e Cina, una contesa che non si gioca più solo sui mercati o nelle cancellerie, ma si estende al dominio dell'intelligenza artificiale, allo spazio extra-atmosferico e alle profondità oceaniche. In questo contesto, il conflitto in Ucraina agisce come un catalizzatore spietato, non solo ridisegnando la mappa della sicurezza europea, ma anche accelerando l'evoluzione delle dottrine militari e mettendo a nudo la fragilità delle leadership politiche. Mentre le alleanze storiche vengono messe alla prova da nuove iniziative diplomatiche, come quelle sulla Palestina, e le regioni periferiche come il Sahel e l'America Latina diventano arene di confronto per le grandi potenze, emerge con chiarezza un imperativo: la capacità di innovare e di proiettare influenza attraverso la tecnologia determinerà i vincitori e i vinti del XXI secolo. Questo scenario complesso impone a tutti gli attori, Italia inclusa, una ricalibrazione urgente delle proprie strategie per navigare in un ordine globale più frammentato, competitivo e imprevedibile. Eventi clou della giornata (cesmar.it) L'evento di maggiore impatto strategico è senza dubbio la finalizzazione di un accordo commerciale epocale tra Stati Uniti e Unione Europea. Annunciato congiuntamente dal Presidente Trump e dalla Presidente della Commissione von der Leyen, l'accordo non si limita a fissare un tetto reciproco ai dazi al 15%, ma sblocca un imponente pacchetto di investimenti congiunti da 600 miliardi di dollari. Questa manovra non è solo una tregua nella guerra dei dazi, ma una mossa geoeconomica volta a consolidare il blocco occidentale, creare catene di valore integrate e resilienti e contrastare l'influenza economica e tecnologica della Cina. Sebbene salutato come un successo, alcuni analisti esprimono scetticismo, temendo che l'intesa possa essere un compromesso di facciata senza un reale vincitore e con complesse sfide di implementazione. I fatti Gli ultimi giorni di luglio 2025 sono stati scanditi da una serie di eventi che hanno ridefinito le traiettorie della politica globale. L'evento di maggiore portata è stato senza dubbio la conclusione di un accordo commerciale e di investimento tra Stati Uniti e Unione Europea, annunciato congiuntamente dal Presidente Donald Trump e dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen. L'intesa, che fissa un tetto reciproco ai dazi al 15% e sblocca un pacchetto di investimenti da 600 miliardi di dollari, segna una tregua nella guerra commerciale transatlantica e l'avvio di una fase di cooperazione strategica rafforzata. [Il Sussidiario] Parallelamente, la competizione tecnologica ha raggiunto un nuovo apice: il 23 luglio, l'amministrazione Trump ha lanciato un ambizioso piano d'azione per garantire agli USA la supremazia globale nel campo dell'intelligenza artificiale (IA), promuovendo un mercato deregolamentato e un'accelerazione dell'innovazione. [InsideOver] In risposta, la Cina, durante il summit di Shanghai, ha proposto la creazione di un'organizzazione mondiale per la governance dell'IA, cercando di costruire un fronte alternativo che includa i paesi del Sud Globale. [Formiche / Reuters] Sul fronte militare, il conflitto ucraino ha registrato un'evoluzione significativa. Mentre le forze russe consolidavano le loro posizioni avanzando nelle aree di Pokrovsk e Kupyansk [Analisi Difesa], l'Ucraina ha dimostrato una nuova capacità di proiezione offensiva, lanciando massicci attacchi di droni che hanno raggiunto San Pietroburgo durante le celebrazioni del Navy Day. [gCaptain] Questa escalation si inserisce in un contesto di crescente fragilità interna per il presidente Zelensky, la cui leadership è minata da una crisi di fiducia nelle istituzioni e da scelte politiche controverse. [InsideOver, Il Sussidiario] In altre aree del mondo, la tensione rimane alta. La Cina sta accelerando la transizione verso una "unmanned warfare", sviluppando droni d'attacco avanzati e riorientando la sua marina verso operazioni oceaniche "blue water". [Formiche, Jamestown] Gli Stati Uniti, di contro, stanno ricalibrando le proprie priorità di difesa, riducendo gli acquisti di caccia F-35 per investire in sciami di droni navali più agili e meno costosi. [National Interest] Sul piano diplomatico, la decisione del presidente francese Macron di muoversi verso il riconoscimento dello Stato di Palestina ha creato una frattura con Washington e Tel Aviv, evidenziando le divergenze all'interno del blocco occidentale. [Formiche] Infine, l'instabilità cronica affligge diverse regioni: in Mali, il ritiro del Gruppo Wagner ha lasciato un vuoto di potere che alimenta la violenza [InsideOver]; in Venezuela, le accuse di narcoterrorismo da parte degli USA isolano ulteriormente il regime di Maduro [InsideOver]; e la frattura tra Algeria e Francia si allarga, con profonde implicazioni per la stabilità del Mediterraneo. [NotizieGeopolitiche.net] Principali notizie del giorno
