OHi Mag Report Geopolitico nr. 34 Pietro, studente di giurisprudenza all'università di Bologna, ci spiega come il degrado sociale della città ha subito un'impennata già a partire dagli anni successivi alla pandemia. E più precisamente a partire dal 2022, quando la povertà e il disagio sociale derivatone si sono dimostrati più incisivi in una città dominata da cantieri inoperativi, vagabondaggio e criminalità. Soprattutto nelle vie centrali ai bordi della Bologna bene e dello shopping, ma anche alla stazione centrale, uno strato sociale infimo di non trascurabile entità demografica, si prepara per superare la notte tra cartoni, piaghe, e fentanyl. I negozianti non lo vogliono davanti alle loro vetrine ed ecco spuntare appuntite piramidi d'acciaio nel massetto di marmo antistante, mentre l'amministrazione comunale provvede con panchine pubbliche dotate di braccioli anti bivacco. Le mense della Caritas non riescono a soddisfare la domanda sempre più crescente di un fenomeno ormai fuori controllo. E qui siamo a Bologna, in una città tutto sommato tranquilla, non certo una delle popolose metropoli dove la situazione è sicuramente peg giore. Pietro non esce più di casa dopo il coprifuoco, il centro dopo le 20 si appresta a trasformarsi in un campo di battaglia. © RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo![]()
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