Analisi per Teatro Operativo (cesmar.it) Mediterraneo Allargato. Questo teatro è un mosaico di crisi interconnesse. In Nord Africa, la spaccatura tra Algeria e Francia destabilizza ulteriormente il Maghreb, mentre in Mali il vuoto lasciato dal Gruppo Wagner alimenta l'instabilità. Il Vicino Oriente è un epicentro di tensioni: la crisi umanitaria a Gaza e la mossa diplomatica francese sulla Palestina ridisegnano gli equilibri. La comunità drusa emerge come attore geopolitico involontario, intrappolata tra le potenze regionali. In Iran, nonostante l'alleanza con Mosca, si nota una certa esitazione a chiedere un aiuto più profondo, segno di una volontà di mantenere autonomia strategica. Nel Mar Nero, il conflitto ucraino si intensifica con le avanzate russe e gli attacchi di droni di Kiev, mentre nel Mar Rosso, gli attacchi Houthi e la risposta greca evidenziano la militarizzazione di una rotta commerciale vitale. Heartland euro-asiatico. Il cuore del continente è dominato dalla partnership strategica tra Russia e Cina, sebbene con sfumature diverse. La Russia è focalizzata sull'Ucraina, dove persegue una guerra di attrito, e proietta la sua potenza con vaste esercitazioni navali. Mosca cerca di consolidare un blocco anti-occidentale, ma deve gestire alleati complessi come l'Iran. In Cecenia, il modello dinastico di Kadyrov si rafforza con la benedizione del Cremlino. La Cina, dal canto suo, persegue una strategia di lungo termine basata sulla supremazia tecnologica (IA, unmanned warfare) e sulla proiezione marittima, sfidando apertamente gli USA nell'Indo-Pacifico. La sua proposta di un'organizzazione globale per l'IA mira a costruire un ordine alternativo a quello guidato da Washington. Teatro operativo Boreale-Artico. L'Artico e il Nord Europa acquistano crescente rilevanza strategica. La scoperta del giacimento petrolifero polacco nel Baltico può alterare le mappe energetiche regionali, riducendo l'influenza russa. La Russia stessa include i suoi fronti settentrionali nelle imponenti esercitazioni navali, segnalando l'importanza militare della regione. Sul fronte tecnologico, si guarda al futuro con progetti come il primo avamposto umano sulla Luna sviluppato da Thales Alenia Space, che vede una forte partecipazione europea e prefigura una nuova frontiera di competizione e cooperazione. Teatro operativo Australe-Antartico. L'America Latina è un'area di forte competizione geopolitica. Gli Stati Uniti aumentano la pressione sul Venezuela di Maduro, accusandolo di narcoterrorismo per isolarlo e contenere l'influenza di Russia e Cina. La scoperta di petrolio in Guyana crea un nuovo focolaio di tensione. La diplomazia europea, guidata dalla Spagna di Sánchez, cerca di recuperare terreno proponendo una partnership basata su valori progressisti. In generale, la regione è impegnata in una corsa contro il tempo per raggiungere uno sviluppo equo e sostenibile, affrontando instabilità politica e crisi economiche. Indopacifico. Questo è il teatro centrale della competizione tra Stati Uniti e Cina. Pechino sta trasformando la sua marina in una forza "blue water" e investe in tecnologie di guerra asimmetrica per sfidare il dominio USA. Le tensioni attorno a Taiwan rimangono altissime, con il rischio di un conflitto aperto. Gli Stati Uniti rispondono rafforzando le alleanze regionali, come dimostra l'accordo con le Filippine, e riorientando la propria dottrina militare verso sistemi d'arma autonomi e reti di sensori sottomarini per mantenere il vantaggio strategico. La guerra dei dazi di Trump ha avuto un impatto significativo sulle economie del Sud-Est Asiatico, costringendole a ricalibrare le proprie strategie commerciali in un contesto di crescente bipolarismo. Conseguenze Geopolitiche Questi eventi non sono episodi isolati, ma tasselli di un mosaico geopolitico in rapida ricomposizione. L'accordo commerciale USA-UE potrebbe andare ben oltre le implicazioni economiche: rappresentando un tentativo significativo di consolidare un blocco occidentale coeso, non solo per rilanciare le proprie economie, ma soprattutto per creare un fronte comune contro la sfida sistemica posta dalla Cina. Questa mossa mira a costruire catene di valore più resilienti e a stabilire standard tecnologici e normativi condivisi, di fatto erigendo una barriera geoeconomica all'espansionismo di Pechino. [Startmag] Il "dialogo tra sordi" tra von der Leyen e Xi Jinping conferma l'inconciliabilità delle visioni sulla governance globale e rafforza la logica dei blocchi contrapposti. [ISPI] La mossa di Macron sulla Palestina, pur motivata dalla volontà di rilanciare una soluzione a due stati, ha l'effetto geopolitico di incrinare l'unità occidentale su una delle questioni più sensibili, mettendo in discussione la leadership americana nel processo di pace mediorientale e aprendo spazi di manovra per altri attori. [Formiche] Questo riflette una più ampia aspirazione europea all'autonomia strategica, che tuttavia si scontra con la realtà di interessi nazionali divergenti, come dimostra la posizione più cauta dell'Italia. [Formiche] Nel frattempo, la Russia cerca di tessere la sua tela diplomatica, tentando di riattivare il blocco trilaterale Russia-India-Cina (RIC) come contrappeso al potere occidentale. Tuttavia, la cautela dell'India, impegnata in una complessa relazione con Pechino, ne evidenzia i limiti strutturali. [The Diplomat, Newsweek] In Africa, la geopolitica dei vuoti di potere è evidente. Il ritiro di Wagner dal Mali e il deterioramento delle relazioni franco-algerine segnalano un arretramento dell'influenza europea tradizionale. [InsideOver, NotizieGeopolitiche.net] Questi spazi vengono prontamente occupati da potenze rivali, dalla Cina alla Turchia, e da una miriade di attori non statali, che rendono la regione del Sahel un arco di instabilità permanente alle porte dell'Europa. Allo stesso modo, l'offensiva diplomatica ed economica statunitense in America Latina, esemplificata dalle pressioni sul Venezuela e dal gioco a tre con la Guyana per le sue risorse petrolifere, è una chiara manovra per contenere l'influenza crescente di Cina e Russia nel cosiddetto "cortile di casa" americano. [InsideOver, NotizieGeopolitiche.net] Conseguenze Strategiche Il campo di battaglia ucraino continua a essere un laboratorio per le dottrine militari del futuro. Gli attacchi di droni di Kiev in profondità nel territorio russo non solo hanno un valore psicologico, ma rappresentano un cambiamento strategico: la capacità di colpire il cuore del nemico con mezzi asimmetrici e a basso costo. [gCaptain, ISPI] Questa evoluzione dimostra che la profondità strategica non è più una garanzia di invulnerabilità. Allo stesso tempo, la lenta ma costante avanzata russa sul fronte orientale e la crisi di leadership di Zelensky evidenziano come la resilienza del fronte interno, la coesione nazionale e la sostenibilità dello sforzo bellico siano fattori strategici altrettanto decisivi quanto la tecnologia militare. [Analisi Difesa, InsideOver] La competizione tecnologica tra USA e Cina è il vero motore della trasformazione strategica globale. La decisione del Pentagono di ridurre la produzione di piattaforme tradizionali come l'F-35 per investire massicciamente in sciami di droni navali e sottomarini (USV) è una risposta diretta alla strategia cinese di "negazione d'accesso" (A2/AD) nell'Indo-Pacifico. [National Interest] L'obiettivo non è più solo il dominio del mare, ma la capacità di negarlo al nemico in modo distribuito, agile e sostenibile. Parallelamente, Pechino accelera sullo sviluppo di una guerra "unmanned", con droni "Loyal Wingman" e armi laser, e trasforma la sua marina in una forza d'altura globale. [Formiche, Jamestown] Questa corsa agli armamenti autonomi ridefinisce la natura stessa della deterrenza e aumenta il rischio di escalation incontrollate. In questo quadro, anche le potenze medie sono costrette a riposizionarsi. La convergenza di Regno Unito e Germania sulla vendita dei caccia Typhoon alla Turchia è una mossa strategica pragmatica volta a riagganciare Ankara all'architettura di sicurezza occidentale e a rafforzare il fianco sud-orientale della NATO, nonostante le persistenti frizioni politiche. [Analisi Difesa] Le imponenti esercitazioni navali russe su tre fronti sono un classico esempio di proiezione di potenza, un messaggio strategico per dimostrare la capacità di Mosca di operare simultaneamente in più teatri, dall'Artico al Mar Nero. [NotizieGeopolitiche.net] Infine, l'investimento europeo in un avamposto lunare, guidato da Thales Alenia Space, segnala che lo spazio sta diventando un dominio strategico cruciale, una nuova frontiera per la competizione e la cooperazione internazionale. [Analisi Difesa] Conseguenze Marittime Il dominio marittimo è sempre più al centro delle tensioni globali. La conseguenza più profonda è l'intensificazione della competizione navale tra Stati Uniti e Cina. La trasformazione della Marina Popolare di Liberazione (PLAN) in una "blue-water navy", capace di operare a lungo raggio, è una sfida diretta all'egemonia marittima che gli Stati Uniti hanno mantenuto per decenni. [Jamestown] Questa rivalità si manifesta non solo nella costruzione di nuove navi, ma anche nella lotta per il controllo delle tecnologie sottomarine e dei sistemi di sorveglianza, come i sensori sottomarini che costituiscono un vantaggio strategico cruciale per Washington. [ASPI Strategist/Maritime Executive] Il Mar Rosso e le sue rotte vitali, come lo stretto di Bab al-Mandeb, sono diventati un'arena di conflitto aperto. Le minacce e gli attacchi degli Houthi yemeniti contro le navi legate a Israele dimostrano come attori non statali, sostenuti da potenze regionali come l'Iran, possano paralizzare il commercio globale e richiedere un intervento militare navale, come quello messo in campo dalla Grecia. [gCaptain, ShipMag] Questo fenomeno trasforma i punti di strangolamento marittimi (chokepoints) in zone ad alto rischio. La sicurezza delle infrastrutture portuali è anch'essa sotto pressione: le misteriose esplosioni nel porto russo di Ust-Luga evidenziano la vulnerabilità degli hub logistici a possibili sabotaggi in un contesto di conflitto ibrido. [gCaptain] La marittimità è anche legata indissolubilmente alla sicurezza energetica. La scoperta del giacimento petrolifero polacco Wolin East1 nel Mar Baltico ha il potenziale di alterare i flussi energetici nordeuropei, riducendo la dipendenza dalla Russia. [InsideOver] Allo stesso modo, le immense riserve offshore della Guyana stanno trasformando un piccolo paese sudamericano in un attore energetico globale, ma anche in un focolaio di tensione geopolitica. [NotizieGeopolitiche.net] Infine, i disastri ambientali, come quello della nave X-Press Pearl, impongono una riflessione urgente sulla necessità di regolamentazioni più stringenti e sulla gestione dei rischi legati al trasporto marittimo, i cui costi possono ammontare a miliardi di dollari e causare danni ecologici irreparabili. [ShipMag] Conseguenze per l’Italia Per l'Italia, nazione a profonda vocazione marittima e proiettata nel Mediterraneo, queste dinamiche globali hanno implicazioni dirette e urgenti. L'investimento più significativo è quello che vede BAE Systems modificare i velivoli Gulfstream italiani, trasformandoli in piattaforme avanzate per la guerra elettronica e lo spionaggio. [InsideOver] Questa mossa indica la consapevolezza della necessità di dotarsi di capacità di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) di alto livello, essenziali per monitorare un'area strategica instabile come il "Mediterraneo Allargato", che si estende dal Sahel al Caucaso. L'accordo commerciale USA-UE rappresenta una grande opportunità per l'economia italiana, fortemente orientata all'export. Tuttavia, esso trascina inevitabilmente l'Italia all'interno della competizione geoeconomica con la Cina, costringendo il paese a un difficile esercizio di equilibrismo tra la fedeltà all'alleanza atlantica e la difesa dei propri interessi commerciali con Pechino. [ISPI] L'instabilità cronica alle porte di casa, dalla frattura franco-algerina al caos post-Wagner in Mali, ha un impatto diretto sulla sicurezza nazionale italiana, influenzando i flussi migratori, la sicurezza degli approvvigionamenti energetici e la minaccia del terrorismo jihadista. [NotizieGeopolitiche.net, InsideOver] In questo scenario, l'Italia non può permettersi di essere uno spettatore passivo, ma deve assumere un ruolo diplomatico più proattivo. Sulla delicata questione palestinese, la tradizionale "prudenza" italiana, in contrasto con l'attivismo di Macron, offre a Roma la possibilità di porsi come mediatore equilibrato. [Formiche] Tuttavia, questo approccio rischia anche di tradursi in marginalità se l'Europa dovesse sviluppare una posizione più assertiva e unificata. Infine, l'evoluzione delle dottrine militari verso sistemi d'arma autonomi e tecnologie unmanned rappresenta una sfida e un'opportunità per l'industria della difesa italiana, in primis per aziende come Leonardo. Per rimanere competitiva e rilevante all'interno della NATO e dell'architettura di difesa europea, l'Italia deve investire con decisione in questi settori innovativi, come dimostra la sua partecipazione di primo piano, tramite Thales Alenia Space, a progetti ambiziosi come la base lunare. [Analisi Difesa] Conclusioni Il mondo di fine luglio 2025 è un sistema in piena e turbolenta riconfigurazione. La logica dei blocchi contrapposti, guidata dalla competizione tecnologica ed economica tra Stati Uniti e Cina, sta diventando il principale fattore strutturante delle relazioni internazionali. Tuttavia, questo nuovo bipolarismo non è rigido come quello della Guerra Fredda; è piuttosto un sistema fluido, caratterizzato dall'emergere di potenze medie come l'India e la Turchia che perseguono agende autonome, e da una frammentazione che lascia ampi spazi a conflitti ibridi e attori non statali. La guerra in Ucraina ha accelerato queste tendenze, dimostrando che la superiorità tecnologica deve essere sostenuta dalla resilienza sociale ed economica, e che nessun paese è immune dalle conseguenze di un conflitto, anche se geograficamente distante. In questo scenario, la prima raccomandazione per un attore come l'Italia e, più in generale, per l'Unione Europea, è perseguire con determinazione il concetto di autonomia strategica. Questo non significa isolamento, ma la capacità di agire in modo indipendente per difendere i propri interessi. Ciò richiede investimenti mirati in tecnologie chiave (IA, spazio, droni), la diversificazione delle catene di approvvigionamento per ridurre le dipendenze critiche, e, soprattutto, lo sviluppo di una politica estera e di sicurezza più coesa e assertiva, specialmente nel Mediterraneo Allargato. In secondo luogo, è imperativo riformare e rafforzare il multilateralismo. Sebbene le istituzioni internazionali appaiano indebolite, sono l'unico strumento per affrontare sfide globali che trascendono i confini nazionali, come la regolamentazione dell'intelligenza artificiale, la gestione delle crisi climatiche (simboleggiate dalle ondate di calore oceaniche [gCaptain/Euronews/LiveScience]) e la non proliferazione. Infine, la lezione più importante che emerge da questo quadro è l'importanza della resilienza nazionale. La stabilità non dipende solo dalla forza militare, ma dalla coesione sociale, dalla solidità delle istituzioni e dalla capacità di un paese di adattarsi e innovare. Per l'Italia, questo significa investire in istruzione, ricerca e infrastrutture, e costruire un consenso politico su una visione strategica di lungo termine che le consenta di navigare con sicurezza nelle acque agitate del nuovo ordine mondiale. ____________________________________________________________ Per approfondimenti ulteriori consultate i siti cesmar.it e ohimag.com I contributi sono diretta responsabilità della redazione di OHiMAG e ne rispecchiano le idee. La riproduzione, totale o parziale, è autorizzata a condizione di citare la fonte. Le informazioni qui riportate (se non citate espressamente) sono frutto di lettura e analisi delle seguenti fonti: Cesmar "Sintesi di Geopolitica e Geoeconomia (del giorno)"; Notizie riportate dai principali siti che si occupano di politica internazionale, geopolitica e strategia marittima (ISPI, Foreign Affairs, Inside Over, Analisi Difesa, Limes, Le Grand Continent, Atlantic Council, Chatham House, IISS, CSIS, The National Interest, War o the rocks, Responsible Statecraft, IAI, IARI, CIMSEC, Formiche.net, GCaptain, The global eye, Center for maritime strategy, Naval News, Shipmag, Navylookout, Navytimes, Rand, il Sussidiario, Notizie Geopolitiche, ticaInfo, Starmag) e dalle principali agenzie di stampa internazionali (Associated Press, Reuters, AFP, ANSA, DPA, TASS, Xinhua, etc.) relative al giorno precedente quello indicato nel titolo La strutturazione e l'interpretazione dei dati sono frutto di un processo di sintesi volto a creare un quadro analitico coerente e organico. La sintesi non rappresenta un'analisi originale, ma una riorganizzazione strutturata delle informazioni raccolte e scelte basata sulla expertise dei nostri studiosi che ne hanno poi estrapolato le conseguenze nei campi geopolitico, strategico, marittimo e legato all’Italia.
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